lunedì 5 novembre 2012


Reportage Sunpocrisy + Rise Above Dead + Whales and Aurora - 04/11/2012

Una tripletta appetitosa come questa non poteva essere trascurata perciò il vostro affezionatissimo nonostante pioggia assassina, un po' di nebbia e freddo si è diretto al Punky di San Zenone per presenziare alla serata.Per motivi personali arrivo un pò tardi e scopro con dispiacere che la prima band ossia i Whales and Aurora ha appena finito di suonare.Peccato!Tempo del cambio palco e comincia quindi il secondo gruppo previsto :

Attaccano quindi i Rise Above Dead.Reduci dalle date di supporto ai Voivod il gruppo milanese si presenta al pubblico forte del nuovo disco Stellar Filth.Causa purtroppo dei problemi non specificati ad uno dei chitarristi lo show viene interrotto dopo il primo pezzo costringendo quindi il gruppo a tagliare delle canzoni per permettere poi di suonare all'ultimo gruppo.E' difficile quindi dare un opinione sul concerto.In primis la voce si sentiva pochino  e il sound del gruppo non è certamente cosa facile da descrivere, lo definirei post-hardcore/sludge metal.Avevo avuto modo di ascoltare qualcosa su internet ma dal vivo il gruppo sofdera sicuramente ben altro potenziale alternando momenti di quiete a sfuriate di pura forza bruta.Un po' di più varietà ai pezzi non guasterebbe ma in ogni caso nonostante tutto un gruppo da supportare data l'ottima qualità.Da rivedere!!!Bravi ragazzi!!!

Dopo un cambio palco complesso, all'apparenza incasinato e a velocità supersonica dati i tempi ristretti i Sunpocrisy prendono possesso del palco suonando in pratica 2 pezzi da credo quasi 10 minuti l'uno.Due canzoni molto lunghe che praticamente inglobavano talmente tante sfumature, emozioni e chicche sonore che per cercare di coglierle tutte ci vorrebbero ore.Un piatto a base di Tool, Isis, Amia Venera Landscape, post-rock, prog e chi più ne ha più ne metta.Una band che lasciatemelo dire ha tutte le carte in regola per arrivare in alto se si sa giocare le proprie carte.Con un solo album all'attivo (più un ep) i sei ragazzi dimostrano una maturità e una creatività che si assesta su ottimi livelli.A questo aggiungete un suo delle luci che si sposa perfettamente con la loro musica e ne esce davvero qualcosa di cui la scena italiana ne dovrebbe andare fiera.Abbiamo un continuo proliferare di bands underground che spazzano via tranquillamente quelli che si trovano nei piani più alti, e gli headliner di questa sera fanno parte di questa categoria.Peccato che il tempo ristretto e dei problemi agli effetti elettronici abbiano in parte messo sotto pressione i ragazzi che comunque non si sono demoralizzati dimostrandosi davvero una band con i controfiocchi!!!Da rivedere anche loro!!!Non ve li perdete!!!

Tempo di salutare i Sunpocrisy con la promessa di rivedersi quanto prima, shopping al merchandise e rientro alla base.

Alla prossima compari!!!

Reportage Caspian + This Quiet Army - 02/11/2012

Vedo con piacere che un genere come il post-rock attira parecchie persone di gusti diversi.E ogni volta che da Hoffman c'è la presenza di un gruppo affine al genere è sempre meglio presentarsi prima alle porte per evitare di finire indietro e non vedere praticamente nulla date le ridotte dimensioni del locale che comunque offre molta intimità e contatto tra pubblico e bands.E quindi appena finito il turno di lavoro mi dirigo il prima possibile al locale e arrivo in tempo prima dell'apertura porte.Tempo di fare il biglietto, due chiacchiere con qualche conoscente che comincia il primo gruppo :

Sul palco salgono, anzi sale la one-man band This Quiet Army in quanto c'è solo un ragazzo sul palco.Non ho idea di quanti pezzi siano stati suonati in quanto non c'è stata nessuna pausa tra una canzone e l'altra ma veniva creato un flusso musicale continuo.Beh, un concerto di una pesantezza enorme; beat elettronici, chitarra molto liquida/spaziale, rumori assortiti, distorsione spacca-stomaco per mezzoretta.In contemporanea sullo sfondo venivano proiettate delle immagini disturbanti che combinate con la musica davano sensazioni alquanto strane creando vertigini.Per quanto potesse essere interessante digerire la musica del canadese per me è stato davvero difficile, i pezzi si assomigliavano un po' troppo presentando poche varianti.Discreto ma nulla di più, da rivedere per farsi un idea migliore.

Ci volevano i Caspian per riaccendere gli animi.Basta solo il primo pezzo per proiettare nei nostri padiglioni auricolari quel qualcosa che sembrerà anche banale ma quel qualcosa si chiama proprio musica.Quella musica che unisce le persone, che fa sognare, che fa commuovere, che fa emozionare...le loro melodie combinate con la giusta dose di durezza sono assolutamente una meraviglia, estasi per la mente e droga per il cervello.Molto spesso i gruppi che propongono questo genere si riciclano l'un con l'altro.Loro seppur non inventando nulla riescono a differenza di altri a creare quel particolare suono che poi non ti abbandona più.A me ha fatto questo effetto, non credo sia una cosa totalmente soggettiva.Una band di 5 elementi che vive e respira come un corpo unico combinando tecnica e passionalità come pochi sanno fare.Gran finale con il quintetto al completo a suonare contemporaneamente la batteria!!!Assolutamente fantastici, non voglio aggiungere altro.Andateli a vedere se potete e non ve ne pentirete.

Tempo nemmeno  10 minuti dalla fine del concerto che incontro tranquillamente la band per i soliti convenevoli.Visibilmente stanchi ma gentili e alla mano.

Alla prossima compari!!!