lunedì 27 ottobre 2014


Reportage Edoardo Bennato @ Suoni di Marca - 07/08/2014

Piccola premessa.Negli ultimi mesi non ho avuto la possibilità di scrivere recensioni di eventi live per svariati motivi e anche se forse nessuno li legge io continuerò in qualche modo a pubblicarli quindi i detrattori avranno pane per i loro denti.

Veniamo un po' all'evento i questione.Mosso dalla curiosità ho deciso che valeva la pena presenziare, vista la breve distanza da casa mia e nessun biglietto d'ingresso richiesto.
Mi tocca parcheggiare parecchio distante dalla location causa caos e traffico a livelli allucinanti.Mettere un festival vicino ad un centro ultra incasinato come Treviso ha pregi e difetti e spero che il prossimo anno sta cosa venga risolta.
Arrivo quindi al luogo del concerto e mi ritrovo in mezzo ad una confusione oscena.Non mi immaginavo tante persone ma comunque in qualche modo mangio qualcosa e con immensa fatica mi dirigo in una zona decente per vedere lo show.

Ecco quindi che Edoardo Bennato sale sul palco accompagnato dalla sua band.Io personalmente conosco poco la sua discografia tranne i pezzi più conosciuti ma apprezzo il suo essere lontano dai riflettori, il suo modo di suonare mai troppo commerciale e a suo modo rock.E' in qualche modo un musicista all'apparenza che vuole stare vicino ai suoi fan e che ha molto a cuore le problematiche del nostro mondo.Non sono mancate difatti le occasioni tra un pezzo e l'altro per ascoltare i tipici discorsi contro i politici e la nostra società malata.Ma come al solito la gente era più occupata a bere e sballarsi che ascoltare seriamente cosa stesse dicendo Edoardo.La cultura musicale del pubblico poi come sempre accade è limitatissima.Mi è bastato vedere come tutti si esaltassero sui pezzi conosciuti e più orecchiabili per poi andare in crisi mistica sui pezzi più aggressivi.Diciamo che se prendiamo in esame solo l'esecuzione di Bennato posso dire che è stata tiepida ma fortunatamente aveva dei musicisti belli tosti che hanno innalzato a dovere l'energia del concerto.Orrendo il volume della batteria che ha davvero segato le gambe a una buona percentuale di show.Tirando le somme il concerto è stato bello energico e mi ha fatto capire di più un artista che conoscevo molto poco sorprendendomi con parecchie ottime canzoni dei primi album quando ancora c'era la rabbia che magari ora non c'è quasi più.Quello che capita alla maggior parte dei musicisti rock insomma.
Però a fine concerto mi è sorto un gran dubbio...la linea che divide il musicista sul palco da quello fuori palco quanto è sottile ?Bennato è davvero uno di noi ?Uno che vive per stare tra la gente e che non si sente sul podio come la maggior parte dei VIP del panorama musicale italiano ?Sarà umile e amichevole con il pubblico ?
La risposta la potete capire seguendo ciò che è successo dopo il concerto ossia un Bennato circondato da sei bodyguards.Testa bassa, muso duro.Non ha mai alzato lo sguardo e nemmeno ha salutato nessuno.Nessun gesto.Una persona spenta senza un minimo di calore verso chi lo apprezza e lo ascolta.
Allora mi chiedo...Vale davvero la pena supportare certi musicisti ?Io personalmente mi sono stancato di vedere tali comportamenti di superiorità e di mancanza di rispetto.Qualsiasi sia lo stato d'animo che ha una persona non ci si deve mai dimenticare chi ti ha fatto diventare quello che sei ora!!!

Alla prossima compari!!!

lunedì 4 agosto 2014


Reportage Random Metal Fest - 27/07/2014

Applausi!Ma davvero tanti e meritati per questo festival, che per problemi dovuti al tempo osceno che sta massacrando senza pietà questa estate, ha avuto la forza per non annullarsi ma spostarsi in un altra location in tempi equivalenti alla velocità della luce.Stesso discorso merita il progetto della Metal Boat del giorno prima ovvero una crociera metallica che si preannunciava evento da paura con bands assolutamente di primo ordine.Peccato che anche per il concerto in questione la pioggia sia stata ancora peggiore e più pericolosa di quella prevista e quindi gli eroici organizzatori hanno dovuto trasferire in tempo record tutta l'attrezzatura in un locale apposito per far svolgere comunque la manifestazione.Spiace venire a conoscenza che c'è stata comunque gente che si è lamentata per il cambio di locazione o per altre assurdità.Se questa è la maniera di comportarsi nei confronti di chi si spacca la schiena per organizzare tali serate siamo davvero messi male.
E' una domenica parecchio calda e decido di partire in anticipo non sapendo esattamente dove si trovi il locale e nemmeno il paese Albignasego.
Partenza quindi verso Castelfranco per poi imboccare la tangenziale verso Padova, una strada che sembrava infinita ma almeno era resa godibile dal paesaggio.Finalmente trovo l'uscita per raggiungere la meta che riesco a raggiungere dopo non molto considerando anche l'aver sbagliato strada.
La certezza di essere arrivato è stato l'avvistamento di magliette nere davanti ad una cancellata aperta e quello di solito è il segnale che la strada era quella giusta con tutto il rispetto per i navigatori o per gli indicatori casuali di direzioni (da evitare molte volte).
Dato che le porte non erano ancora aperte mi sono messo in attesa finchè finalmente c'è stata la possibilità di entrare senza nemmeno troppo ritardo sulla tabella di marcia.
Cominciamo quindi questa lunga serata/nottata metallica :

Attaccano i bellunesi In Torment i Die e spetta a loro aprire le danze e nonostante siamo solo all'inizio c'è già una buona dose di pubblico che assieme alle bands presenti supporta il gruppo sul palco.
La band normalmente sarebbe stata un quartetto ma a causa di non meglio precisate motivazioni c'è una chitarra in meno e quindi il sound verrà proposto da un terzetto.Nonostante tutto i ragazzi sono agguerriti e sparano sui presenti un malvagio e cattivo death/black metal con alcune parti melodiche che emergono nel caos apocalittico creato dai ragazzi.Tempestosi, violenti e senza compromessi, prendere o lasciare!!!Band davvero interessante che merita di essere rivista appena possibile!!!Inizio promettente!!!

Seguono i Chaos Theory da Trento, quintetto che come i precedenti non si risparmia di certo.Thrash metal a tutta velocità mitragliato senza pietà per nessuno.Il sound è monolitico e ignorante, forse ripetitivo e con ritornelli non sempre all'altezza ma dal vivo sicuramente la band ci sà fare e offre uno show intenso con molta cura per gli assolo e una sezione ritmica a livelli terremotanti.Anche se non sono rientrati tra i miei preferiti della giornata mi sono goduto tutto lo show dall'inizio alla fine.Se avrò occasione comunque li rivedrò con piacere.

Tempo di cenare seduto comodamente sui divanetti che sta per partire il terzo gruppo previsto e qui cambiamo nuovamente genere anche se non totalmente.Salgono quindi on stage i Cruenta Lacrymis da Padova autori di un mix di black e symphonic metal.Curatissimo l'aspetto scenico secondo un immaginario erotico-vampiresco di sicuro impatto.Mi hanno ricordato molto i primi Cradle of Filth sia come sonorità che modello visivo.L'immagine combinata alle sonorità decadenti, malvagie e lussuriose non lascia certo indifferenti e dimostra un forte interesse ad emergere e sicuramente i presupposti ci sono.Davvero ottimo lo screaming della cantante Elena, ben supportata dalla bassista Erika (anche tra le fila delle punk-rockers Cellulite Star) e dal batterista Teo che completa la sezione ritmica oltre che Daniele alla chitarra.
Band da tenere d'occhio se amate il genere!!!Ottimi!!!

Andiamo avanti con un quartetto veronese a nome Sinphobia, una delle più belle sorprese del festival assieme ai demoniaci Cruenta.Gruppo che si definisce groove-death metal e vedendoli dal vivo posso anche capire il perchè di quel groove.Il gruppo spara sui presenti un death metal tecnicissimo eseguito con notevole perizia tecnica e allo stesso tempo con una furia micidiale.Il sound tiene altamente incollati i padiglioni auricolari alle casse grazie proprio a quel groove nominato in precedenza ossia quel modo di suonare che riesce a non annoiare mai ma a tenere anzi sempre l'attenzione fissa.Tenuta di palco ottima ed anche per loro direi che l'aspetto visivo era molto interessante.Mai mi sarei aspettato tanta carne al fuoco.E poi dicono che in Italia non siamo competivitvi.Grandissimi!!!

Proseguiamo con gli Amassado, quintetto che propone un sound che mi ha ricordato moltissimo i Sepultura
quindi hardcore a tutto volume con elementi provenienti dal thrash, grind e dalla cultura brasiliana (se non sbaglio alcuni membri sono pure dal Brasile).Potenti e volgari, i nostri fanno di tutto per maciullare i timpani dei presenti con bordate metalliche violentissime combinate alla furia hardcore.Anche se non sono un gran fan di tali sonorità la band ci sa sicuramente fare e non ha mai mancato di appassionare il pubblico affamato della loro musica.Auguro anche a loro di emergere dall'underground!!!

La stanchezza si fa sentire sempre di più ma continuiamo con i Neptune, quintetto da Verona che suona death melodico/metalcore che dal vivo riesce a mescolare al meglio melodia e cattiveria.Molto interessanti i ritornelli con clean vocals che fortunatamente non scadono nel banale o nel troppo zuccheroso come spesso capita e che riescono comunque a mantenere alta la potenza.Se amate il genere è di sicuro una band che vi consiglio di vedere e supportare perchè non hanno niente di meno rispetto alla concorrenza estera.Bravi!!!

Siamo quasi alla fine e per risvegliare i possibili animi assopiti ci pensano i Crisalide, band da Vicenza attiva fin dal 1994.Il gruppo dopo pochi secondi scatena il putiferio a suon di bastonate thrash/death che non lasciano certo indifferenti ma che scatenano un numeroso headbanging collettivo.Potenza, cattiveria, tecnica, cuore e passione, così potremmo descrivere una delle più solide realtà della scena nostrana che dal vivo ha tutto il diritto di ottenere rispetto e se lo meritano sicuramente senza dubbio.Avanti così, la vecchia scuola non delude mai!!!

Ed eccoci al piatto forte.Io personalmente ero stremato dopo ore e ore di concerti ma non potevo mollare proprio ora.Salgono sul palco i Nightrage, band che vede tra le proprie fila niente di meno che Jesper Strömblad, ex chitarrista degli In Flames.Altro ospite speciale è Anders Hammer dei Dragonland al basso.
Non saranno magari originali, non proporranno nulla di nuovo ma vi assicuro che il muro di suono che la band ha tirato fuori è stato epico.Il death melodico degli svedesi (mi pare ci sono anche dei greci nella band) nonostante i diversi cambi di formazione non è stato minimamente compromesso pettinando letteralmente tutti i presenti come un tornado.I cinque musicisti non stanno fermi un attimo e hanno continuato a picchiare duro come dei fabbri incitando di continuo i presenti.Vederli all'opera è stato davvero uno spettacolo.Tecnici, ottimi intrattenitori e persone umili e gentili sia sul palco che fuori.Ero un po' dubbioso sulla loro performance a dire il vero, temevo un flop ma mi sono dovuto ricredere.Immensi!!!!

Finito lo show c'è stata la lotteria per vincere una chitarra ma purtroppo non ho avuto fortuna ma mi sono rifatto salutando uno ad uno i Nightrage che sono stati cordialissimi con tutti.Poi mi sarebbe aspettata un ora abbondante di strada per rientrare per poi buttarmi nel letto verso le 3 del mattino ma non ha importanza perchè ne è valsa la pena.

Di nuovo un ringraziamento speciale al Work in Progress, a tutto lo staff, ad Alex Torchia e tutti i collaboratori del festival ed infine alle bands che hanno suonato.
Grazie a tutti!!!

Alla prossima compari!!!

domenica 3 agosto 2014


Reportage Minstrhell + Overcrown - 25/07/2014

E finalmente si torna a supportare la nostra scena, le bands locali e la musica indipendente.I concertoni enormi probabilmente saranno più appaganti per la maggior parte degli appassionati di musica ma per me le cose si fanno più intricate e complesse.Il mio posto è con coloro che faticano ad emergere e chi si fanno in quattro per far conoscere la propria musica al mondo.Non mi sento più a mio agio nei grossi eventi, mi sento estraneo o citando gli Iron Maiden..."Uno straniero in una terra straniera"...
Stasera non potevo mancare data l'importanza, che seppure sia un "piccolo" evento, per molti era direttamente proporzionale ad un impegno di lavoro.
Ore 20:00 : Fine Turno e relativo percorso dal lavoro fino al luogo del concerto.Decido di partire subito finito di lavorare dato che non conoscevo la strada per raggiungere il posto.
E dopo circa una cinquantina di minuti abbondanti raggiungo il locale e dopo qualche minuto per salutare i conoscenti sono andato subito a mangiare perchè la fame mi stava letteralemente disintegrando.
Ed eccoci quindi alla prima band :

Iniziano gli Overcrown da Conegliano, band che vedevo all'opera per la prima volta e devo dire che mi hanno lasciato piacevolmente colpito.
Il loro symphonic metal venato di doom/gothic con mio grande sollievo non pesca come fanno molti dai più famosi colleghi come Nightwish, Epica, Within Temptatione e compagnia.Le composizioni invece non abusano di onnipresenti tastiere o ritornelli troppo zuccherosi o le solite chitarre sempliciotte per compiacere un pubblico troppo "volgare" di mentalità.Il quintetto si lancia quindi in uno show composto da pezzi originali e che seppur ancora grezzi lasciano intravedere molte potenzialità.I pezzi scorrono lenti e ricordano molto bands più in ombra (seppure qualitativamente molto più interessanti di chi è finito sotto i riflettori del successo) come The Third and The Mortal o i The Gathering seppure in veste più sinfonica ma le chitarre grevi come pure la sezione ritmica disegnano delle note accostabili ad un filone musicale che punta più all'emozionalità prettamente metal ossia quella non certo di facile presa ma quella dove bisogna immergersi totalmente per apprezzarla.Buona prestazione totale della band sul lato tecnico e anche dal punto di vista scenico.Forse diminuirei l'uso dei vocalizzi lirici e che a mio avviso si puntasse più su un cantato con tonalità più basse.Per il resto aspettiamo la pubblicazione del primo demo che se non ho capito male uscirà a breve per farci un opinione migliore e anche per rivederli presto dal vivo per cogliere altre sfumature che magari erano sfuggite.Bravi ragazzi!!!

Ed eccoci ai protagonisti ossia il quartetto a nome Minstrhell che dopo la buona prova al festival di poche settimane prima a Pederobba si presentano live anche stasera per presentare l'uscita del primo demo.
Mentre scrivo ho già il suono del cd ben presente in testa e dal vivo quei tre brani risultano ancora più vigorosi accompagnati dalle altre canzoni eseguite durante lo show che spero siano incise prima possibile
data veramente l'ottima qualità e il tiro che hanno.
Anche durante il live che ho visto la prestazione è stata davvero esaltante e le canzoni uscivano fiere e potenti dalle casse.Lo stile potremmo definirlo un power-thrash stile anni 80' ovvero primi Blind Guardian, Grave Digger o anche Iron Saviour ossia quel metal potente ed arrembante colmo di epicità ma duro e cattivo nella migliore tradizione metallica.Una cosa che mi è sempre piaciuta di questa band è il riuscire a far convivere belle melodie (diverse volte derivanti da certo "fantasy-folk") a micidiali rasoiate di chitarra oppure a rendere memorizzabili sia i i ritornelli che le strofe nonostante una sezione ritmica schiaccia sassi.
Una band sicuramente da tenere d'occhio se vi piace il metal incontaminato, puro ed epico senza il bisogno di chissà quali inutili orpelli per renderlo gradevole.I ragazzi spaccano e speriamo continuino a farlo ancora!!!
Complimenti davvero!!!

Tempo di salutare i presenti che imbocco la lunga strada verso casa.

Alla prossima compari!!!

venerdì 1 agosto 2014


Reportage Scorpions + H.E.A.T - 18/07/2014

Lo dirò con franchezza e credo che chi mi conosce bene o che magari ha letto qualche altro mio diario di viaggio lo sappia già.Non sono un fanatico dei concerti-evento da migliaia di persone, non mi piace guardare un concerto in spazi enormi (tranne magari i festival dove puoi vederti una valanga di bands in tre giorni) e non amo nemmeno tanto i concerti dove fa un caldo micidiale.Per questo evento che molto probabilmente non ricapiterà più (anche se non ne saremo mai certi finchè non ci saranno comunicazioni ufficiali) e per pochissimi altri in molti anni ho fatto un eccezione.
Fine turno alle ore 16:30 e si parte immediatamente per Piazzola Sul Brenta che raggiungo assieme al compare raccolto sulla strada in un oretta grazie al traffico poco pressante.Tempo di parcheggiare al modico prezzo di 5 euro in un parcheggio ovviamente incustodito, che ci incamminiamo verso l'area concerti che scopriamo essere ancora chiusa.I morsi della fame si fanno sentire dato che il sottoscritto ha dovuto pranzare alle 10 del mattino.Ci dirigiamo quindi in un bar in attesa che le porte aprano.E finalmente la gente comincia ad entrare.Ci accodiamo con calma ed in attesa che la prima band inizi facciamo un giro sperando ci fosse qualche banchetto di cd o qualche altro tipo di intrattenimento ma purtroppo è il deserto totale e il caldo osceno non aiuta certo a rilassarsi al meglio.
Vaghiamo così senza meta dentro e fuori dall'area concerti.Poi passeggiando tra le gente ho notato un fatto che salta sempre più all'occhio quando ci sono eventi enormi come questo ossia una massiccia presenza di persone che sembravano lì solo per passare il tempo oppure presenziare perchè quasi era di moda.Ammetto che gli Scorpions sono famosi e che magari è normale che ci vada anche un fan di Ligabue (ne ho visti diversi) oppure discutibili fighetti tunzettari o pseudo rapper dal tipico abbigliamento "tenuta da basket+cappellino al contrario".La cosa che mi angoscia è il vedere come la gente si faccia vedere come un qualcosa che non è...gente che sembrava al primo concerto della sua vita oppure gente che si atteggiava da rocker navigato e forgiato da migliaia di ascolti e concerti (e alla fine dei conti conosceva si o no due bands rock e una magari erano gli Oasis).Tutto è moda oramai che si tratti di AC DC, Metallica, U2 o altri nomi...molti diranno che è un bene che la gente ascolti anche queste bands ma personalmente io lo vedo come fumo negli occhi...per l'ascoltatore medio è solo un passatempo e solo una maniera per incrementare il proprio status symbol.Immensa tristezza.

Veniamo quindi alla prima band a nome H.E.A.T direttamente dalla Svezia se non erro.Sul genere siamo sull'Hard Rock melodico tinto di atmosfere glam (a livello di sonorità non tanto di abbigliamento) quindi vagonate di melodie facili facili, cori enormi (fin troppo e parecchio "perfetti" a mio parere) e chitarra potente quanto basta per rendere i pezzi d'impatto ma non troppo.Come show non è stato male ma se togliamo l'energia sprigionata nei primi pezzi poi il gruppo comincia a mostrare la corda risultando noioso e altamente ripetitivo girando attorno alle stesse melodie/giri di chitarra.Il sound fortemente debitore degli Europe per quanto frizzante e divertente si è spento fin troppo presto per i miei gusti e personalmente non vedevo l'ora il concerto finisse.Tutti erano estasiati e considerando la bassa cultura musicale di una buona percentuale di pubblico non mi stupisco più di tanto.E aggiungo anche che in più di un'occasione mi pare che gli svedesi si siano serviti del playback e non ero l'unico ad avere fatto caso a questo fatto.Discreti ma nulla di più.

Ed eccoci al piatto forte ossia gli storici ed inossidabili Scorpions, band hard-rock/melodic-rock tedesca che da decenni infiamma i cuori di milioni di persone.Tre quinti della band sono i membri storici ossia la coppia di chitarristi ed ovviamente la voce.Accolti da un boato epico sulle note di Sting in the Tail i cinque musicisti partono con la loro setlist.A me scoccia però fare sempre l'entusiasta ed elogiare a sproposito.L'inizio è stato fiacco ed è continuato su questa riga per minimo 4 pezzi.Attenzione però, non parlo di una esecuzione o di un modo di porsi sul palco da gente che non è più in grado di suonare ma parlo di una diuscutibile scelta delle canzoni che a mio avviso ha avuto un impatto assolutamente debole.Poi bisogna assolutamente parlare dei volumi che erano equivalenti a quelli di una sala parrocchiale.Con un impianto del genere avrebbe come minimo dovuto scendermi il sangue dalle orecchie.Invece ho dovuto subire un concerto con delle chitarre che sembravano dei gattini ed una batteria che aveva paura di fare rumore.Ma dico io, è possibile che sia successo tutto ciò ?Imposizioni comunali forse ?E' probabilmente l'ultima volta che vedremo la band live e gli facciamo questo trattamento ?Mah...ma comunque proseguiamo.Con il quinto pezzo si comincia a vedere qualche segno di riscaldamento (Coast to Coast) e finalmente con la successiva Loving You Sunday Morning la band si dà una regolata e comincia a macinare per bene ma ancora non mi sento soddisfatto e il vero concerto sapete quando inizia ?Con una ballad!!!La classe degli Scorpions emerge proprio con The best is yet to come ed è l'inizio di una piccola parentesi con diverse ballate anche acustiche (Send me an angel + Holiday).Ritorniamo al rock'n'roll con Raised on Rock e finalmente i cinque cominciano a pestare come si deve scatenando diversi headbanging.I volumi un po' migliorano ma sono comunque a livelli che sfiorano la parodia.Notevole il solo della sezione ritmica ad opera dei nuovi innesti al basso e batteria che offrono uno spettacolo nello spettacolo a livelli orgasmici.Segue un altra rocciosa hit come Tease Me Please Me affiancata da Hit Between The Eyes, altra bella mitragliata.Completano l'opera le restanti Blackout, la micidiale Six String Sting e la finale Big City Nights cantata a squarciagola da tutti.
C'è poi il tempo dei tre classici finali durante il bis ossia le due ballatone che conoscono tutti anche senza essere appassionati di rock, Still loving you (strepitosa!!!) e una Wind of Change che deflorata a causa di un esecuzione penosa durante l'assolo.Gran finale con la dinamitarda Rock you like a hurricane che scatena cori senza fine concludendo il concerto.
In ultima analisi mi sento di dire che è stato un bel concerto ma mi sarei aspettato molto di più che però non è imputabile del tutto a loro.In ogni caso musicisti che suonano ancora da tanti anni che ancora stanno sul palco a testa alta ce ne sono davvero pochi.

Tralascio i gravi problemi che mi sono accaduti al rientro ma purtroppo non accadono sempre cose belle ma per fortuna poteva andare peggio.
Speriamo di rivedervi ancora SCORPIONI!!!!

Alla prossima compari!!!

giovedì 31 luglio 2014


Reportage Nick Olivieri + Underdogs - 15/07/2014

Non si poteva mancare stasera.Io ed altri ci siamo ritrovati senza nemmeno esserci contattati tra di noi.Oramai c'è una sorta di simbiosi tra gli appassionati di musica che frequentano l'Altroquando a Zerobanco.Ad ogni evento si immagina chi ci sarà e bene o male ci si conosce tutti, dalle cameriere ai fan che frequentano il locale quotidianamente anche solo per fare quattro chiacchiere.
L'evento della serata profumava di grande occasione data la caratura del personaggio che si sarebbe esibito.
Arrivo quindi al locale in anticipo per cenare con calma e parlare tranquillamente con amici e conoscenti di musica come sempre accade quando ci si trova.Il protagonista gira tranquillamente per l'area parlando con chiunque lo voglia fare in attesa che cominci la band di apertura.

Iniziano quindi gli Underdogs, band di casa oramai all'Altroquando viste le loro numerose esibizioni nel locale trevigiano.Stasera la band è in versione acustica quindi niente rock'n'roll/garage/stoner a tutta elettricità ma solo chitarre placide, percussioni e voce soft.Viene fuori l'anima più blues della band in questo concerto e devo dire che apprezzo questa veste molto di più che quella più rock che normalmente il gruppo usa.E' in queste occasioni che si vede se un musicista sa esprimere qualcosa perchè ogni minimo particolare salta subito all'occhio e soprattutto all'orecchio.
Show davvero emozionale con portate colme di blues viscerale, di melodie calde ed avvolgenti e di un sound che appassiona fin da subito con classe e cuore.Gran finale con l'esecuzione di Green Machine con ospite alla voce niente di meno che l'headliner che si sarebbe esibito poco dopo.Davvero una sorpresa!!!

E veniamo al big guest della serata ossia Mr.Nick Olivieri in versione anche lui acustica.Noto per la sua militanza come bassista nei Kyuss il buon Nick oggi intratterrà i presenti a suon di brani presi direttamente dai suoi diversi progetti come Mondo Generator e i già nominati Kyuss.Non essendo un estremo conoscitore della carriera musicale del musicista cercherò di descrivere le sensazioni provate.Armato della sua chitarra acustica Nick diventa una sorta di menestrello grezzo, acido, squilibrato magari anche perfino grottesco ma non ha nessuna importanza se non è un virtuoso, se non è un cantante da palchi super-lusso e se non è lucido fino in fondo.Il suo blues è come lui, puro, vero e genuino, stradaiolo pregno melodie pessimiste, volgari, strafottenti basate su pentagrammi storditi e colmi di violenza.Il concerto ha ritratto un personaggio che vive per la sua musica e che gli dà anima e cuore, mette tutto se stesso in quello che fa anche se con certi comportamenti può sembrare irritante o riluttante lui è fatto così.La setlist era solo diciamo una scusa per far emergere quello che è davvero perchè solo ascoltandolo suonare si capisce fino in fondo chi sia Olivieri.
Non voglio dilungarmi troppo però voglio evidenziare uno degli apici della serata ossia quando è stato fatto salire una grossa fetta di pubblico a cantare sul palco assieme a lui.
La serata vola senza rendersene conto e tirando le somme valeva la pena esserci non solo per tributare un pezzo di storia della musica ma anche per ritrovarsi assieme perchè la musica deve unire!!!

Tempo di salutare Nick e tutti i conoscenti che la lunga strada verso casa mi aspetta.

Alla prossima compari!!!

lunedì 28 luglio 2014


Reportage Voices From The Underground Fest - 12, 13/07/2014

Incredibile come le cose possano cambiare di giorno in giorno.Mai mi sarei aspettato di ritrovarmi ad organizzare un evento del genere, evento che ha richiesto mesi di preparazione comprensivi di discussioni, mail, telefonate, km in macchina, incazzature, dubbi, paure, gioie, incertezze, delusioni e chi più ne ha più ne metta.Un festival che ha letteralmente prosciugato le energie a tutti coloro che erano coinvolti e dato che eravamo pochi a gestire la cosa il peso si è fatto sentire notevolmente.Vedrò quindi di raccontare tutto quello che è successo dal mio punto di vista ossia i gruppi che ho visto e bene o male tutto quello che mi è capitato durante questo massacrante weekend.

Prima di tutto ci sono un paio di dediche da fare assolutamente :

Un grosso in bocca al lupo alla Birreria Old Saloon, uno dei pochi locali rimasti che fa suonare le bands locali, che sta attraversando un periodo buio e speriamo tanto riesca a tenere duro.


E un altro saluto speciale va fatto a Davy Lorenzetto, chitarrista dei Metaltrashfactory che non è potuto essere presente causa un serio incidente stradale.Ne avrà per un bel po' ma è fuori pericolo.Tieni duro brother!!!!


12/07/2014

Dato che non ho potuto godere di un giorno di permesso sveglia alle 5:45 per andare a lavorare tre ore.Non faccio a tempo a finire il turno ed accendere il telefono che arrivano già le prime telefonate.Prima tappa a casa del chitarrista degli Alabastrum per prendere una cassa per chitarra dato che la sua macchina era guasta.Arrivo, carico e corro di volata al locale.In macchina arriva l'ennesima telefonata che mi annuncia che gli headliner sono già arrivati con largo anticipo.Tempo una ventina di minuti e raggiungo la birreria dove i tecnici stanno sistemando le attrezzature.Raggiungo la band e dato che avevamo tempo la porto a fare un giro per farli rilassare.Il tempo al momento era meraviglioso e lasciava qualche speranza per la sera.Riportata la band al locale vado a mangiare e riposare un attimo.
L'ora del meeting con tutti i gruppi per il soundcheck si avvicina quindi volo subito al locale per vedere come vanno le cose.Un po' alla volta tutti i musicisti arrivano.Il clima è rilassato e tutto procede senza troppi intoppi tranne che numerosi nuvoloni fanno capolino e preannunciano la devastazione.Arriva la seconda band headliner e poco dopo arriva la telefonata che la terza band estera ha avuto problemi ed essendo bloccata a Vienna arriverà alla stazione (dato che viaggiavano con mezzi pubblici) con due ore di ritardo.Siamo oramai all'ora di inizio.Purtroppo dovendo andare in stazione a prendere la band mi perdo la prima esibizione ma in ogni caso vi racconterò cosa è successo nelle lunghe ore trascorse dopo l'inizio dell'evento :

Mentre i M.A.I.M, gruppo folk rock/metal stanno suonando io affronto il tragitto verso la stazione sotto una pioggia apocalittica.Mi rode essermeli persi, ero molto curioso di vederli all'opera ma ci saranno altre occasioni. Poco dopo aver finito l'esibizione vengo contattato e avvertito che a breve diluvierà anche lì quindi a malincuore mi tocca dare l'ok per spostare l'evento all'interno del locale.

Arrivato in stazione mi fermo al bar a mangiare qualcosa in attesa della band in arrivo.E finalmente il treno arriva.Tira un aria fredda oscena e diluvia nuovamente dopo attimi di tranquillità.Saluto il gruppo ed insieme ci dirigiamo alla macchina.Non avevo fatto caso ad un particolare però.La band viaggiando senza mezzo mi aveva assicurato che i bagagli sarebbero stati pochi.Illusione!!!Quando vidi quanta roba avevano e le dimensioni dei bagagli mi ha preso un colpo e loro pure.E fu così che cominciò un avanti e indietro sotto la pioggia per sistemare alla meglio i bagagli in macchina.Vi dico solo che il viaggio di ritorno fu una cosa ai limiti del paranormale.Vedevo solo il chitarrista a fianco a me.Gli altri tre della band erano scomparsi sotto i bagagli!!!Ogni tanto vedevo una testa che compariva ma nulla di più.La pioggia non accennava a diminuire ma alla fine raggiungiamo l'alloggio.Scarichiamo tutto ciò che non serve e via nuovamente al locale dove gli Alabastrum stanno credo finendo il set.Il loro power/prog sinfonico più che lo ascolto più mi piace e tra i commenti positivi del pubblico mi è rimasto impresso uno in particolare "sembrano i Labyrinth".Grandi come sempre ragazzi!!!

Non faccio a tempo a tirare fiato che sorgono altri problemi da risolvere tra cui bands che hanno domande e quesiti che vanno sistemati prima possibile.Nel mentre suonano i Mindcrushers, altro gruppo eroe locale che bastona i presenti con un bizzarro ma d'impatto miscuglio di doom/thrash e stoner rock.I suoni non sono il massimo purtroppo ma la band comunque si dà da fare al meglio offrendo una più che buona performance.Avanti così!!!

Mentre corro avanti e indietro per continui casini attaccano i Metaltrashfactory in una consueta incarnazione ossia con una sola chitarra dato che come scritto in precedenza l'altro chitarrista Davy ha avuto un bruttissimo incidente stradale.Il gruppo comunque non si lascia intimorire e si lancia nella mischia con il suo ibrido metallico a base di post-thrash freddo e glaciale, quasi industrial ma anche con qualche accenno al sound dei Pantera soprattutto grazie al nuovo innesto vocale dopo la dipartita dello storico Spino.Un altra band tra le mie preferite e vi dirò che più ascolto le nostre band locali più ne vengo gratificato.Non mollate!!!

Tempo di concedermi un pasto caldo e un po' di riposo che attaccano gli Hellmetall.Sia loro che la band successiva hanno dovuto tagliare la scaletta per il ritardo accumulato e di ciò mi scuso pubblicamente.Mi auguro di riuscire a rimediare in futuro per il vostro supporto.Il loro è un sound diciamo particolare e non ossia prendono il folk metal e lo combinano con il thrash metal aggiungendoci dei testi riguardanti le guerre mondiali cantati in se non sbaglio, un dialetto friulano tipico delle loro zone.Non lasciatevi ingannare dall'abbigliamento militare tedesco in quanto è solo per rimarcare il concept che la band adotta.Nessuna ideologia fascista ma solo musica suonata con cuore e passione e devo dire che la loro performance è stata fantastica.Da rivedere magari in condizioni più tranquille e non da organizzatore!!!

Salgono poi sul palco i thrashers Ashura che scaraventano sui presenti il loro metal alla Death Angel sparato a tutta velocità.Buona tenuta di palco e altrettanta tecnica hanno messo in luce una realtà che nonostante pecchi di originalità ma che ricalchi in tutto e per tutto le loro influenze sa offrire un più che buono spettacolo specie per i fanatici del genere.Più passava il tempo e più sentivo le stanchezze ma bisognava tenere duro e proseguire!!!

Mi sembrava di essere oramai uno zombie di Resident Evil...temevo anche di essermi pigliato un mega raffreddore con tutta l'acqua che avevo preso ma fortunatamente ho trovato un cambio ossia una maglietta dei siberiani Dehydrated che stavano proprio per salire sul palco.La band ha all'attivo un paio di album ma ho notato che si sta facendo conoscere in diversi festival e quindi era d'obbligo fargli fare un'ospitata anche in terra italica.Il loro death metal melodico molto simile agli Arch Enemy conquista subito il pubblico forte anche di un look visivamente accattivante e con una cantante che sfodera un growl da far impallidire molti colleghi maschi.Una delle sorprese di questa giornata per molti e devo dire che sono stati decisamente meglio dal vivo che su disco.Non saranno tecnici come i colleghi svedesi ma vi assicuro che quando suonano hanno una potenza fuori dal comune!!!Faremo in modo di riaverli presto in zona, promesso!!!

Si fa sempre più tardi ma non è ancora finita perchè ora tocca ai Continuum, band dark-prog metal dalla Francia venuta solo per questa occasione nel nostro paese.Tecnici e oscuri, il loro sound è molto particolare essendo atmosferico e meno d'impatto.Bisogna rilassarsi ed ascoltare con attenzione perchè è musica con melodie e canzoni intricate e di difficile assimilazione.Non a tutti sembra siano piaciuti ma io personalmente ho adorato il loro sound e mi sono goduto il loro concerto dall'inizio alla fine.Nonostante mancasse il tastierista dato che ha deciso di intraprendere un'altra strada lo show non ne ha risentito, anzi ha messo in mostra le qualità di ogni componente del gruppo al meglio lasciando le tastiere in sottofondo.Mitici!!!

Tempo di riaccompagnare all'alloggio i Dehydrated e ritrornare subito al locale per l'ultima band ossia i francesi Calling of Lorme.Nonostante fossero esausti vi assicuro che sebbene fossero quasi le tre del mattino hanno letteralmente polverizzato tutto e tutti con uno show studiatoin ogni più piccolo particolare.Purtroppo non hanno potuto usare tutte le luci che avevano portato dato lo spazio piccolo all'interno del locale ma alla fine dei conti il loro industrial metal non ha fatto prigionieri.Accostabili ai Rammstein è sicuramente vero ma dal mio punto di vista loro suonano molto più metallici e potenti e sono convinto che su un palco più grande saprebbero dimostrare che non sono secondi a nessuno!!!Epici!!!

E siamo alla fine della prima giornata.Le bands tra lo smontare la strumentazione e caricarla sul furgone ci hanno messo un po' ma sinceramente me ne frego del tempo.Usciamo tutti assieme e mi accorgo che sono le 5:30 del mattino ma non è ancora finita.Parto con le bands che mi seguono per portarli all'alloggio.Arrivati a destinazione mi accorgo che una delle bands non si trova.Mentre mi chiedo che fine abbiano fatto mi arriva la telefonata che erano fermi al locale quindi altro viaggio per andarli a riprendere e finalmente alle 6:15 del mattino riesco ad infilarmi nel letto.

13/07/2014

Ore 10:30 del mattino.La sveglia suona selvaggiamente!!
Prima tappa alloggio delle due bands francesi che al mio arrivo sono già pronte a partire.Le porto entrambe al bar per fare colazione e per salutarle calorosamente.Mi è spiaciuto molto vederle ripartire perchè quando ci hai a che fare per diverso tempo ti ci affezioni specie quando sono cordiali e gentili con la tua persona.
I siberiani stanno ancora dormendo nell'altro alloggio quindi torno un' pochino a casa per riposare.
Dopo pranzo si necessita di trasferire la band in un altro alloggio quindi si ricarica tutto in macchina e si parte.
Raggiunta la destinazione li lascio tranquilli e torno al locale per il secondo meeting del festival con le bands che si esibiranno la domenica.
Con tranquillità e calma arrivano tutti senza causare intoppi particolari e si parte con il soundcheck.
Bene iniziamo la seconda giornata :

Partiamo a bomba con i Minstrhell, quartetto trevigiano dedito ad un potente ed arrembante power/thrash epico e robusto con chitarre micidiali che martellano con giri assassini ma senza perdere di vista l'aspetto melodico scandito egregiamente da una voce aspra ma calda.In molti casi mi hanno ricordato i primi Blind Guardian, quelli più schietti e violenti che badavano poco ai tecnicismi e pensavano di più a rendere un brano sia potente che orecchiabile.Grandissimo inizio!!!

Seguono i Madera, band montebellunese che già vidi in passato ma non mi prese del tutto.Stavolta ho seguito per bene lo show facendo attenzione ad ogni possibile particolare e devo dire che mi sono dovuto ricredere sulla bontà della proposta musicale.Attingono a piene mani dai Tool e cercano di rielaborarlo secondo un certo gusto post rock provando a cercare nuove vie espressive.E' musica molto particolare ma vi assicuro che quando riuscire ad entrare nel flusso ne rimarrete affascinati.Da rivedere ancora.Bravissimi!!!

La giornata prosegue piano piano con relax e pace, un altro mondo in confronto alla serata precedente.Attaccano poi i Rudhen alfieri locali di certo stoner oscuro, ignorante e "cazzone" incrociato con il doom acido e strafottente.Un amalgama di sicuro impatto e ferocia imbevuta fino al midollo di alcol e sfrontatezza.Uno degli ultimi concerti dell'attuale bassista che a breve partirà per l'estero.Altro show insomma senza mezze misure atto a polverizzare i nostri timpani ma senza prendersi troppo sul serio.In alto i calici!!!

Durante i concerti riesco a tenere sotto controllo tutto senza eccessiva fatica e per fortuna aggiungerei perchè un altra giornata come il sabato e finivo diritto in manicomio.Ma non perdiamoci troppo in chaicchiere che stanno iniziando i 4fucking stones e lì come per ogni gruppo bisogna solo stare zitti e lasciarsi macellare da questo trio trevigiano dato ad uno stoner/grunge/rock'n'roll, o "powerpop" se volete, colmo di groove fino a scoppiare.Forti di ritornelli a presa rapida e ritmiche che non ti lasciano un attimo di tregua le "4 fottute pietre" martellano a dovere e vincono ancora!!!Vi aspettiamo per un altro show!!!

Andiamo avanti con gli Esrever, quintetto locale che propone un metal classico incrociato con il punk e il rock'n'roll.E' un gruppo anch'esso particolare con vocals acide e urlate sorrette da giri chitarristici che profumano di Saxon della prima era.Anche per loro è necessario il giusto tempo di assimilazione e nel mio caso vi posso dire che a distanza di tempo diversi ritornelli mi sono rimasti in testa.Il gusto per il songwriting e per scrivere belle canzoni c'è, la presenza anche e pure una discreta tecnica.Dateci dentro!!!Grandi!!!

Ammetto che sto cominciando nuovamente a cedere ma non manca molto quindi faccio di tutto per non andare k.o.Eccoci ai SO LO, un duo post-hardcore con chitarra/voce e batteria.Al momento la band ha solo un demo all'attivo ma ciò che ho sentito è stato davvero emozionante e folle allo stesso tempo.Voci urlate,  corde stridenti e bastonate sui tamburi (ad opera di una ragazza che menava fendenti come un fabbro), insomma una sorta di poesia letta al contrario di cui ogni verso era stato scambiato con uno di un altro scrittore...caos sonoro, magia impazzita e strade che non portano da nessuna parte...o forse no ?A voi la sentenza!!!Sta di fatto che c'è stato da godere parecchio!!!

Continuiamo con una sorpresa, o meglio, la band si chiama Ivy Garden of the Desert ma la cosa che mi ha stupito è che stasera il loro stoner/doom cupo e malinconico accoppiato con grunge e prog settantiano è stato lasciato nascosto in qualche buio sgabuzzino.E allora cosa avranno suonato i tre ragazzi ?Niente di meno che una jam session, mezzoretta abbondante di musica improvvisata tranne un pezzo.E' emersa un' altra anima incorporando così una venatura jazz/fusion nel sound del gruppo.Dopo che ebbero smesso mi dissi"Ma hanno già finito ?" ed invece avevano fatto un set come gli altri e non mi ero nemmeno accorto fosse passato così tanto temo.Stupefacenti!!!!

Ed eccoci al gran finale di un epico festival e non si poteva chiedere di meglio dei The Brain Washing Machine a cui sono bastate due note per darci un po' di forza, anzi ci hanno letteralmente spazzato via tale era l'energia che sprigionava il quartetto!!!Rock'n'roll a raffica di mitragliatrice, quello vero, quello che sprigiona passione, cuore e sangue.Uno show di altissimo livello sia tecnico che di coinvolgimento che non ha smesso per un attimo di farci fare headbanging.Non mi aspettavo una tale energia.Davvero senza parole.Mostruosi!!!

E' mezzanotte e mezza passata e finalmente è finita sul serio e nonostante fossimo tutti con gli occhi stanchi e le ossa doloranti, dentro di noi c'era la speranza che quello che avevamo fatto fosse il giusto e che abbia potuto davvero cambiare qualcosa nel territorio a livello musicale.

Di nuovo un grazie sincero a tutti :

In primis alla Birreria Old Saloon e a tutto il mitico staff del locale.Ai fonici per tutto il duro lavoro di suoni e luci.Grazie a Lalchimieagency per il validissimo supporto e la collaborazione.
Veniamo ora alle band : Calling of Lorme, Continuum, Dehydrated, M.A.I.M, Alabastrum, Mindcrushers, Metaltrashfactory, HellmetAll, Ashura, Minsrthell, Madera, Rudhen, 4Fucking Stones, Esrever, SO LO, Ivy Garden of the Desert, The Brain Washing Machine per essere venuti a suonare.Mi spiace in particolare per il sabato che diversi gruppi hanno dovuto tagliare la scaletta per il tremendo ritardo accumulato, ma sappiate che non dimentico mai un favore!!!!Grazie al pubblico presente che è venuto a supportare un locale che merita solo il meglio per quanto sta facendo.Semplicemente grazie a tutti davvero di cuore per aver reso il weekend speciale!!!


Alla prossima compari!!!

domenica 20 luglio 2014


Reportage Delaney Davidson - 10/07/2014

Concerto decisamente particolare quello svoltosi al Mattorosso.Difficile definirne i contorni, difficile capirne il significato di ciò che è stato ascoltato.Vediamo quindi di riorganizzare i pensieri e descrivere l'evento della serata al meglio.

Arrivo piuttosto tardi causa impegni in centro città ma fortunatamente la band non aveva ancora iniziato il set.Tempo di iniziare a cenare che Mr. Delaney Davidson sale sul palco accompagnato da un gruppo di primo ordine ossia Pierre Omer dei Dead Brothers (alla chitarra e fisarmonica), Ben Woolley dalla Nuova Zelanda (al basso) e Davide Zolli dei Mojomatics (alla batteria).
Il protagonista mi era del tutto sconosciuto quindi non avevo grandi idee su cosa avrei visto e ascoltato durante il concerto.E devo dire con franchezza che è stato uno show molto strano, da gustare e assimilare a piccole dosi.E' musica colta e sinceramente non capisco molti invasati che si dimenavano di continuo sulle canzoni quando io ero lì che cercavo di entrare in quella corrente impenetrabile come un musicista jazz che deve infilare un assolo durante una jam session.
Sarò io che non ci capisco nulla di musica, sarò forse io che cerco sempre quel qualcosa in più durante uno show dal vivo...non saprei ma sta di fatto che ho faticato molto a seguire la musica.
Il sound è un mix di folk, blues, pop, rock'n'roll ed oserei dire dark...pezzi lenti, atmosferici ed avvolgenti anche se diverse volte ci sono state delle impennate ad opera della sezione rimtica ad opera del bravissimo batterista Davide (il più aggressivo del quartetto) e Ben al basso.
La parte del leone la fanno Delaney e Pierre due musicisti il primo con una voce molto personale ed originale ed il secondo con un gusto melodico decisamente cupo ed oscuro.Metterli insieme equivale a creare qualcosa di complesso perchè il loro intrecci sono tutt'altro che banali ma pieni di classe e raffinatezza.
Allo stesso tempo però sono molto difficili da ascoltare e le melodie non sono così immediate come ci si aspetterebbe.Con il susseguirsi del concerto bisognava cambiare di continuo l'approccio uditivo per entrare in sintonia con il mood espresso dai musicisti.Ma alla fine la mia curiosità è stata appagata sono riuscito ad aprire una piccola porticina che mi ha permesso di assimilare una piccola parte dello scenario immaginario evocato dalla band.Concerto che si può descrivere come "Di classe"!!!

Alla fine un cd me lo sono preso, una sorta di compito a casa per non dimenticare tutto e un saluto alla band era d'obbligo.

Alla prossima compari!!!

Reportage Douge + Rudhen - 06/07/2014

Concerto praticamente sotto casa quello che si è svolto a Bigolino, in una micidiale giornata di caldo che ha messo a dura prova bands e pubblico.
Andiamo quindi a vedere come è andata :

Tempo di arrivare e chiacchierare un po' con bands e amici vari che attaccano i Douge, band locale che al momento ha solo un album all'attivo.Oggi ho colto diverse influenze nel loro modo di fare stoner...diversi echi blues e pure una marcata ombra Zeppeliana che prima non avevo mai notato.Non saprei nemmeno dire il perchè.A mio parere un ottima prestazione, magari non tra le migliori, specie a livello vocale che mi è parsa un pochino sottotono ma credo che il caldo atroce abbia fatto i suoi danni un po' a tutti.
E' musica che va ascoltata con attenzione, non ha sempre delle parti facilmente memorizzabili ed è forse a modo suo cruda e violenta, cinica che non lascia tanto spazio a melodie solari o speranzose.Arriva al punto con calma richiedendo pazienza e dedizione.E' stoner ma allo stesso tempo non lo è del tutto.Leggevo recensioni circa la band che non la rispecchiavano affatto.Per quanto posso dire io la personalità sta avnzando lentamente allo scoperto colma si di distorsione desertica ma anche di elementi oscuri che rendono il tutto più variegato.Non è semplice passare da un gruppo con delle influenze a un gruppo che possa influenzare...la musica come la vita è una brutta e cattiva bestia e solo i migliori la possono manipolare a loro piacimento.Noi saremo al loro fianco in questa tortuosa strada e auguriamo loro che altri li seguano.Tanti auguri!!!

Ed ora veniamo a Lucifero Primo e ai suoi Rudh...cioè scusate solo Rudhen, perdonatemi il lapsus.
Qui già a partire dal nome siamo su territori marci, stonati, storti e alcolici ai massimi livelli.Niente pezzi cervellotici o troppo tecnici ma solo pentagrammi colmi di note fumose e assorte nei loro allucinati pensieri stordite da alcol e sole cocente.Stoner rock grezzo quindi sparato senza pietà sugli ascoltatori con ritornelli già più cantabili rispetto ai colleghi Douge ma proprio per via di un atteggiamento diverso, di un modo di pensare più essenziale e diretto.Il loro approccio è doom e sporco e le canzoni rispecchiano un mood più acido, meno contorto e più di pancia.Il loro set purtroppo è meno ricco dato un solo demo all'attivo ma l'esibizione di oggi grazie alla voce aspra, alle chitarre mortifere e alla sezione ritmica potente ed incisiva ha sicuramente appagato fan e nuovi potenziali ascoltatori.I migliori auguri anche per loro che come molti altri si fanno il mazzo per suonare e dimostrare il loro valore!!!!

Alla prossima compari!!!


Reportage Anomic Suicide + 4fucking Stones - 05/07/2014

Come forse alcuni di voi sanno, di recente ho intrapreso una nuova strada, una strada che non so dove mi porterà ma che al momento mi sta facendo imparare molte cose una su tutte l'organizzare concerti.Dato che avevo organizzato un festival mi venne consigliata una band da un amico musicista.Li contattai e li inclusi nella lineup dell'evento senza averli ascoltati più di tanto.Mi basai sulla fiducia.Grave rischio penseranno sicuramente molti di voi.Lo ammetto anche io.Ebbene la serata in questione che avveniva circa una settimana prima del festival mi offriva la possibilità di vedere all'opera la suddetta band quindi mosso dalla curiosità appena finito un duro turno di lavoro salgo in macchina e mi dirigo al Nasty Boys di Treviso, un locale di cui ignoravo l'esistenza e che al mio arrivo si rivela davvero spettacolare ed accogliente, una sorta di bar arredato stile vecchio far west dove la cucina e in particolar modo la carne sono altamente consigliati!!!Ve lo dico perchè l'ho provata personalmente e vi assicuro che il cibo è di qualità elevata.

Tempo di fare due chiacchiere con la band che comincia il primo gruppo, gli Anomic Suicide, quartetto trevigiano che propone dell'ignorantissimo e ironico punk/rock con un intrattenimento davvero di alto livello.Canzoni veloci, allegre, frizzanti e divertenti gonfiate oltre ogni limite di humor.Un gruppo che punta a divertirsi e far divertire il numeroso pubblico presente dimostrando una più che buona tenuta del palco.Non sono un particolare estimatore del genere ma ad essere sincero ho ascoltato con piacere il concerto perchè oltre alla musica c'è stato tutto uno spettacolo visivo che ha reso la proposta appetibile a chiunque.Poco importa se ci son stati errori o che i ragazzi erano dei gran "cazzoni" che pensavano più a prendersi per i fondelli che non a suonare, questi sono loro, prendere o lasciare!!!Bravi!!!

Ed eccoci al finale con il terzetto denominato 4fucking stones, la grande incognita.Mi chiedevo cosa mi sarei trovato davanti.Avevo fatto un grave errore a chiamarli o no ?Beh vi dico solo che finito il concerto non ci ho pensato due volte a pigliarmi cd e maglietta ma andiamo con ordine.I tre ragazzi suonano un genere totalmente differente dai folli punk rockers di pochi minuti prima preferendo aggredire gli ascoltatori con una sorta di miscuglio allucinato di grunge, rock'n'roll, stoner e non so cosa altro.E' un continuo alternarsi di ritmiche distruttive, distorsione continua combinate a una chitarra che ti stende con il muso sul pavimento senza nemmeno che te ne accorgi.Ma c'è molto altro...vocals acide, canzoni brevi ma che arrivano al sodo senza annoiare, groove e pesantezza si amalgano perfettamente senza che uno prevalga sull'altro.Un gruppo quindi che ha le carte in regola per emergere.Tecnica perfetta per il genere proposto e un lotto di pezzi davvero sfiziosi e ciliegina sulla torta è l'aver composto una song come Yabeabadoo con un ritornello che quando lo avrete imparato non ve lo toglierete più di dosso!!!Mai avrei pensato che la loro musica mi avrebbe preso così tanto ed invece mi sono dovuto ricredere.Fantastici!!!

Stremato ma soddisfatto faccio gli acquisti, saluto tutti e rientro alla base contento di aver scelto bene!!!
Un ringraziamento speciale anche a Simon dei Serpe in Seno per la segnalazione!!!

Alla prossima compari!!!

domenica 22 giugno 2014


Reportage Esrever - 21/06/2014

Organizzano troppe cose ultimamente.Troppi festival di dubbio gusto, troppi concerti nelle grosse città e altro ancora come si suol dire.Io necessitavo di una serata tranquilla vicino casa anche perchè dopo due serate di fila dove mi sono concesso le classiche ore piccole mi serviva relax poco lontano da casa.Quale occasione migliore quindi di cenare alla birreria Old Saloon in compagnia di ottima musica ?
Tempo di finire il turno, andare a casa a cambiarmi e parto per Pederobba.Arrivo in anticipo così da rilassarmi in attesa della band che si sarebbe esibita da lì a poco.

Vedo quindi per la prima volta gli Esrever, band locale che ha tra le proprie fila un chitarrista che già conosco in quanto ascia anche dei Mindcrushers.Il quintetto stasera oltre che una manciata di cover (tra cui Killed By Death dei Motorhead) propone un proprio repertorio (cosa graditissima ai miei occhi e soprattutto orecchi) che spazia dall'hard-rock al primo heavy metal inglese degli anni 80' (primi Saxon per intenderci).A tutto ciò aggiungerei anche uno spirito punkeggiante che emerge ogni tanto soprattutto nella timbrica vocale della cantante Roberta.La ragazza usa uno stile particolare nel cantato rendendolo spiritato e urlato aggiungendo così una componente in più alle canzoni.Sapete chi mi ha ricordato la voce appena ho sentito Roberta cantare ?Se siete un pochino esperti o appassionati di manga/anime andate a guardarvi NANA e ascoltatevi qualche canzone della band.In più il mood generale dei pezzi ha un che di "oscuro", non è il classico rock allegro e frizzante ma ha come qualcosa di malinconico sotto pelle.Una band davvero interessante che mi ha incuriosito molto che si è divertita moltissimo sul palco ancora di più degli spettatori.Qualche errore è scappato ma personalmente non mi interessa più di tanto.Per me contano i risultati finali e dico senza timore che sono stato contento di aver visto dal vivo questi ragazzi e spero di rivederli prima possibile per vedere cosa faranno in futuro.Bravi!!!Continuate così!!!

Tempo di salutare tutti che me ne vado finalmente a riposare che ne avevo davvero un bisogno enorme!!!

Alla prossima compari!!!

Reportage Crowbar + OJM + Bleeding Eyes + Prehistoric Pigs - 20/06/2014

Non ancora ripreso dalla serata con gli Anthrax preparo armi e bagagli per gustarmi un'altra serata di ottima musica, stavolta all'Altroquando di Zero Branco per l'unica data italiana dei Crowbar.Tempo di raccogliere il compare lungo la strada che ci dirigiamo al locale di gran volata soprattutto perchè la fame si faceva sentire non poco.Nel frattempo che si cena inizia la prima band esibendosi purtroppo a poche anime :

I Prehistoric Pigs attaccano a suonare immergendo gli spettatori in una miscela di stoner strumentale e psichedelia.L'effetto è stordente ed ipnotico ossia quelli tipici del genere, in particolare i bassi erano molto presenti ma personalmente avrei preferito la chitarra più udibile dato che risultava leggermente soffocata dalla terremotante sezione ritmica.Bisogna dire che quando la chitarra emergeva usava dei giri potentissimi da headbanging sfrenato, peccato che non fossero così incisivi come sulle versioni delle canzoni ascoltate su youtube.Se i suoni fossero stati migliori il concerto ne avrebbe giovato decisamente di più.Davvero una band da rivedere e tenere d'occhio.Bravi!!!

Seguono gli eroi dello stoner italiano, gli OJM, band attiva fin dal 1997.Non hanno verto bisogno di presentazioni e stasera gli ingredienti ci sono tutti per deliziare gli appassionati.Questo concerto è stato a mio parere il migliore da quando ho scoperto questa band.Non so dirvi esattamente il perchè.Partiamo dalla formazione ossia il rientro di Frank alla chitarra e la presenza del nuovo bassista Cristian.David alla voce è sempre una garanzia, può piacere o non piacere il suo modo di cantare stonato, acido e grezzo ma è uno stile perfetto per la loro musica.Max alla batteria è il solito folle dal tocco morbido con un modo di suonare allucinato ma davvero particolare e degno di nota.La vera sopresa sono stati i "nuovi" innesti.Il bassista pompa i suoni con violenza e precisione dando quel mood grasso che mancava da molto tempo alla band trevigiana.Frank dopo l'esperienza con i creativi Poison Deluxe, porta una ventata di aria fresca iniettando forti dosi di stoner e jazz al sound.Tutti questi elementi trasportano la band in un nuovo (o anche vecchio se preferite) corso, quindi chiudiamo le parentesi più rock'n'roll, quelle prog-psichdeliche per abbracciare l'anima primordiale, il figliol prodigo tornato all'ovile, STONER!!!!Ovviamente nulla è stato abbandonato definitivamente ma è stato incorporato ed assimilato.Grandissimi!!!

Seguono i Crowbar che dopo aver girato di continuo per l'area concerti si preparano a devastare tutto e tutti.Attivi dal 1989 sotto il comando del chitarrista/cantante Kirk Windstein (anche chitarra dei DOWN con Phil Anselmo) dopo averli visti anni prima al Disintegrate Your Ignorance Fest li volevo assolutamente rivedere per vedere se mi avrebbero colpito di più.Seguendoli meglio sicuramente l'impressione positiva è aumentata di percentuale ma non è ancora sufficente per farmeli piacere del tutto.Il loro sludge fumoso, cavernoso, putrido e melmoso è una vera mazzata che ti apre in due i timpani.Anche per loro ho notato però un certo uso dei bassi troppo alto indebolendo le chitarre che avrei preferito più presenti.Non so se la cosa sia voluta ma a me questo fatto non è piaciuto molto.La potenza e la presenza rocciosa sul palco ci sono senza ombra di dubbio e in quantità industriali ma personalmente ancora non riesco ad apprezzarli come vorrei.Un applauso al pauroso lavoro di batteria, una vera macchina da guerra che ha gonfiato alla grande i pezzi rendendoli deflagranti.Necessito un ulteriore ascolto e visione.

Tempo di salutare comunque la band e si riprende la strada verso casa data l'enorme stanchezza che avevamo addosso perdendomi purtroppo i Bleeding Eyes ma mi rifarò prima possibile!!!

Alla prossima compari!!!

Reportage Anthrax + Lucky Bastardz - 18/06/2014

Un nome, quello degli headliner che porta alla mente i big four, i quattro titani del thrash metal.Ritengo che loro siano sempre stati quelli messi in secondo piano rispetto ai mastodontici Metallica (forti di un successo a livelli galattici seppure su disco a mio parere siano finiti dopo Master of Puppets, tranne qualche sporadico colpo di coda), ai violentissimi Slayer (loro non mi sono mai piaciuti) ed infine ai Megadeth (che nonostante dischi sbalorditivi ora siano parecchio in crisi creativa e dal vivo suonano come se volessero ma non potessero).
Stasera quindi l'occasione era imperdibile sia per vedere da vicino una delle bands che hanno fatto la storia del metal sia per constatare in che forma fossero.
Arrivo al locale un po' tardino causa impegni lavorativi ma riesco comunque ad entrare tranquillamente.
L'aria comincia già a farsi pesante ed il caldo sega le gambe con violenza ma a momento si riesce comunque a stare all'interno per vedere la prima band quindi iniziamo :

Aprono le danze i Lucky Bastardz, nome non nuovo per il sottoscritto.Non li avevo mai ascoltati ma avevo comunque letto di loro sia su riviste che sul web.Mi chiesi cosa ci facessero sul palco dato che il genere proposto non centrava nulla con i protagonisti principali.Trattasi infatti di un hard rock bello tosto quello proposto dal quartetto di Alessandria (se non erro) che però a sorpresa riesce a non sfigurare davanti ai truci metallari seppure molti fossero fermi come mummie, impassibili e senza interesse.Allegri, divertenti e con la giusta dose di potenza (la sezione ritmica era micidiale, batteria deflagrante ed un lavoro di basso davvero szizioso lontano dai classici stilemi rock'n'roll).Il cantante ha dato una buonissima prova vocale oltre che dalla parte dell'intrattenimento.La chitarra era un pochino sottotono, avrebbe necessitato di più cattiveria ed aggressività.In ogni caso le canzoni si lasciavano ascoltare con piacere.Bravi ragazzi!!!

Tempo di prendere aria e rientrare poco dopo che il locale è pieno da far paura prima che gli Anthrax prendano possesso del palco del New Age Club.La temperatura essendo insopportabile e non riuscendo a respirare sono dovuto retrocedere alla zona merchandise osservando il concerto da distante.Dopo Among the living posta in apertura il concerto è stato letteralmente una cannonata mostrando al pubblico una band che sà davvero il fatto suo.L'inizio a dire il vero mi ha lasciato un po' sul perplesso e temevo che la serata non sarebbe stata il top ma poi la band ha ingranato alla grande sparando le sue cartucce migliori come Indians, Got the Time (nonostante sia una cover), Medusa, I'm the Law, Antisocial e altre.Viene pure proposta T.N.T degli ACDC che sinceramente non mi aspettavo ma comunque ci stava.Poco dopo è stata accennata pure Back In Black ma per fortuna non è stata eseguita (già stavano partendo bestemmie a raffica).Setlist quindi appagante con una band davvero in formissima.Joey è allegro, tonante e non smette mai di stare fermo incitando ogni due secondi i presenti che non mancano per un attimo di supportare i loro beniamini.Gli altri due membri storici ossia Frank Bello al basso e Scott Ian alla chitarra sono una garanzia in tutto macinando note su note senza perdere un colpo in potenza o coinvolgimento.Il loro thrash metal punkeggiante (sono sempre stati una sorta di pecora nera per questo loro modo di porsi) è sia orecchiabile con dei ritornelli a presa rapida, sia tecnico e deflagrante grazie agli intrecci strumentali intricati e mai banali e alle rasoiate metalliche.Un altro plauso va al turnista Jon Dette che sostituisce Charlie Benante alla batteria, un vero professionista senza dubbio che ha martellato senza sosta al massimo delle sue possibilità.L'unica nota diciamo "negativa" è il secondo chitarrista che sostituisce Rob Caggiano prima tra le fila degli Shadows Fall ossia Jon Donais.Vedendolo suonare mi sembrava lì tanto per esserci.Non lo vedevo coinvolto e sinceramente l'ho trovato insapore e senza un carattere musicale proprio.Ma è solo un piccolo dettaglio se pensiamo che avevamo davanti una delle migliori thrash metal band della storia e ciò non è poco anzi.
Serata davvero spettacolare!!!

Vinto dai morsi della fame e data la presenza del paninaro fuori dal locale vado ad ingozzarmi per bene anche se era mezzanotte e passa.Mi dirigo poi davanti al tour bus sperando che i musicisti siano disponibili a fermarsi con i fan.E a sorpresa si sono fermati tutti dimostrandosi umilissimi e cordiali.Oscar a Frak Bello per la simpatia!!!

Alla prossima compari!!!