lunedì 22 aprile 2013


Reportage Metaltrashfactory + Amianto - 12/04/2013

E rieccoci per una nuova serata musicale immersi fino al collo nell'underground metallico.Stavolta si fa tappa al locale denominato "La Perla Nera" praticamente a due minuti da casa mia.Una volta tanto non mi devo macinare una valanga di km per assistere ad un concerto.Premetto che per impegni ho assistito solo allo show della prima band, gli Amianto se avrò occasione li recensirò in futuro.
Piccola considerazione che sento di dover fare, oramai preferisco di più questi concerti piccoli e intimi agli enormi eventi in stadi o mega club stracolmi di gente.Molti gruppi famosi tendono sempre di più a credersi dei in terra salendo sul palco, dicendo i soliti grazie grazie e ancora grazie, scendono e finità lì.Sinceramente a me non basta sempre questo tipo di atteggiamento.Quella freddezza che attanaglia le star, quel fare molte volte da superiore, quell'umiltà e calore che una persona dovrebbe avere nei confronti di chi ama ciò che fai svanisce sempre di più in molti musicisti.
Tornando a noi andare a vedere dei gruppi piccoli in ascesa dove ci puoi fare 4 chiacchiere assieme è decisamente più gratificante.

E quindi davanti ad un pubblico purtroppo esiguo ma fedele e partecipe sono pronti a cominciare i Metaltrashfactory.Avendoli visti non so quante volte trovo sempre più difficoltà a scrivere qualcosa di nuovo che solletichi la curiosità dei lettori.
Allora partiamo dal genere ossia un miscuglio molto strano di post-thrash metal e death, infarcendo il tutto con parti prog e melodie disturbanti.I brani si differiscono l'uno dall'altro, si passa dalla cupa Lost in the Snow pregna di un ritornello malsano che non ti si stacca più, all'articolata e ricca di cambi di tempo Horizon of Event passando per la fredda e tagliente Newlife pt.II.Negli ultimi show che ho visto la band ha deciso di osare proponendo pezzi in dialetto veneto e da quel che mi risulta è possibile che i prossimi pezzi seguiranno questa direzione ovviamente trattando temi seri e non canzoncine di facile presa.Potremmo dire che potrebbero seguire i passi dei bellunesi Delirium X Tremens, il che fa ben sperare.Piano piano come già dissi i ragazzi migliorano dal punto di vista esecutivo mostrando coesione e compattezza.Lo show è molto potente e di sicuro necessita di essere seguito perchè altrimenti si rischia di perdere il senso della musica.Un plauso alla band per andare avanti per la sua strada a suon di originalità e passione che di recente li ha portati in un lungo tour all'estero in Europa dell'Est (Bulgaria, Bosnia e Macedonia se non erro).La band cresce, il lavoro di chitarra è sempre quel mix di tanti sapori raffinati ma decisi a graffiare la mente, il basso punta sempre allo stomaco potente e distorto anche se io lo valorizzerei di più, la batteria è micidiale ma stasera mi ha colpito in quanto anziche bombardare è stata dosata con intelligenza mettendosi al servizio degli altri strumenti facendo si che si valorizzassero uno con l'altro.Andiamo sulla prova vocale.Ripeto che non sono un tecnico quindi darò un umile opinione personale, il combinare la voce pulita del chitarrista Devis a quella roca del cantante Diego è un idea interessante che andrebbe sviluppata di più.Nell'ep ad esempio c'è un brano che per il momento è stato lasciato lì e sarebbe curioso rispolverarlo.Anche i cori nei diversi pezzi sarebbe utile sfruttarli ulteriormente.In ogni caso ottimo concerto, andate avanti così!!!!

Alla prossima compari!!!!





Nessun commento:

Posta un commento