giovedì 6 dicembre 2012


Reportage Luca Turilli's Rhapsody + Freedom Call + Orden Ogan + Vexillum - 25/11/2012

Sarò sincero ma all'inizio quando lessi la notizia che il tour dell'ex chitarrista dei Rhapsody sarebbe passato anche dalle mie parti non ero così interessato a presenziare all'evento.Non so dirvi esattamente il motivo, dopo averlo visto dal vivo con la sua vecchia band al Bloodstock Open Air edizione 2011 (praticamente poco prima che il gruppo si disgregasse e diversi componenti prendessero strade diverse) potevo anche ritenermi soddisfatto.I nuovi Rhapsody ora rinominati Rhapsody of Fire li vidi poco dopo il festival appena citato e diciamo che offrirono un ottimo spettacolo...tornando al discorso iniziale temevo di ritrovarmi ad un concerto clone dei Rhapsody of Fire.Visti però i gruppi di supporto ho deciso di aderire data la mia stima per un paio delle bands di spalla.Arrivo di buon ora trovando il parcheggio quasi deserto.
Dato il freddo osceno mi infilo subito dentro e nell'attesa che si cominci do un occhio al merchandise.

Poco dopo iniziano gli italianissimi Vexillum.Di loro conoscevo solo il videoclip per il pezzo The Wanderer's Notes e qualche altro brano che non mi impressionarono molto.Beh tutto si è capovolto pochi attimi dopo l'inizio.La band suona compatta e potente unendo melodie folkeggianti ad un heavy-power metal sullo stile Elvenking/Spellblast.Ogni pezzo rende ottimamente in sede live ancora meglio che su disco, forse se avessero beneficiato di una produzione più potente ne sarebbe venuta fuori una bomba.Questa è solo una mia opinione ovviamente.Comunque bravi ragazzi, peccato fossimo in quattro gatti davanti al palco.Un ottimo inizio!!!!!

Seguono gli Orden Ogan dalla Germania, band che io adoro e seguo con passione da quando li ho scoperti con l'album Easton Hope.Seppur stanchi (il cantante specialmente mi sembrava sentisse il peso del tour) hanno offerto comunque uno show coinvolgente partendo con New Shores of Sadness seguita poi dalla mitica We Are Pirates!!! che mette a dura prova le mie corde vocali.Seguono poi un altra manciata di brani tra cui uno del nuovo disco To the End.Il concerto dura purtroppo davvero poco.Vengono ingiustamente definiti dei meri cloni dei Blind Guardian ma secondo me il gruppo ha una sua identità e stasera poterli vedere dal vivo è stato emozionante, peccato per le troppe basi ma non sono stati gli unici a doverne fare uso stasera.Grandissimi!!!!Il loro power-prog venato di folk ha dimostrato il suo valore.

Segue la band più diciamo leggera della serata.I simpaticissimi Freedom Call prendono possesso del palco e trascinano tutti in un turbine di allegria e spensieratezza sparando i loro pezzi pieni di cori epici e melodie al limite del pop combinate con il classico power di scuola tedesca.Ogni canzone inneggia a cantare tutti assieme divertendosi senza pensare ai propri problemi e non importa se ogni tanto scappa qualche sbavatura o errore, a nessuno importa, conta solo canticchiare e saltare sulle bordate "happy-metal" del quartetto.Palma d'oro per simpatia al cantante Chris Bay che ne ha sparata una dietro l'altra facendo morire dalle risate tutti coloro che capivano un minimo di inglese.Fantastici!!!!

E arriva infine il momento della verità su chi fra i due contendenti riesca ad imprimersi meglio nella memoria degli ascoltatori.Il buon Luca qui sotto il nome di Luca Turilli's Rhapsody per questo tour ha fatto le cose in grande mettendo insieme in ogni show filmati proiettati alle spalle della band, una danzatrice (con tanto di coreografie fatte con abiti di scena luminosi), l'ospite Sassy Bernert alla voce (presente anche su disco) e il supporto alle tastiere dell'ex tastierista dei Sonata Arctica ovvero Mikko Härkin.Da segnalare anche alla batteria un grandissimo come  Alex Landenburg già alla corte dei Mekong Delta.Purtroppo manca il secondo chitarrista Dominique Lerquin che per un incidente domestico si è infortunato e quindi ha dovuto rinunciare al tour.La band ha dovuto quindi avvalersi di una seconda chitarra campionata che purtroppo ha indebolito la potenza della band lasciando spesso un senso di vuoto durante i pezzi.Un difetto comunque trascurabile in quanto i ragazzi sul palco hanno dato veramente l'anima, nessuno escluso.Turilli è una garanzia seguito a ruota da tutti gli altri strumentisti che hanno sfoderato un eccellente mix di tecnica, potenza e melodia.Veniamo all'uomo al microfono ossia mr Alessandro Conti che ci ha davvero fatto volare, voce davvero magnifica ma mi permetto di dire che tende secondo me un pò a scopiazzare Fabio Lione, ho percepito il voler imitare la voce dei Rhapsody of Fire ma credo comunque sia perchè non ha ancora trovato un identità precisa.Staremo a vedere in futuro.La setlist oltre a diversi assolo come basso e batteria ha previsto un alternarsi di brani del disco di debutto ed altri della vecchia band di Turilli tutti suonati egregiamente ad alti livelli e ammetto che proprio sul disco di debutto sentendolo dal vivo si sente proprio da dove abbia avuto origine il suono che ha reso famosi i Rhapsody.Immensi davvero.

25 euro spesi davvero bene.Quattro bands eccellenti.Ogni singolo centesimo pagato è stato ampiamente ripagato.Dopo gli headliner shopping selvaggio al banchetto dei cd e firme e autografi a catinelle con tutti i gruppi della serata.Ogni singolo musicista era disponibile con chiunque e questo è sempre un valore aggiunto ad un concerto.Dopo aver salutato mr Turilli imbocco la lunga via per tornare a casa arricchito da una splendida esperienza.

Alla prossima compari!!!!

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