giovedì 17 ottobre 2013
Reportage Roxin' Palace + Salamandra + Ravenouse - 05/10/2013
Sabato gustosissimo all'Old Saloon di Pederobba, uno dei pochi locali che ha ancora coraggio e passione per dare la possibilità a band emergenti di far sentire la propria voce.
Anche oggi come sempre finisco di lavorare tardi quindi mi tocca fare ancora una volta i salti mortali per arrivare in tempo per l'inizio dei concerti.
Arrivo al locale convinto di essere in tempo ed invece in anticipo rispetto alla tabella di marcia la prima band ha già inizato a suonare quindi partiamo :
Sul palco ci sono i Roxin' Palace, nuova band sleaze rock/metal con al momento un disco all'attivo ma si sta già dando da fare per suonare il più possibile.A dire il vero il gruppo non è completamente nuovo dato che alla batteria c'è (io lo chiamo ancora con il suo nome d'arte) Zender ex-Elvenking ora voglioso più che mai di sperimentare sonorità alternative.
Posso dire con certezza che i ragazzi hanno dato una prova esaltante colma di energia, potenza e melodia senza per fortuna cadere nel tranello del look glam stile Poison e Motley Crue (qui comunque omaggiati con Girls Girls Girls) o di canzoni troppo zuccherose (un po' i due motivi per cui odio il glam).Il quartetto oltre a una sezione ritmica potentissima e dinamica quanto basta offre dei notevoli punti di forza nel lavoro eccellente di chitarra che lavora su dinamiche che inglobano tecnica e giri melodico/rocciosi in maniera superlativa.La voce poi impressiona positivamente specie per alcune punte di aggressività di cui sono permeati alcuni brani.
Peccato che il set non duri molto ma i ragazzi comunque nel poco tempo a disposizione mettono a ferro e fuoco il locale infiammando i presenti con rock'n'roll ad altissimo voltaggio!!!!Grandissimi!!!!
Tempo di prendere il loro cd e salutarli sul palco sale la seconda band.
Si apprestano a cominciare i Salamandra dalla Repubblica Ceca, nome a me sconosciuto ma che tra luci e ombre ha messo in piedi uno show più che buono.Musicalmente i nostri si ispirano moltissimo a big della scena power/symphonic metal come i Rhapsody e difatti le influenze vengono fuori moltissimo facendo in modo che l'originalità venga compressa tra il martello e l'incudine.Il gruppo ha dalla sua una tastierista cantante decisamente brava che allieterà i presenti con diversi interventi lirici some seconda voce e cori.Tecnicamente poi mette in luce delle buone qualità anche se il vero problema sono le canzoni in quanto solo una manciata restano impresse in mente.Personalmente la struttura dei brani, le melodie, i ritornelli e le parti metalliche non incidevano abbastanza rendendo il tutto un po' anonimo e privo di mordente soprattutto, mi duole dirlo, nelle parti più lente, melodiche ed atmosferiche.Al contrario nelle bordate sparate a tutta velocità il gruppo riusciva a dare quel brio che era mancato fino a pochi momenti prima.
Difficile quindi dare un opinione.A mio parere sono troppo ancorati ai gruppi che magari hanno trasmesso loro la voglia di suonare e finchè non se ne staccheranno non riusciranno a fare il grande salto.
Comunque uno show da vedere e se possibile rivedere con piacere.
E arriviamo dunque al finale con i Ravenouse, altra band che conoscevo solo di nome e che non avevo mai avuto modo di vedere dal vivo.Musicalmente propongono un interessante ibrido sonoro che attinge dal metalcore (diversi i tipici breakdown tipici del genere e le voci scream/growl, proposti durante la setlist), dal gothic melodico (diciamo quello moderno stile Within Temptation anzichè quello più cupo e pesante di band come i Paradise Lost) e da un pizzico di symphonic.Gruppo quindi che combina un suono pesante dettato dalla chitarra e dalle voci estreme, un tocco sinfonico dettato dalle tastiere e per finire la sezione vocale ad opera della brava Andreina che oltre a impreziosire le composizioni con la sua ugola (a mio parere ancora icompleta, manca di personalità) non mancherà di fare headbanging continui durante le pause strumentali.
Il miscuglio musicale è incisivo e originale dato che poche bands mescolano il metalcore con il symphonic e se i giovani ragazzi continueranno a lavorarci su potranno ottenere dei risultati più che buoni.
A sorpresa sale anche sul palco come ospite per un duetto canorom, Rick degli Over.
La setlist ha mescolato cover e pezzi originali, tutti eseguiti con grinta, energia e passione e questo è sempre un fattore positivo quando si è agli esordi, bravi ragazzi!!!!!
La stanchezza incombe quindi come sempre rientro alla base.
Alla prossima compari!!!!
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