mercoledì 24 ottobre 2012


Reportage Paradise Lost + Soen - 08/10/2012

Era una vita che non tornavo a Milano per concerti e data la settimana di ferie ho colto al volo l'occasione e ho passato un pò di giorni nell'affollatissima e caotica metropoli.
Arrivo alla stazione centrale di buon mattino, tempo di prendere la metro e arrivo all'Alcatraz verso le 11 del mattino scoprendo con piacere la presenza di due conoscenti che saranno presenti alla serata.Ci appostiamo all'entrata per vedere se con un pò di fortuna riusciamo ad incontrare qualcuno della band.Con non tanta fatica facciamo due chiacchiere con la band di apertura di cui ogni membro si dimostra molto simpatico e gentile tranne qualche caso.E con ulteriore attesa riusciamo a incrociare due quinti degli headliner.Dato che di tempo ne ho in abbondanza vado a fare un giro e lasciare i bagagli alla pensione.Purtroppo per dei contrattempi assurdi arrivo tardi al concerto e quindi il reportage della prima band sarà incompleto.Bene cominciamo :

Arrivo in tempo per assistere ad una manciata di pezzi della prima band, i Soen, band che vede alla batteria Martin Lopez (ex-Opeth) e Steve DiGiorgio (Sadus, ex-Deathed ex-Testament) purtroppo orfana di quest'ultimo che non ha potuto partecipare alla data.In ogni caso nonostante questi due fenomeni il resto del gruppo non è certo da meno.Stasera la band è in veste di quintetto con l'aggiunta di un tastierista extra.Al momento il gruppo ha all'attivo un disco proponendo un sound che profuma molto dei Tool/A Perfect Circle con qualche atmosfera darkeggiante.Riesco a sentire solo tre brani che denotano davvero un ottimo potenziale.I pezzi pur rientrando leggermente tra le influenze sono molto vari puntando su atmosfere sempre diverse con melodie malinconiche ed eteree assolutamente coinvolgenti combinandole con qualche parte più pesante.Bravissimi davvero, seguiteli!!!!

E dopo non molta attesa ecco che una delle band storiche di punta del doom-gothic metal sale sul palco in tutta la sua imponenza che dopo l'intro parte con Widow.Francamente i suoni nei primi brani lasciano molto a desiderare.Si sentivano bene la chitarra solista e la batteria, il resto poco o niente.Con il procedere dello show la situazione migliora facendoci godere appieno della sezione strumentale dei Paradise Lost.Adrian Erlandsson già alla batteria con gli At the Gates è una macchina da guerra colpendo anche con gusto oltre che con tecnica e potenza che accompagnato dal basso e dalla seconda chitarra creavano una devastante sezione ritmica.Personalmente a lasciarmi a bocca aperta è stata la chitarra di Greg Mackintosh perchè quello che ne usciva era assolutamente poesia.Ogni giro, assolo, melodia della sei corde di Greg lasciava sbalorditi per tecnica, gusto e raffinatezza.Un autentico mostro dello strumento!!!Un mito!!!I brani si susseguono come ad esempio Erased, As I Die, One Second, The Enemy e le emozioni non hanno fine.Conoscendo molto poco la band sono rimasto estasiato dalla loro energia.Veniamo però alla voce, punto in cui nascono sempre molte discussioni.Nick Holmes all'inizio non ha dato una gran impressione ma almeno con il passare delle canzoni la voce è diventata più piena e rotonda ma comunque debole, troppo debole, il growl o comunque il cantato aggressivo non sono stati mai usati indebolendo i pezzi che necessitavano di un pò di "cattiveria".Alla fine il punto debole è stata proprio la voce che comunque non ha penalizzato troppo la riuscita della serata.Soldi ben spesi in ogni caso!

Tempo di fare un pò di shopping al banchetto merchandise e prendere anche il cd dei Soen che vendeva la band stessa e comincia l'attesa per i Paradise che a sorpresa si dimostrano disponibilissimi con tutti.

Gran serata!!!

Alla prossima compari!!!



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