martedì 23 ottobre 2012


Reportage Alice Tambourine Lover 06/10/2012

E chi se l'aspettava che nascosto all'interno di un apparente edificio vuoto e inutilizzato si trovasse un locale alterativo che propone musica dalo vivo ?Dato che mi trovavo a Bologna per il weekend e conoscendo la band che si sarebbe esibita (un side-project degli Alix) ero davvero curioso di scoprire un nuovo locale.
Trovarlo ammetto che non è stato facile.Io e la mia ragazza pur conoscendo discretamente la città abbiamo faticato un pochino a trovare la location del concerto.Passando inconsciamente davanti ai cancelli del club noto attraverso un paio di finestre aperte due volti conosciuti e da lì ho capito che eravamo arrivati alla meta.Dopo aver fatto il biglietto andiamo a salutare i volti in questione che da lì a pochi minuti si sarebbero esibiti.Nell'attesa facciamo un giro tra gli stands che si trovano (insieme a tutte le altre zone) appunto dentro un capannone abbandonato ma comunque in condizioni agibili.Vi è presente una mostra-mercato di oggetti artigianali e riciclati che si dimostra interessante ma allo stesso tempo un pochino povera di bancarelle se devo essere sincero.Se ce ne fossero state di più sarebbe stata una mostra più diciamo completa ma in ogni caso è lo spirito che conta.Di pubblico ce nè davvero poco, una manciata di anime (forse sulle 20 persone, 25...) che comunque non ha smesso di supportare il duo che sta per salire sul palco.Eccoli :

Alice Albertazzi (voce, chitarra, tamburello) e Gianfranco Romanelli (chitarra) ovvero gli Alice Tambourine Lover si presentano quindi ai presenti in veste acustica (al contrario dell'altra band di cui fanno parte ossia gli Alix che pone l'accento sulla componente elettrica stile rock/stoner) eseguendo brani che mescolano diversi sapori.C'è la tristezza del blues, la passionalità del soul (che emerge molto grazie alla splendida voce della cantante Alice), psichedelia, folk ed una sottile venatura stoner che è parte del loro dna musicale.Le canzoni sono lente, ondeggianti, eteree, dolce, mistiche che richiedono impegno uditivo.Diversi pezzi presentano delle somiglianze ad una prima impressione ma se si scava di più si possono trovare diversi motivi di interesse.Oltre all'inconfondibile marchio vocale la forza del duo risiede anche nell'energia delle chitarre che riescono a forgiare in continuazione melodie sensuali volte a stimolare i sensi uditivi degli spettatori.Purtroppo il concerto dura molto poco, un oretta più o meno (dato che la band ha all'attivo solo un disco è comprensibile) ma in compenso ogni momento, ogni attimo, ogni singola nota sono state l'epicentro di una riuscitissima serata che ha lasciato da parte i soliti tributi/cover per offrire qualcosa di alternativo.La meta è stata raggiunta e mi auguro ce ne saranno altre di questo tipo.E' grazie a locali, gruppi e pubblico come quelli di stasera che la musica si tiene viva.Grazie davvero a tutti!!!

A fine concerto come mia solita consuetudine vado a salutare Alice e Gianfranco ricevendo un caloroso saluto.Con la speranza di rivederli presto!!!

Alla prossima compari!

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