martedì 2 luglio 2013

Reportage Testament - 18/06/2013


Reportage Testament - 18/06/2013

Una band del genere a poca strada da casa.Si corrono i classici rischi classici come arrivare devastati al lavoro la mattina dopo ma si fa, per la musica questo ed altro come si suol dire no ?
Arrivo al locale non molto prima dell'inizio e devo dire che il colpo d'occhio è davvero imponente a livello di pubblico.Fortunatamente trovo un posto adatto per vedere bene in mezzo al marasma.
Tempo pochi minuti e si comincia :

Con un caldo infernale, uno a uno salgono sul palco 5 anime che a loro modo sono nella leggenda del metal e stasera sono tutti sotto il nome Testament, band che è stata ingiustamente rimasta fuori dalla cerchia dei grandi big del thrash, un po' per quel motivo, un po' per un altro ma che a conti fatti la qualità nei dischi concerti è sempre stata di altissimo livello.Se li confrontiamo con band come i Metallica a mio parere gli autori del recente Dark Roots of Earth vincono con il massimo dei voti!!!!
Si attacca con la micidiale e fresca Rise Up e la devastazione comincia e continuerà con violenti poghi tra le prime file sulle note di bordate sonore come le successive More than Meets the Eye e Native Blood.Seguono le nuove True American Hate e Dark Roots of  Earth e il macello continua come pure le micidiali temperature che faceva grondare di sudore senza muovere un dito.
Si entra nel vivo con Into the Pit (suonata a mio avviso un po' troppo presto) seguita a ruota da Practise what you Preach.La band dà fondo a tutte le sue energie ma a mio parere li ho visti parecchio affaticati con il proseguire dello show.Il cantante Chuck l'ho visto poco partecipe, freddo, non molto coinvolto seppure abbia tuonato ogni nota con tutta la voce che aveva in gola.Tutti gli altri hanno suonato bene ma anche per loro ho visto poco trasporto, non so come spiegarlo ma c'era qualcosa che non andava.Credo che le condizioni orrende a suonare con quel caldo li abbia distrutti fisicamente anche se suppongo ne abbiano passate di peggio.Non mancano moltissimi pezzi ma l'afa insopportabile mi costringe a bere qualcosa all'esterno e prendere una forte boccata d'aria.Verso la fine i pezzi si susseguono senza grandissimi picchi, sia canzoni come Over the Wall, D.N.R. o la finale The Formation of Damnation hanno sofferto di un calo qualitativo, ottimamente suonate ma credo con poco trasporto e non molto incisive.Alex alla chitarra è sempre una gioia uditiva e i suoi assolo sono magia pura come pure la seconda chitarra.La sezione ritmica era un macigno ma sinceramente da un mostro sacro come Hoglan mi sarei aspettato di più, devastante ovviamente si,con qualche se e ma...La band alla fine si è congedata senza bis ed è scappata via senza concedersi minimamente e la cosa mi è parsa strana dato che altre volte era disponibilissima e molto alla mano.Serata storta forse.Le condizioni per suonare bene credo non fossero idonee al 100%, il che ha tagliato le gambe all'esibizione costringendo la band ad andare via subito a rinfrescarsi in albergo.
Un gran peccato, poteva andare meglio.
In ogni caso forza TESTAMENT!!!!!!!

Alla prossima compari!!!

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