giovedì 10 aprile 2014


Reportage David Lenci and The Starmakers + Alice Tambourine Lover - 05/04/2014

Esiste qualcosa che ci circonda che noi non possiamo vedere ?Esiste un flusso energetico che collega le persone ?Esistono dei segni che in qualche modo ci indicano un determinato sentiero da seguire ?Noi scegliamo la nostra strada in base a ciò che sentiamo dentro di noi...io però personalmente se ci rifletto sento che c'è qualcosa di più, c'è come una sensazione di armonia spirituale tra alcuni di noi...non credo sia un tipo di contatto che hanno tutti...e più passano gli attimi più mi rendo conto che forse la strada intrapresa porterà a qualcosa.Volti, parole, persone, amici...in qualche modo sono tutti pezzi di un mosaico il cui collante è la musica...
Stasera infatti è un enorme gioco a incastri e tutto piano piano si allinea alla perfezione...ogni pezzo trova il suo corrispondente...come le lancette di un orologio che finiscono di compiere il loro giro per poi cominciarne un altro ecco che trovo nuovamente lungo la mia via amici e conoscenti che non vedevo da tempo sia esso breve o lungo...Fabio dei Temple of Deimos, Gabriele dei Pek, Alice e Gianfranco (Ex Alix), David degli Ojm, Diego degli Ivy Garden of the Desert, Frank (ex Poison Deluxe)...tutte persone che in qualche modo nella mia lunga via hanno contribuito a farmi diventrare ciò che sono...e non c'è nulla di meglio che incontrarli tutti insieme per ridere e chiacchierare serenamente.E ovviamente non possono mancare i live quindi partiamo subito con la prima band :

Da Bologna gli Alice Tambourine Lover continuano a dimostrare come si possa fare grande musica suonata con il cuore pur essendo italiani.In un settore dove ci si accoltella l'un l'altro e si tende a sottovalutare i musicisti nostrani la coppia presenta ad un folto pubblico una musica semplice e genuina ma capace di penetrare ogni difesa usando semplicemente una voce e due chitarre.C'è la malinconia e la tristezza del blues, c'è la grinta del southern-rock, c'è una soffice aria psichedelica...le note sono piccole carezze, delle lievi pennellate su di una tela...la voce di Alice nella sua peculiarità ammalia come il canto di una sirena ma sa anche essere dura come la cruda realtà...le sei corde disegnano ambienti solitari, caldi ma allo stesso tempo freddi, tristi forse.Sono viaggi musicali a bordo di un automobile in un tunnel buio ma di cui riesci a vedere comunque l'uscita.E' un pentagramma che rispecchia la vita odierna e i due album da cui il gruppo attinge sono ciò che vediamo nello specchio.Sono probabilmente un esempio di cosa avremmo realmente bisogno...di calore, di affetto, di amore, di amicizia...valori che sono stati dimenticati in favore di lavoro, stress, denaro e tecnologia...in fondo anche alla musica di oggi manca quello spirito originario, quell'energia che non necessitava di produzioni stellari o trucchi live/studio per essere apprezzata dalle persone.Il duo ci tende la mano e dice "noi siamo qui" e attendono un vostro gesto...noi sappiamo cosa fare...e voi ?
E' sempre un piacere ascoltarli, grandi persone e grande musica!!!!

Seguono David Lenci and The Starmakers, band che ha tra le proprie fila membri di Pek e Temple of Deimos (rispettivamente basso e batteria).Qui assistiamo a delle bordate grunge/stoner con la chitarra di David in primo piano atta a maciullare tutto quello che trova a volumi davvero alti per farci godere al massimo dello show.Il buon Fabio stasera accompagna il vocione roco di Lenci a suon di martellate alla batteria invece che con la sua fidata chitarra.Nonostante fosse un po' ingessato nei movimenti ha davvero massascrato la batteria non risparmiando la minima goccia di sudore e il resto della band non è stata da meno macinando note su note e durante le pause veniamo intrattenuti dai discorsi di David che spaziano tra l'ironico e il delirante.Le distorsioni colpiscono gli spettatori con violenza acida.Sono note acide, ubriache e moleste pregne di una sorta di malessere che viene sputato in faccia senza mezze misure.Anche loro tendono a trasmettere una riflessione su come va il mondo però in maniera più grezza, minimale e mostruosa.Duri, sporchi e cattivi ma a noi piacciono così.Se magari i volumi fossero stati un pochino più equilibrati riuscirei a dare un opinione migliore ma al momento devo fermarmi qui e rimandare ulteriori impressioni al prossimo ascolto live!!!

E' tempo purtroppo di saluti.Chissà tra quanto li rivedrò ma ringrazio ognuno dei presenti per la splendida serata!!!!Vi voglio bene!!!

Alla prossima compari!!!

Nessun commento:

Posta un commento