domenica 13 aprile 2014


Reportage Jeremy Spencer - 09/04/2014

Altra serata sfiziosa al Mattorosso e con un altro pezzo di storia della musica che si esibirà sul palco del sempre più quotato locale montebellunese.Niente male l'affluenza per essere un mercoledì sera, anzi decisamente più di quanto avessi previsto.
Oggi giornata durissima...dieci ore di lavoro, fine turno alle 20, cambio veloce e di corsa al locale per trovare un posto decente e per fortuna ne trovo uno quasi davanti al palco.Tempo di cenare e chiacchierare un po' che l'ospite speciale si presenta on stage :

Davanti a un nutrito pubblico Jeremy Spencer fa (timidamente direi) la sua apparizione assieme all'italianissima band si supporto (praticamente la stessa che suonò assieme live a  Leroy Emmanuel).Parliamo di un chitarrista che ha suonato assieme ai Fletwood Mac per diversi dischi/anni, non certo un pivellino potremmo dire che non ha nulla da dimostrare a nessuno.La serata che si è quindi svolta ha immerso l'audience in un clima che profumava di antico.Nessuna contaminazione, nessuna evoluzione all'orizzonte, nessun tentativo di rendere la proposta più accessibile per i non appassionati se non in sporadici interventi più melodici.E' quel blues polveroso e caldo che va assaporato piano piano come un bicchiere di whiskey davanti al fuoco di un camino.Oltre alla classica "musica del diavolo" il buon Jeremy inserisce qua e là dei rimandi al southern rock giocando molto con lo slide (il mitico "bottleneck" insomma).Personalmente avrei apprezzato se la chitarra fosse stata più alta in quanto molte volte è rimasta soffocata dalle tastiere.Negli assolo combinati si sentivano solo o quasi le note del bravissimo tastierista, un vero peccato perchè non ci ha permesso di godere del tutto dell'esibizione.(almeno per chi si trovava nelle prime file, non so se più indietro se si sentisse meglio).Batteria e basso come volumi erano giusti e non tendevano a dominare troppo.Difficile anche stavolta dire un opinione riguardo ad un musicista.Io poi che sono giovane non ho mai potuto vederlo all'opera con la sua precedente band quindi cercherò di basarmi solo su quello che ho visto durante il concerto.L'approccio è molto soft, lento con una musicalità che si muove quasi in punta di piedi aggirandosi nell'oscurità con solo la luce di una candela per illuminare la via.Le note canticchiate dalla chitarra si susseguono soffuse e placide ben accompagnate dalla morbida voce del nostro intrattenitore.L'unica pecca che forse ha messo a dura prova il pubblico è stata l'esecuzione di pochi pezzi più veloci o comunque più energetici che spezzassero un po' il ritmo.Parlando con qualcuno il concerto è stato deludente per la mancanza di brani più movimentati ma in finale è un piccolo neo se guardiamo l'esibizione nel suo complesso.Se non sbaglio era pure il suo primo tour da solista quindi in parte l'emozione può essere stata un fattore che ha portato lo show su questa via.Ma va bene così...ne avessimo di più di musicisti di tale calibro!!!Il musicista dopo la fine del set non ne voleva proprio sapere di fare bis (difatti notavo che era parecchio provato) ma alla fine il pubblico lo ha convinto facendolo suonare un altro brano.
Bella serata!!!Grazie nuovamente al Mattorosso!!!!

Prima di andarmene mi avvicino al tavolo della band per salutare Jeremy e mentre uscivo ho notato con molta tristezza che quasi nessuno ha fatto lo stesso...ma la speranza continua a resistere!!!

Alla prossima compari!!!

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