domenica 15 luglio 2012


Reportage Metalfest Open Air Austria 31/05, 01/06, 02/06 - 2012

Come diceva quel detto ?Ah già..."Non cè due senza tre".
Nuova edizione e nuovo viaggio verso l'Austria stavolta in dolce compagnia quindi fuoco alle polveri!!!

30/05

Come per ogni anno non mancheranno le sorprese e tanto per cambiare la partenza necessita la sveglia di prima mattina.Tempo per una breve ma efficace colazione e ci dirigiamo alla stazione per iniziare il nostro "pellegrinaggio".La prima tappa sarà Mestre che raggiungiamo in un oretta di treno.
Appena scesi ci incamminiamo alla fermata del pullman OBB situata appena fuori della stazione.Caricati i bagagli comincia il tragitto che ci porterà alla stazione di Villach al confine austriaco.
Usiamo il tempo di viaggio (quasi 3 ore) per rilassarci e riposare un pò ammirando il paesaggio nell'ultima tratta dopo aver attraversato il confine.Sembra proprio di aver cambiato mondo.
Non avendo molto tempo appena arrivati andiamo a saccheggiare il bar della stazione per rifornirci di vivande per la tratta successiva ossia da Villach a Salisburgo.Comincia già a comparire qualche metallaro.Anche qui cè parecchio tempo a nostra disposizione prima di raggiungere la prossima tappa.Tra spuntini e partite a carte giungiamo alla stazione di Salisburgo senza esserci annoiati troppo.Il tempo sembrava peggiorare ma fortunatamente in seguito dopo un temporale preoccupante è spuntato nuovamente il sole.
"NAECHSTE HALTESTELLE SALZBURG" annunciano i microfoni del treno.
Scendiamo per sgranchirci un pò le gambe.Tempo di attendere un pò e saliamo sul treno per Braunau.
Ci allontaniamo sempre di più dai centri urbani più grossi.Ogni stazioncina è immersa nella campagna contornata da qualche casetta e nulla di più.Il tempo è eccellente e soleggiato.Il paesaggio è sempre una meraviglia e non ci si stanca mai di guardarlo.
Non manca molto ormai.
Ed eccoci all'ultimo cambio treno e come temevo il tempo cambia nuovamente investendo i passeggeri con aria fredda e pioggia.Appena fatti i biglietti via verso Mining Am Inn.Il tempo continua a darci contro ma imperterriti scendiamo a destinazione raggiunta chiamando poco dopo l'albergo per farci venire a prendere.
Lasciati i bagagli in camera sotto una fastidiosa e gelata pioggia andiamo a fare un pò di spesa al supermercato e poi di corsa a cenare come si deve in un tipico ristorantino in centro.
E finalmente ci possiamo riposare in attesa della prima giornata del festival.

31/05

Dopo un'abbondante colazione ci dirigiamo di buon ora al festival dato che già dalla mattina suoneranno diversi gruppi interessanti.
Rispetto agli altri anni il festival è rimasto pressochè uguale tranne per una minore presenza purtroppo di stand di cd e punti ristoro ma per il resto a mio avviso l'atmosfera è sempre magica; staff cordialissimo e disponibile e un affluenza ideale per vedere ogni concerto in pace e comodità.
Purtroppo molte esibizioni non siamo riusciti a vederle tutte dall'inizio alla fine data la notevole mole di cose da vedere.
Andiamo subito sotto al palco principale dove stanno per cominciare gli Huntress nuova band da poco sulla cresta dell'onda molto probabilmente perchè alla voce cè un ex coniglietta di Playboy che ha deciso di cantare in una band metal.La ragazza sfodera un ottima potenza vocale intrisa sia di melodia ma anche di parecchia cattiveria (screaming), difatti molte volte il sound del gruppo parte da un metal oscuro figlio dei Mercyful Fate per sconfinare poi verso il black metal.I pezzi non sarebbero male ma mancano forse di quel qualcosa che li possa rendere assimilabili.Tranne il finale con Eight of Swords gli altri pezzi non fanno del tutto breccia.Vedremo in futuro comunque bravi!
Ci dirigiamo poco dopo al tendone per vedere all'opera i Dragony.Propongono come si intuisce dal nome un power metal melodico con accenni sinfonici e testi fantasy.Davvero niente male.La band offre una buona prova sfoderando brani allo stesso tempo melodici e potenti cercando di avere una loro identità.Cosa non da trascurare è l'affiatamento tra i componenti che non mancano di prendersi in giro di continuo.Una piccola chicca è stato vedere alla voce come ospite una ragazza che si occupa sia di parti soliste che dei cori; non ho ben capito però di che altra band facesse parte.
Tempo di andare ai meet and greet con gli Huntress (dove la cantante Jill si dimostra molto alla mano e ci viene richiesto pure di fare una foto al gruppo) e gli Emergency Gate (dove ci viene regalato anche un loro cd)  torniamo al tendone per gustarci gli Ecliptica, altra formazione di metal melodico con in formazione due cantanti (maschile e femminile).Anche loro offrono un gustoso spettacolo con delle canzoni fornite di buoni ritornelli a presa rapida e tenendosi fuori dai soliti schemi growl/voce pulita dell'attuale scena metal con voce femminile.Davvero un altra valida band.Tenetela d'occhio!
Abbiamo un pò di tempo prima della prossima band quindi giriamo un pò per l'area curiosando tra le bancherelle di merchandise, cd e vestiario e partecipiamo anche a diversi meet and greet: Kreator, Behemoth che si rivelano persone quasi identiche a come stanno sul palco ossia molto cupi e tetri (non nego che aver stretto la mano a pezzi da novanta come Nergal e il mostruoso batterista Inferno mi ha dato una gran soddisfazione), Powerwolf (che si ricordavano di me e del nostro incontro di due anni fa) e Grand Magus.
Proprio questi ultimi saranno la prossima band di cui riusciamo a sentire qualche pezzo.Il trio epic-doom Grand Magus forte del nuovo disco The Hunt non si fa pregare e incanta il pubblico con la sua particolare miscela di folk nordico, epic-doom metal e qualche dose di metal classico.Non tutti sono molto presi data la particolarità del sound dei nostri ma i cultori hanno avuto di che godere dalla calda voce di Janne supportata dalla potente sezione ritmica di Fox e Seb.Finale con la mitica Iron Will.Ottimi davvero!!!Una delle band che più volevo vedere quest'anno.
Seguono poi i sempre più acclamati Powerwolf.Già si nota il salto di qualità prima che cominciasse lo show ossia il vedere dei tecnici a fare il soundcheck piuttosto che loro stessi come due anni prima.
Ed ecco che il gruppo sale sul palco supportato da parecchi fan e si rivela anche stavolta un ottimo concerto nonostante il cantante Attila non si spingesse molto in alto restando su tonalità medie.Ciò andava un pò a segare le gambe ai pezzi, il che mi è dispiaciuto.La scaletta bene o male ha puntato sui pezzi "bomba" come per esempio Raise your fist, Sanctified with Dynamite, We drink your blood o Resurrection by Erection.
Bravi anche loro anche se mi erano piaciuti di più anni prima.
Seguiamo poi un pò degli svizzeri Eluveitie che da diversi anni mi pare vadano avanti con il pilota automatico sia sul lato dischi sia sul lato live in quanto non si assiste a particolari picchi, sorprese o altro.I pezzi del nuovo disco dal vivo rendono meglio ma a conti fatti il concerto è uguale a tutti gli altri a cui ho assistito.A mio parere la band dovrebbe rinnovarsi un pochino o rischia di fare la fine di molte formazioni folk metal finite a fare album tutti uguali.
Dopo di loro ci voleva qualcosa che scuotesse gli animi e in realtà ci mancava poco per far scuotere qualunque cosa perchè si apprestano alla loro opera di deflagrazione i Kyuss Lives che scatenano un macello sonoro senza precedenti con volumi altissimi e distorsione macella timpani.Sono rimasti solo il cantante John Garcia e il batterista Briant Bjork come membri storici ma ciò non significa necessariamente che senza la chitarrona di Josh Homme e il basso di Nick Oliveri non venga fuori qualcosa di buono.
Difatti pur essendo metà Kyuss i 4 ci prendono tutti a bastonate con un energia ed una potenza da far invidia  a chiunque.Persino i Powerwolf (che me li sono ritrovati vicino) hanno tributato i maestri dello stoner facendo headbanging per tutto il concerto.Uno dei picchi assoluti della prima giornata che con le leggendarie Thumb e Green Machine hanno fatto godere a mille i presenti!!!!
In attesa dell'accoppiata finale che non avrebbe sicuramente deluso e pregustandoci già due show da lacrime ci sediamo un pò ad aspettare dato che la stanchezza cominciava a farsi sentire.
Qualche gocciolina comicia a dar fastidio il che non è un male dato il caldo della giornata.Il problema è stato poi l'aumentare della pioggia divenuta in pochi istanti un acquazzone pachidermico.Facciamo a tempo a ripararci sotto un tendone e poco dopo si scatena una tempesta epica con mitragliate di grandine.Scoppia il fuggi-fuggi generale.Sembrava una scena di un film sulla fine del mondo.Tempo credo neanche 15 minuti e tutto finisce ma purtroppo arrivano le brutte notizie.
I danni al palco principale sono stati troppi e quindi Behemoth e Kreator non potranno esibirsi perchè i rischi per la loro incolumità sono altissimi.Con sommo dispiacere per consolarci ci ascoltiamo un pò dei post-rockers My Sleeping Karma che suonano nel tendone e con la loro musica pregna di misticismo, psichedelia e magia arcana imbocchiamo la via del ritorno attraverso il bosco martoriato dalla grandine.

01/06

Ed eccoci alla seconda giornata.Il tempo sembra non riservare sorprese difatti si manterrà sul nuvoloso tutto il giorno più o meno.
Dopo un abbondante colazione ci avviamo al festival che, reduce dalla tempesta del giorno prima, ha subito il distacco da parecchi stands e tende che hanno deciso di abbandonare date le orrende condizioni del territorio.
Siamo giusto in tempo per goderci sul main stage i Graveyard che offrono il loro garage/rock'n'roll con un tocco blues/psichedelico che si riveleranno come una delle bands migliori della giornata.I suoni ottimali uniti ad un gran sprigionamento di energia riescono a coinvolgere i pochi presenti.Ogni pezzo va dritto al sodo senza usare inutili tecnicismi ma servendosi di passione e potenza.Assolutamente favolosi, stordenti ed intensi.E al meet and greet si dimostrano ottime persone, gentili, umili e ovviamente "freak".
Seguono poi i micidiali thrasher Death Angel che ripropongono per intero il loro album di debutto The Ultra-Violence.Beh, cè poco da dire.Una garanzia di tecnica e deflagrazione.Una delle poche band thrash che sono riuscite a resistere alla prova del tempo (nonostante cambi di lineup) sia live che su disco.Pazzesco come la vecchia scuola riesca sempre a mettere in ombra le nuove leve ma cè poco da fare.Lo show mitraglia sui presenti delle autentiche schegge a tutta velocità senza risparmiare nessuno facendo scatenare il pubblico.
Prima della prossima band facciamo un giretto che prevede qualche acquisto.Seguono poi i meet and greet con Fear Factory (molto gentili e umili cosa che a dire il vero non mi aspettavo), Ensiferum, Heidevolk e Dark Tranquillity.
Seguiamo un pò di show dei Turbowolf nel tendonone.Io mi aspettavo uno stile vicino ai Graveyard ma in realtà la band spara sui presenti un macello sonoro che sinceramente non mi ha detto nulla.Il loro rock sporco, grezzo e rumoroso non mi ha particolarmente colpito ma sembra che quei brani cortissimi e casinisti siano piaciuti a diverse persone.
Nel main stage suonano anche i Saltatio Mortis che, forti del loro acclamato folk metal a base di cornamuse, flauti e chitarre, sono seguitissimi e la loro fama aumenta sempre di più.Non mi dispiacciono però alla lunga stufano un pò data la ripetività dei classici stilemi del loro modo di comporre i pezzi.Dal vivo comunque sanno intrettenere a dovere.
Ed eccoci ad un altro concertone, un altro picco del festival.Dato che tutte le volte non sono mai riuscito a seguirli con attenzione sia su disco che dal vivo questa volta ho colto l'occasione e mi sono goduto tutto lo show dei death metallers Dark Tranquillity.Diciamo che del death metal degli esordi è rimasto molto poco in quanto il sound si è spostato su lidi prog/melodici da parecchio tempo pur conservando un certo grado di violenza sonora (soprattutto a livello vocale).Che dire quindi dello show ?Nonostante qualche problema ai suoni cè stato da godere parecchio in quanto gli inserti melodici creati dalle tastiere e dalle chitarre creavano qualcosa di meraviglioso.Ogni pezzo era un piccolo gioiellino che univa tecnica, potenza e melodia.Qualche pezzo un pò più pesante non avrebbe guastato ma la band stavolta ha deciso di puntare sui brani più melodici rinunciando ad un pò di violenza.Poco male quando vengono offerti spettacoli di questo tipo.Grandi!!
Seguono poi gli Ensiferum che come sempre godono di suoni orrendi segando il sound epico che da anni la band propone.I pezzi proposti sono i soliti ma comunque riescono sembre a far breccia grazie ad un ottimo mix di ritornelli corali, melodie folk e sfuriate pagan/black metal.Si sente un pò la mancanza del vecchio cantante-chitarrista Jari Mäenpää (ora in forza ai Wintersun) a dare quel tocco di classe in più ma in ogni caso lo show è stato buono.
Segue poi una semi delusione in quanto una band industrial-metal storica come i Fear Factory dovrebbe avere tutte le carte in regola per polverizzare tutto e tutti.Non tutto è andato esattamente come mi aspettavo.
Allora primo punto: manca Gene Hoglan alla batteria.Un uomo che disintegra con una tecnica mostruosa qualsiasi cosa gli stia vicino.Il suo sostituto fa il suo lavoro ma senza dare quella marcia in più.In sè comunque è un difetto trascurabile, la cosa che più fa inorridire è l'orrenda prestazione vocale che sulle parti pulite sfoderava una stecca dopo l'altra rovinando quanto di buono riusciva a fare pochi secondi prima in quanto le parti più violente erano accettabili.Il resto della band fa quello che può ma non riesce a sopperire alle carenze della voce.Davvero un gran peccato.
Eravamo andati al tendone per vedere due bands ossia Krypteria ed Hate ma la security ci informa che non si esibiranno per non specificati motivi.Dannazione.
Segue poi un altro show che convince chi magari non ha mai assistito ad un loro concerto ma per chi li ha visti diverse volte rappresenta qualcosa di diverso.I W.A.S.P. festeggiano il trentennale e quindi mi sarei aspettato un concerto con i botti.La scenografia è piuttosto scarna ma non è fondamentale.Pochi attimi e parte l'intro.Ogni tour sempre la stessa con i soliti campionamenti dei pezzi più famosi della band.Poi entra il gruppo e anche qui entrano sempre nello stesso ordine.Passiamo oltre ancora ma serve a poco.La scaletta è sempre quella, sempre gli stessi pezzi Wild Child, Blind in Texas, Love Machine, I Wanna be Somebody, Babylon's burning ecc. ecc.
Questo sarebbe lo show per il trentennale ?No, è stato un concerto normalissimo, suonato benissimo per carità ma non ha dato nulla in più, niente di memorabile come la ricorrenza avrebbe fatto supporre.
Vergogna!!!!
La stanchezza si fa sentire quindi dopo aver assistito ad un pò di show dei Lake of Tears che mi sono sembrati decisamente noiosetti, il loro stile aveva un che di gothic-rock/metal ma non mi ha minimamente impressionato anzi...
Giunge quindi l'ora di rientrare alla base per prepararsi all'ultima giornata.

02/06

Per fortuna anche oggi il tempo sarà ottimale.Fresco e nuvoloso con qualche arco di giornata soleggiato
Arriviamo in tempo per vedere gli Orange Goblin, band storica attiva dal 1995.Quest'anno il festival ha accolto diverse band stoner tra le sue braccia e la cosa non può che far piacere.La band non si lascia pregare e rovescia sui presenti delle belle bordate stordenti a cavallo tra il rock'n'roll, il blues e lo stoner.Il cantante Ben Ward non smette un istante di intrattenere il pubblico incitandolo a supportare la band.Un vero animale da palcoscenico supportato da un trio di strumentisti che faceva faville.Ottimi!!!
Tempo di assistere agli scozzesi Alestorm con il loro power-folk metal piratesco (a dire il vero più passa il tempo più stanno perdendo colpi e ciò mi spiace) che ci aspettano un bel pò di meet and greet.
Si comincia con i simpaticissimi Orange Goblin, seguiti dai richiestissimi (ma comunque pieni di disponibilità e buon umore) Blind Guardian, i Moonspell e a sorpresa gli Hypocrisy (aggiunti alla sessione autografi all'ultimo momento) dove riesco a conoscere il mostruoso (in tutti i sensi) batterista Horg.
In attesa delle prossime bands facciamo un ultimo giretto tra le purtroppo ultime bancherelle rimaste dato che, come avevo detto prima, diverse se ne erano già andate.
Ed ecco che si sta per esibire un altro gruppo di punta del festival, i portoghesi Moonspell che offrono uno show raffinato e di classe.Vengono proposti brani dal debutto fino al nuovo album percorrendo tutta la carriera discografica.Concerto assolutamente strepitoso.Un mix molto particolare di doom, gothic, black, prog, folk e chi più ne ha più ne metta.Una band purtroppo sottovalutata che non ha nulla da invidiare a nessuno.Ogni brano viene eseguito perfettamente e fortunatamente con suoni all'altezza.E poi troviamo anche un cantante che sa perfettamente come alternare growl a cantato pulito non sbagliando un colpo donando brividi a ripetizione.Mitici!!!
Dopo i thrash-death metallers Legion fo the Damned (che continuano a non sapere di niente, pregni di una piattezza e banalità senza limiti) si preparano a scatenare l'Apocalisse gli Hypocrisy.Come anche per i Moonspell il sole anche se non fortissimo fa perdere un pò di atmosfera al suono del gruppo.Il leader Peter in ogni caso non si preoccupa più di tanto, anzi cerca in tutti i modi di far scendere l'oscurità devastando i timpani dei malcapitati (anzi, "Bencapitati") con letali dosi di death metal tecnico trita tutto senza fare prigionieri.Delle autentiche macchine da guerra.Oscuri e maestosi!!!!
Ed eccoci ad un altro gruppo amato dai metallari di tutto il mondo.I tedeschi Blind Guardian.Anche per loro show assolutamente di alto livello.Il cantante Hansi purtroppo fa sempre più fatica sulle tonalità alte quindi diversi brani in particolare quelli dei vecchi album subiscono un pò di cadute di tono ma in ogni caso è un difetto marginale.Il loro power metal infarcito di folk, atmosfere fantasy e prog ha ben pochi rivali seppure negli ultimi album il gruppo stia perdendo un pò la bussola e non si capisca esattamente dove voglia andare a parare.Ma la magia è sempre garantita in ogni caso e ci troviamo tutti lì con loro a cantare in coro i ritornelli di tutte le canzoni come Sacred Worlds, Immagination from the other side, Nightfall, Valhalla...
Insomma come si intuisce un altro ottimo show!!!!Immensi!!!!
Dato che il giorno dopo ci sarà da alzarsi presto vediamo un pò di concerto dei Witchcraft che mescolano un rock ispirato agli anni 70 e un pò di psichedelia ma sinceramente pure loro non mi hanno trasmesso molto, però sono curioso di rivederli meglio in un club piccolo così da potermi fare un opinione migliore.

E così un altro metalfest si è concluso, i giorni sono nuovamente volati assaporando musica, aria buona e serenità.Il viaggio di ritorno come al solito mostra il suo lato peggiore varcati i confini italiani e lasciando quella sensazione di rigetto che da anni non mi molla più dannazione.Ma ne valeva la pena.

Alla prossima compari!!!

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