domenica 29 settembre 2013



Reportage GO!GO!Festival - 13/09/2013

Lo ammetto, non ne sapevo nulla di questo evento se non fosse stato per una buon anima che mi ha avvertito pochi giorni prima.Da molti anni conoscevo di fama i Marlene Kuntz.Vuoi per pigrizia, mancanza di tempo, mancanza di abbastanza interesse o per mille altri motivi ma non ho mai provveduto ad ascoltare come si deve nè su disco nè dal vivo questa band.Stavolta però, con un festival di tale genere a due passi da dove lavoro, ho deciso che non potevo perdere l'occasione di gustarmi dal vivo della musica "Nuova".Già, sonorità che non avevo mai sentito o comunque dei gruppi che ancora non ho ascoltato.Chi lo fa più oramai ?Chi usa il suo tempo per ascoltare cose nuove ?Pochi, davvero troppo pochi,oramai solo tributi o cover o le solite mummie che stanno su palchi enormi per non perdere la poltrona, ma per fortuna durante la serata verrò smentito per un valore non indifferente.
Cominciamo con il parlare di ciò che ho trovato al mio arrivo dopo un duro turno di lavoro.Un ampio spazio con a mia sorpresa due palchi (uno piccolo per le bands minori e uno grande per gli headliner), un nutrito stand per mangiare (anzi due, di cui uno in esclusiva per i dolci), diversi stands per bere e qualche bancarella di cd, magliette ecc.
I concerti devono ancora cominciare, nell'attesa mi fiondo allo stand di cibo e non appagato a sufficienza data la presenza di un maestoso stand di torte fatte in casa aderisco pure a quello!!Un plauso davvero alla qualità delle torte, complimenti davvero!!!!
Ok terminiamo subito le premesse culinarie e partiamo con la prima band che data la notevole qualità avrebbe meritato un pubblico più ampio ma per fortuna dalle 4 persone che c'erano all'inizio l'incremento è stato considerevole.
Il trio a nome Il Corto Maltese da Bassano, prende possesso del minuscolo palco e comincia a deliziare il pubblico con un mix di follia, tecnica, originalità e melodia.Sentire musica nuova e fresca mi dà sempre un energia strana e questa band mi ha letteralmente affondato.
E' difficile descrivere la musica proposta da questi giovani musicisti, diciamo che giocano molto con qualsiasi cosa gli capiti a tiro che sia post-rock, free-jazz, bordate metalliche, grunge, rock alternative o psichedelia.Le note viaggiano come schegge impazzite ora dure come pugni ora soffici come fiocchi di neve.Davvero un plauso alla sezione strumentale che davvero faceva scintille passando da momenti di tempesta a vere e proprie sezioni "libere" che andavano a braccetto come in una jam session.Notevoli non c'è che dire e non dimentichiamoci dell'uso di 3 voci con diversi cambi di tono e un altrettanto efficace uso dei cori per i momenti più melodici ma assolutamente mai banali, scontati o zuccherosi.
Concerto davvero intenso che invitava a restare incollati al palco per assicurarsi di aver ascoltato tutto senza tralasciare nulla.Grandissimi davvero.Spero di avere occasione di rivederli ancora!!!
Tempo di fare un giro e comincia la seconda band ossia i Masca altro gruppo a me ignoto dalle sonorità diversissime dalla band precedente.
Anche qui faccio un po' fatica ad individuare il genere musicale...possiamo dire sia un pop/rock alternativo con influenze "blueseggianti" e rock'n'roll.Anche qui i ragazzi inizialmente partono abbastanza bene.I pezzi intrattengono a dovere ma piano piano almeno a mio parere l'energia e il mordente sono venuti meno.Forse un po' troppa staticità o un certo modo di creare le canzoni che non mi faceva presa ma alla fine non sono riuscito a seguire bene lo svolgersi del concerto.Non dico che i ragazzi abbiano suonato male ma personalmente non sono riuscito ad apprezzarli.Forse ci voleva un pochino di aggressività o comunque delle soluzioni che facessero decollare di più le canzoni.Urgono ulteriori ascolti dal vivo.
E veniamo all'ultima band prima del gruppo principale, gli Universal Sex Arena che a mio parere hanno offerto una prova alquantro strana.Il loro garage/rock'n'roll con delle velate influenze country/blues sparato a tutta velocità ha fatto di tutto per fare un gran macello anzichè risultare piacevole all'ascolto.A me ha infastidito parecchio una tale esecuzione perchè ascoltando con attenzione i pezzi non sarebbero neanche male ma la prestazione tirando le somme poteva essere molto meglio.Il cantante poi credo avesse bevuto troppo dato che si è messo a correre e saltellare in giro (pure sul palco degli headliner) a tal punto che uno della security per poco non perdeva la pazienza.Mi spiace ma non ci siamo.Conto di assistere ad un altra esibizione per farmi un idea migliore.
Il freddo comincia davvero a farsi sentire ma nessuno si smuove dalla sua posizione in attesa dei Marlene Kuntz.Con molta fortuna riesco ad essere in prima fila in posizione centrale con quindi la possibilità di godere dei suoni al massimo.Il quartetto sale sul palco piano piano tra le urla e gli applausi della notevole folla che si era assiepata sotto il palco.
Ignaro su come iniziasse un loro concerto mi aspettavo una partenza micidiale e invece no, la setlist parte con dei brani acustici, soffusi, forse anche dolorosi e malinconici atti a trasportarci piano piano in acque placide e sognanti.Un atmosfera che mai mi sarei aspettato di provare durante un inizio di un concerto.Piano però il mare sonoro si fa via via più impetuoso ed ecco che la band sfodera gli artigli, imbraccia le chitarre elettriche, le percussioni lasciano spazio alla batteria e da quel momento sarà un crescendo che davvero lascia a bocca aperta per intensità sprigionata, per l'energia trasmessa, per le emozioni, per la tecnica esecutiva.Su quest'ultima vorrei spendere due parole nonostante la mia ignoranza dato che io non sono tecnico e non suono nessuno strumento ma non posso non elogiare il lavoro strumentale che se su disco è già eccellente dal vivo invece è superlativo.La classe che ha la band nel suonare è davvero un qualcosa che ingloba sia il raffinato che il poetico.Passare da mitragliate grunge/alternative rock a viaggi psichedelici o ancora a sonorità intime cantautorali nel giro di pochi minuti è una qualità che hanno in pochi e risultare assolutamente perfetti in ogni passaggio lo è altrettanto.Sentire una devastante ma dinamica sezione ritmica supportare la bellissima voce che comunque fa un ottimo lavoro anche alla chitarra è un sentimento da provare ma lo è ancora di più sentire la seconda chitarra che davvero mi ha folgorato.Due note bastavano a tirare giù i tetti delle case e ve lo sta dicendo un appassionato di heavy metal!!Un modo di suonare calmo, tranquillo ma devastante.
Che dire ancora ?Il concerto prosegue in un turbine di rock durissimo e squisite distorsioni condite da effetti vari, come mettere i Pink Floyd dei primi anni assieme ai Nirvana che verranno omaggiati con una cover.
Il vero punto di forza comunque sta nel privilegiare prima di tutto l'aspetto strumentale per poi inserire la voce nel miglior modo, cosa che purtroppo la maggior parte degli artisti fa al contrario.
Concludendo che posso dire ancora  ?Concerto assolutamente esplosivo, reso tale anche dalla presenza delle altre bands che hanno suonato e da tutta l'organizzazione del GO!GO!Festival che ha reso possibile questa serata gratuita.

A fine concerto mentre la folla si dissolve lentamente e si dirige verso l'uscita oppure all'interno della villa per ballare fino a tarda mattinata io intercetto la band infilandomi di nascosto nel backstage dato che non era rimasto quasi più nessuno e li saluto come si deve.

Serata da ricordare!!!!


Alla prossima compari!!!!

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