domenica 29 settembre 2013


Reportage Time for Jane @ SilArt Festival - 22/09/2013

Su segnalazione dei Milksnake che avrebbero dovuto suonare nella giornata di domenica 22 mi sono diretto a Villa Memo Giordani Valeri a Quinto di Treviso per presenziare a questa davvero splendida organizzativa.
Una bella sorpresa aver scoperto questo festival.Gratuito e organizzato in maniera eccellente che combina musica e arte visiva in un colpo solo.
E' d'obbligo spendere qualche parola sull'evento...un palco grande, ben attrezzato e con ottimi suoni, stand ben forniti di cibarie, una piccola zona con bancarelle (pochine purtroppo) e una nutrita area dedicata ad una mostra di artisti  e opere d'arte "underground" che è risultata davvero una piccola gemma.
Arrivo mentre la prima band sta esaurendo il suo set, se non sbaglio erano i Rosso Piombo ma non ho fatto in tempo a sentire granchè quindi non posso dare un opinione.
Vengo a sapere che i Milksnake non suoneranno ma in ogni caso almeno una band la voglio vedere all'opera data la strada non certo corta che ho percorso per arrivare al festival.
Salgono quindi on stage i Time for Jane, che come mi capita molte volte non conoscevo per nulla, quindi mi sono messo con piacere ad ascoltare il concerto.
Devo dire che la band ha davvero ottime potenzialità dato che sul palco non se la cava per niente male, anzi le impressioni sono state decisamente buone.
Strumentalmente il gruppo se la cava bene, c'è un buon affiatamento e coesione tra i vari membri e nessuno tenta di primeggiare o perdersi in virtuosismi inutili.Buona la prova della cantante anche se tendeva spesso a indietreggiare verso la batteria lasciando più spazio ai musicisti, però a mio parere una frontwoman deve essere più in vista, deve essere la colonna portante negli show dal vivo.Poi un altra cosa che ho notato vocalmente è il non avere una voce riconoscibile quindi carente di personalità ma sono convinto che con il tempo questi giovani ragazzi cresceranno e troveranno la loro via.
La setlist ha previsto diversi pezzi, ognuno devo dire con un anima diversa che spaziavano dal rock alternativo, al post-rock (mi sono venuti in mente i Paramore) passando per il pop.Ecco quest'ultima influenza non la vedo particolarmente adatta al sound in quanto i brani che prevedevano delle melodie più zuccherose e facili come ad esempio in Party (mi pare la canzone si chiamasse così) stonavano parecchio.I pezzi invece più introspettivi o comunque più elaborati "non-pop" erano davvero ben fatti e secondo me la band dovrebbe seguire questa strada,
In ogni caso davvero un avvincente prestazione.Complimenti alla band e a tutto lo staff del SilArt Festival!!!!

Alla prossima compari!!!!

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