lunedì 16 settembre 2013


Reportage Home Festival 05-06/09/2013

Ed eccoci nuovamente all'Home Festiva.Evento enorme che da diverse edizioni porta una marea di gente a Treviso.Quest'anno sono presenti ben 5 palchi più qualche altro "mini" per eventi extra come interviste o piccoli eventi musicali.Gli stand se non sbaglio sono aumentati di parecchio specialmente la varietà di cibo ha subito un notevole incremento permettendo a chiunque di provare sempre cose diverse senza trovare file fastidiose. 
Chiedo scusa se scriverò cose che normalmente con le recensioni dei concerti centrano poco ma devo, non posso starmene zitto.Da appassionato di musica quale sono ho il dovere di esprimere la mia opinione.
Devo però constatare diverse cose che personalmente non mi hanno convinto e spero che non si ripetano.
Partiamo dal prezzo del parcheggio : 5 euro!Sinceramente lo trovo esagerato, capisco che i concerti sono gratuiti ma un prezzo così è fin troppo alto anche perchè all'interno dell'area del festival le cose non vanno certo meglio in quanto la varietà (come citato in precedenza seppur varia) dei cibi si paga a prezzi salatissimi.
Allora qui bisogna fare un ragionamento, o almeno io me lo sono fatto.Con 5 euro di parcheggio e altrettanti euro per mangiare ci saranno sicuramente delle band validissime che portano spettacoli di alta qualità come magari fecero i Subsonica.Magari anche qualche artista internazionale.
Qua però i nodi vengono al pettine perchè il programma a vedere sarebbe anche discreto ma purtroppo anzichè dare spazio a alle band fa il contrario sfruttando malissimo la portata dell'evento.
Come è possibile che sul main stage e in generale sui palchi più grossi venga dato spazio a gruppi fotocopia che propongono musica al limite dell'assurdo ?Adesso già so che attirerò le ire di tutti ma non mi interessa.
Gruppi da sagra paesana che a sentire i testi veniva da piangere, pseudo rappers che dicono le solite cose e che musicalmente sono uno uguale all'altro, bands di punk/rock da prima elementare che si atteggiavano da prime donne.E le band che davvero avevano qualcosa da dire venivano relegate a orari osceni o su palchi piccolissimi.Ma siamo arrivati a questo punto ?
Non ci vuole molto a capire...la massa ignorante va per sballarsi e ubriacarsi come si poteva notare girando per il festival.Per carità divertirsi va benissimo ma la cultura musicale scarseggia.
Non si parla di gusti ma di qualità e quella non può essere messa da parte.Il trono era nelle mani di alcune band che da tempo hanno il dominio nei concerti grossi, poi si fondano la loro etichetta e supportano i gruppi che propongono lo stesso genere e look con atteggiamenti da superstar.
Dico solo un ultima cosa, a sentire quanti soldi sono stati spesi per chiamare alcune band c'è da pensare che con la stessa somma si sarebbe potuto dar la possibilità a moltissime band che sputano sangue per esibirsi dal vivo!!!!
Ok basta, andiamo con il report :

05/09/2013

Tanto per cambiare finisco il turno di lavoro alle 20 e quindi mi tocca sbrigarmi per arrivare in tempo per vedere il primo gruppo che mi interessa.Dato che c'è un po' di ritardo nell'esibizione faccio un giretto per mangiare qualcosa e vedere le esibizioni di qualche altra band.
Riesco a vedere sul Jack Daniel's Stage (il secondo in termini di grandezza) gli ultimi pezzi dei Tirataie ennesimo gruppo stile orchestra di liscio con cantato in dialetto che per poco mi facevano andare di traverso la piadina appena ingurgitata.Il pubblico si divertiva ma io dalla musica pretendo molto di più.
Finalmente cominciano gli Asperatus sul GoDown Stage, il palco più piccolo del festival ma quello che ha offerto più qualità in assoluto.
La band è al suo secondo concerto dopo il debutto sul palco dell'Altroquando e propone uno strano ma interessantissimo ibrido tra stoner, psichedelia e progressive, il tutto in versione strumentale.
Non pochi tra il pubblico vagante si è fermato incuriosito ad ascoltare il quartetto e difatti la musica che esce dagli amplificatori è pregna di tante atmosfere che evocano sensazioni diverse stordendo ma accarezzando i padiglioni auricolari.I pezzi sono articolati e contorti, pesanti e ed eterei al punto giusto a cui comunque non manca quell'energia rock che li rende appetibili e accessibili anche a chi non è abituato a tali sonorità.Le canzoni purtroppo non sono molte e lo show finisce fin troppo presto.La strada intrapresa sicuramente è quella giusta.Staremo a vedere quali altre sorprese questa band ci riserverà.
In attesa del gruppo seguente vado ad avventurarmi al Main Stage ed era meglio se lasciavo perdere in quanto sul palco ci sono i Los Massadores, ancora dialetto, ancora musicalità da sagra della salsiccia e fans ovunque.Non ci sono parole.Divertimento assicurato per quelli a cui piacciono ma qua musica non ne vedo e soprattutto non ne sento.Meglio andare oltre e consolarsi con una calda crepe alla nutella.
Ora mi sposto sul La Grande V Stage che ospita i FO-GO, ennesimo gruppo in dialetto ma per fortuna stavolta le cose vanno un pochino meglio in quanto non siamo davanti al solito gruppetto da liscio o punk da quattro soldi ma un "hardcore" o meglio un punk più pesante che vede tra le proprie fila Giovanni dei Rumatera alla chitarra e cori.Lo show non è stato male, potente e incisivo con un pizzico di ironia usata con sapienza.Gruppo tutto sommato piacevole anche se potrebbero fare di più ma va detto che erano alla loro prima esibizione e quindi di strada da fare ne hanno tanta e di lavoro per migliorare pure.
Andiamo avanti e ci dirigiamo al RedBull Tourbus Stage dove infiammano i presenti Gli Sportivi, duo che con la loro miscela impazzita di blues, rock, stoner e punk rielaborano pezzi famosi trasformandoli in uno stile tutto particolare.Anche stasera i nostri ci danno dentro a suon di schitarrate, assolo schizzati e batteria pestata a tutto rock!!!Forse mancava un po' di volume in più ma alla fine spaccavano!
Proseguiamo con la band più estrema del festival ossia i Bleeding Eyes che con il loro sludge-stoner metal venato di blues e psichedelia cominciano a macinare il GoDown stage a suon di martellate sonore.Anche per loro c'è un discreto numero di fan e curiosi, peccato che dopo poco molti si siano interessati ad altro o perchè non gradivano la pesantezza degli "Arrotini" montebellunesi il che è un gran peccato.I suoni erano ottimi, la voce tuonava alla grande, le chitarre erano la solita garanzia di ferocia, melodia e droga per la psiche ed infine la sezione ritmica era un rullo compressore.Quello che probabilmente la gente non capisce è l'ostinazione a spaventarsi per un volume alto e qualche urlo ma poi se si ci ostina ad ascoltare si possono scoprire piacevoli sorprese come l'anticipazione del nuovo album con un pezzo nuovo che profumava dei Pink Floyd più acidi e psichedelici oppure i giri di chitarra blues nascosti sotto tonnellate di metal oppure ancora il southern rock incrociato con l'hardcore.Troppo facile avere tutto pronto, anche nella musica bisogna darsi da fare e dedicare tempo e pazienza per venire poi ampliamente ripagati.Sempre grandi!!!!
La stanchezza si fa sentire sempre di più ma non posso mancare a supportare l'unica band a mio avviso più valida che è salita sul palco della Grande V ossia le Cellulite Star chiamate a suonare ad un orario decisamente orrendo ma per fortuna il giusto pubblico è stato presente per supportare le 4 ragazze.
Tempo di fare quattro chiacchiere con Damnagoras degli Elvenking che lo show comincia.Al basso c'è Erika, il nuovo acquisto dopo che la precedente bassista Krim aveva deciso di lasciare la band per dedicarsi alle Motolickers.Nonostante sia meno "pazzoide" (in senso buono ovviamente) la ragazza appare molto concentrata e più su uno stile dark che non guasta mai.
Alla chitarra c'è sempre la grandissima e biondissima Claudia che suona sempre con un energia pazzesca spaziando dal rock'n'roll al punk in maniera naturale e sciolta macinando note su note supportata come sempre dalla forsennata Giudy alla batteria e cori che non sta ferma un attimo e per quanto sia magrolina semba una posseduta quando suona.Alla voce Isabella che come le altre tre della band evita di ostentare il suo essere donna come fanno molte ma punta a dare tutto quel che ha con la sua voce ed intrattenere il pubblico da vera frontwoman.I pezzi sono quelli del disco di debutto ma veniamo deliziati anche da un inedito in italiano in attesa del nuovo disco che uscirà entro tempi brevi.
Tirando le somme un concerto dal vivo come si comanda, indiavolato, coinvolgente e ROCK!!!
Ottime come sempre!!!
Tempo di salutare tutti/e che vado a dormire in attesa della seconda giornata!

06/09/2013

Oggi posso arrivare in tempo per la prima band prevista per le 19.15 ma purtroppo non tutto è andato per il verso giusto.Nel cammino dal "maledetto" parcheggio a pagamento sento già le riconoscibili note, guardo l'ora e sono in anticipo rispetto all'inizio.
Arrivo davanti al palco e i Mondo Naif stanno provando...no suonando...o forse si ?o forse no ?non si capisce bene, stanno suonando davanti a due persone e mezza.Ma il gruppo pare disinteressato, stufo, annoiato, svogliato...ma che succede ?Si rompe pure il rullante che viene cambiato mentre comunque basso e chitarra continuano...e alla fine quando la band saluta tutti capisco che il tutto era lo show!Chiedo spiegazioni e vengo a sapere di una valanga di casini capitati alla band, costretta a suonare in anticipo per cominciare e piena di problemi anche durante lo scarico strumenti e ciò mi dispiace molto.Massimo rispetto e supporto!!!
Seguono poi sulla Grande V Stage i Recattivo autori di uno sfizioso rock alternativo cantato in italiano che combina l'irruenza delle chitarre con una voce si melodica ma comunque aggressiva e tenace, purtroppo pure loro suonano davanti a una manciata di anime.Interessanti anche alcune parti strumentali che odorano di post rock e grunge.Bravi bella sorpresa!!!
Poi mentre ceno ascolto qualche brano dei Muchachito Bombo Infierno che propongono un banale ska-etnico latino/caraibico/brasiliano o qualcosa del genere.Meglio cambiare aria.
Andiamo avanti con i Linea77 che con il loro mix di cantato-rap e chitarre metalliche fanno accorrere parecchio pubblico sotto il palco.Per essere la prima volta che li vedevo li ho trovati interessanti per qualche brano poi la ripetitività è andata troppo oltre e sembrava che i pezzi fossero tutti uguali.Discreti ma nulla di più.
E seguono i Sixteen Again con il loro zuccheroso punk-rock innocuo e piatto oltre ogni limite.C'è poco da salvare, ragazzi giovani con pochissima esperienza e zero carisma.Mi spiace ma non ci siamo!!!!
E alla fine ci risolleviamo con gli Humulus sul GoDown Stage che fortunatamente attirano anche diversi curiosi con il loro stoner/doom che attinge sia dai Black Sabbath che dalla scena stoner stile Kyuss.Se la volta precedente che li avevo visti avevano dato una buona impressione ma non del tutto stasera si sono ampliamente rifatti offrendo uno show potentissimo grazie a giri di chitarra pesanti come macigni ma pregni di quella magia rock che li rende pieni e accattivanti.La sezione ritmica non smette mai di picchiare creando un muro di suono impossibile da buttare giù.La scaletta si concentra sul disco di debutto ma concede anche delle anticipazioni del nuovo album.
I brani riescono ad essere allo stesso tempo accattivanti, coinvolgenti risultando pure semplici ad un primo ascolto ma con più attenzione si trovano delle piccole chicche che fanno lievitare le quotazioni le canzoni.
Concerto davvero grandioso!!!!
Tempo di salutare i ragazzi e mentre un altra assurdità on stage come i John See A Day suona sul palco accanto inneggiando alle solite canzonacce in dialetto e vestiti come pagliacci, rientro alla base.
Purtroppo mi sono perso gli Statuto.Sarà per un altra volta!

La nuova edizione del festival ha presentato molti bassi e pochi alti.Speriamo in un miglioramento il prossimo anno.

Alla prossima compari!!!!

4 commenti:

  1. ecco Enzo, se venivi a vedere i METALTRASHFACTORY ti beccavi comunque i testi i dialetto....ma almeno non sono di allegrotta cazzoneria a base di rutti e peti...

    Ciao

    Spino

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    1. Sarei venuto volentieri ma ero davvero cotto, ma tanto vi ribecco non temete :D Sarò la vostra ombra :)

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