domenica 12 gennaio 2014


Reportage Tom Moto - 10/01/2014

Curioso che dopo anni e anni ti ricapiti che passa una band dalle tue parti e scatta quello strano ingranaggio nella testa.Ti sembra fosse ieri che hai visto dal vivo quella band, ti vengono in mente tutti quei particolari che resero magico il passato anche se magari solo per un ora.Ecco, è questo che succede a me per i concerti...bene o male me li ricordo tutti e ad ognuno sono legato per una ragione o per un altra.Ognuno era diverso ma ogni nota, ogni dettaglio mi sono rimasti dentro ed è così che dovrebbe essere quando vedi un concerto, un film o un quadro.Viviamo in tempi che l'arte è un diventato un oggetto, un qualcosa che si butta via, nemmeno il nostro Stato (o presunto tale) se ne preoccupa più.Restiamo solo noi ad alimentare la fiamma, siamo tornati ai tempi di Fahrenheit 451, la gente ormai va sulle cose sicure, va sulle certezze dimenticandosi che ora siamo dove siamo grazie al non sapere che si è trasformato in qualcosa di concreto grazie alla curiosità di quei pochi che hanno osato.Ora è tutto superficiale e ci si spaventa se ci sono tre note suonate anzichè solo una.Non siamo più abituati ad ascoltare quello che pensiamo usando la nostra testa ma quello che ci vogliono far pensare gli altri.Sono dell'idea che prima o poi questo sistema dovrà pur crollare come i grandi imperi del passato.Ma almeno per ora la libertà di ascolto non ce la può togliere nessuno e quindi ci rimbocchiamo le maniche e andiamo al Mattorosso (e a vedere il cartellone ci si tornerà parecchie volte) per assistere al concerto.

Arrivato al locale per fortuna non trovo la solita calca e dopo non molto riesco a conquistare un tavolo davanti al palco.Mi concedo una chiacchierata con l'organizzatore Lorenzo Conte (batterista dei Bleeding Eyes) e alcuni membri della band.Tempo di mangiare con calma che finalmente si comincia.
Direttamente da Pisa tornano in Veneto i Tom Moto, trio alquanto particolare.Li vidi di supporto ai Mombu diversi anni fa e ora ho occasione di godermi nuovamente il loro jazz psicotico, contorto e "devastante".Prendono il jazz e lo drogano fino a farlo sfiorare l'overdose e quel che ne consegue sono brani che mescolano violenza, classe, raffinatezza e acidità.
La setlist privilegia il disco di esordio Junk e a sorpresa vengono suonati diversi estratti dal nuovo album che dovrebbe uscire in tempi credo non lontani.
La band è etichettata come jazz-punk ma sinceramente secondo me questa band è come una matrioska perchè se da un certo punto di vista i brani possono assomigliarsi dall'altro contengono tante piccole gemme nascoste sotto tonnellate di roccia.Virtuosismi impazziti, note di tromba notturne e stridenti, pause fusion, martellate ritmiche ai limiti del rock/metal, nervose sfuriate distorte, violenza psichedelica e più ne ha più ne metta.Un mostro a tante teste, o forse sarebbe meglio dire un piovrone che vi stritola in tanti modi diversi (lo stesso della copertina del cd per intenderci).Molti tra il pubblico erano spaesati, altri sconvolti, altri interessati e curiosi, altri presi dall'inizio alla fine.Ma perdersi per quel mare di note che non accennava a smettere di agitarsi è qualcosa di pazzesco, imprevedibile dove non sai che ti può capitare.Tecnica di primo ordine, la sezione ritimica era un vero e proprio pugno in faccia, preciso, distruttivo ma fatto con classe e il lavoro di tromba equivale ad un puzzle...tanti pezzi strani che messi insieme formano qualcosa di affascinante ma allo stesso tempo strano e geniale.Non è un ascolto facilissimo lo comprendo, anche per me non è stata una cosa facile ma se si riesce ad andare oltre alle contorsioni strumentali dei ragazzi si apre un mondo.
Ci sono tante anime che convivono in un solo corpo, le molteplici influenze della band vengono fuori a caso, con violenza e fascino e portano lo spettatore a perdere la cognizione di cosa sta realmente ascoltando.
Ricordano molto i Soft Machine oppure anche I King Crimson per via dell'attitudine "malata e schizzata".
Fa piacere vedere gruppi come questo che con orgoglio propongono la loro musica e ci auguriamo che possano farlo per tanto tempo.Assolutamente fantastici!!!

Un saluto alla band è d'obbligo!!!Grazie a loro, al Mattorosso e Lorenzo per la gran serata!!!!

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