lunedì 24 marzo 2014


Reportage Borknagar + Manegarm + InVain + Ereb Altor + Shade Empire - 12/03/2014

Quando vidi pubblicizzato questo evento me lo segnai ovunque per non scordarmene.Appena possibile consegnai il piano ferie al mio datore di lavoro perchè non volevo avere limitazioni in quei giorni dato che la strada non era certo poca per raggiungere il locale.
Ebbene dopo una nottata non propriamente esaltante anzi colma di malinconia e depressione ci voleva una giornata gonfia di musica fino a scoppiare o il morale del sottoscritto sarebbe finito sotto il cemento.
Dopo pranzo quindi partenza.Armato di viveri e cd vari come sottofondo mi avvio verso la lunga strada verso la mia destinazione.Oggi è un caldo allucinante.La temperatura è sui 21 gradi e ciò non aiuta molto ma imperterrito mi dirigo verso Castelfranco per poi imboccare la via verso Vicenza.
Il traffico fortunatamente non è osceno e si riesce a circolare senza troppi intoppi.Il sole intanto continua a martellare.Tempo di espletare alcune funzioni fisiologiche durante una tappa di fortuna e riguardare la mappa che il tragitto riprende.
Mi avvivino piano piano all'imbocco dell'autostrada direzione Valdastico.Ci credete che non avevo mai preso l'autostrada in vita mia ?Poi commentate e pigliatemi in giro finchè volete, ve lo concedo!!!
Piglio il ticket e dopo il primo bivio imbocco la via per Milano.La strada fortunatamente è deserta almeno fino allo svincolo per la A4.Da lì mi ritrovo immerso nel traffico.Procedo comunque senza incontrare casini e finalmente vedo in lontananza l'uscita per Montecchio.Uscito dal casello mi ritrovo di nuovo nel caos automobilistico.Sembrava di essere in una colonia di formiche impazzite.Grosso problema ora capire bene come arrivare al locale.Altro sguardo alla mappa e si riparte.Noto un bar colmo di capelloni quindi deduco che la strada è quella giusta e difatti dopo qualche imprecazione e sensi unici trovo il posto.
Tempo di fare due passi, mangiare qualcosa che arrivano gli addetti del locale.Due bands sono già arrivate e non molto tempo dopo arriva il tourbus con i restanti gruppi.Io non so nemmeno cosa dire, mi passa davanti pure Vortex (bassista degli headliner) e mi saluta.Già la giornata è cambiata in meglio.Conosco poi i ragazzi che lavorano nel locale e vi dico che poche volte ho trovato tale gentilezza e umanità.Cortesemente mi invitano ad assistere al soundcheck e a bere qualcosa con loro.Cose dell'altro mondo!!!
Ovviamente dopo l'imbarazzo vado a curiosare cosa succede all'interno del locale.Gli headliner girano per l'area, il tipo del merchandise sistema le magliette e i cd, il fonico corre sue e giù dal palco, le restanti bands bevono e se la raccontano tra loro in lingua incomprensibile...il tempo così vola, colgo anche l'occasione per pigliare firme e foto mentre sono tranquilli.Arriva poi l'ora di cena e riesco pure a cenare vicino ai gruppi.
E finalmente il locale ufficialmente apre le porte e si comincia sul serio :

Prima band a calcare il palco dell'E20, minuscolo ma accogliente locale vicentino sono gli Shade Empire dalla Finlandia.Propongono un black sinfonico che se su disco ha il suo perchè ciò purtroppo non si rispecchia in sede live.Sul cd è tutto fin troppo perfetto, melodie intense, parti sinfoniche potenti, rasoiate micidiali di batteria e chitarra...stasera invece mi sono reso conto che purtroppo le realtà è un altra.L'esecuzione non mi ha colpito granchè, anzi sembrava che non ci fosse coesione e che ognuno andasse per conto suo.La voce poi non valeva un decimo del disco e in generale il sound sembrava la brutta copia ammalata della versione demo dell'LP.Mi spiace parlare male così, magari era solo una serata storta ma personalmente sono stati una delusione.I suoni non erano il massimo per loro, forse questo può avere influito sul risultato finale.Se ci sarà occasione di rivederli dal vivo vedremo se le mie impressioni erano giuste.

Seguono ora gli Ereb Altor, mega sorpresona della serata.Dalla Scandinavia si cambia genere con un sound epico e vichingo in pieno stile Bathory post black metal era.Il quartetto suona genuino, possente e maestoso polverizzando la band precedente già dal primo minuto.Pitturati come barbari pronti alla battaglia i nordici lasciano a casa l'originalità per tributare i loro maestri ispiratori senza plagiarli totalmente ma ricordandoli in maniera equilibrata con il giusto tocco di personalità.La setlist oltre a brani epici comprende anche estratti dal loro album più oscuro e violento a nome Gastrike per poi deliziarci con un brano da brivido (credo quasi mai eseguito da nessuno dal vivo), una cover ma che ha il suo perchè...Twilight of the Gods dei Bathory in versione integrale!!!Il loro doom nordico ha stupito tutti.Suonato egregiamente e con suoni ottimi.Credo che stasera gli scandinavi abbiano guadagnato parecchi fan in più.Splendidi!!!

Tempo di salutare la band che ha appena suonato che partono gli InVain.Altro cambio di sonorità che personalmente non mi pare centri granchè con la serata.Mi sono sembrati dei pesci fuor d'acqua.Suonano un mix di metalcore, prog e death melodico.I brani sono molto tecnici, complessi e con buone melodie grazie all'efficace lavoro di chitarra e tastiere.Quello che non mi ha convinto in primis è l'uso della voce hardcore contrapposta ad un altra melodica.Quel binomio proprio non riesco a digerirlo e sinceramente mi sembrava centrasse poco con la loro musica.Altra nota non proprio positiva è l'eccessiva lunghezza di alcuni brani che fa perdere d'efficacia le buone intenzioni della canzone stessa e vanifica il lavoro melodico.A sorpresa compare anche il tastierista dei Borknagar per un ospitata sul palco.
Che dire infine ?Buoni ma troppo pretenziosi.Da rivedere comunque!!!

Andiamo avanti con questo mini festival con i "nuovi" Manegarm.Nuova formazione ridotta a quartetto e un sound asciugato e semplificato.Volevo farmi un idea di come fosse la band live dopo l'ultimo disco e mi sembra un gruppo che ha fatto un passo falso al pari dei Tyr.Semplificare la proposta per ottenere consensi ma snaturando quello che avevano fatto in passato.Nel caso del gruppo in questione la scelta è stata di amplificare le parti black e lasciare le melodie alle chitarre e a qualche coro.Il problema è che le melodie sono fin troppo "facili".I lupi del nord sono caduti nella trappola del ritornello di presa immediata da cantare in coro.Se da un lato questo attira molti estimatori (come stasera) dall'altro rende il resto della canzone un banale susseguirsi di parti senza anima dato che il grosso finisce nella parte centrale.
Probabilmente molti non saranno d'accordo con quello che dico ma secondo me i Manegarm sembrano una copia semplificata dei Finntroll.Ovviamente hanno deciso di seguire questa via per emergere e sono sicuro lo faranno ma personalmente non destano più il mio interesse come una volta.Suonano bene e coinvolgono egregiamente senza ombra di dubbio ma sono cambiati in peggio e ciò mi dispiace molto.

Ed eccoci arrivati faticosamente alla fine.Con il loro primo tour da headliner i Borknagar si sistemano sul palco.Purtroppo non c'è Andreas alla voce ma a sostituirlo c'è Athera (cantante anche dei Chrome Division) e da quel che ho capito sarà difficile che lo vedremo live salvo rarissime volte.A dargli man forte però abbiamo I.C.S Vortex al basso e voce, il che non è poco anzi.
Che dire quindi dell'esibizione ?Come al solito non mi va tanto di dire i titoli dei brani ma voglio cercare di descrivere le sensazioni che ha provato il pubblico.La band mescola in maniera particolare epic, prog, black e  folk nordico con classe e parecchia destrezza tecnica.Uno dei pregi è il non risultare banali o troppo statici ma creare curiosità ed interessamento ad ogni nota inglobando tutte le influenze in maniera equilibrata e armonica.La violenza va perfettamente a braccetto con la melodia, la tecnica con la potenza...tutto è legato da un filo conduttore...loro narrano della potenza della natura e di tutte le sue sfacettature, raccolgono la sua energia e guidano il flusso tramite gli strumenti.L'esecuzione di stasera conferma quanto una band come questa sia di valore e sia erroneamente lasciata in disparte rispetto ai nomi più grossi.Sentire i cori di Athera e Vortex è qualcosa di sublime che fa venire la pelle d'oca.Proprio su Athera vorrei spendere due parole...è stato davvero una sorpresa, non mi aspettavo certo un livello così alto di preparazione (sebbene lui ne fosse molto preoccupato parlandoci a fine show) e invece non ha fatto rimpiangere Andreas.Tutto il resto della band ha sfoderato uno spettacolo di primo ordine compreso l'assolo di batteria posto poco dopo la metà dello show.Non si poteva mancare ad un concerto del genere e fa piacere vedere che un buon numero di presenti ha deciso di non farsi scappare questa ghiotta occasione.Fantastici!!!

Tempo dei saluti finali e si ritorna a casa, sbagliando strada un paio di volte ma verso le 2:30 del mattino finalmente sono tornato alla base.

Un ringraziamento speciale di nuovo all'E20 e a tutto il cordialissimo staff che mi ha fatto sentire come a casa.GRAZIE!!!!

Alla prossima compari!!!!

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