giovedì 27 marzo 2014


Reportage Oranssi Pazuzu + Eremite + Phobic Pleasure - 14/03/2014

E rieccoci nuovamente all'E20 Undreground a Montecchio Maggiore (Vicenza) per una serata decisamente particolare, di sicuro non per tutte le orecchie ma che ha richiamato un discreto numero di persone, più di quante mi aspettassi.
Stavolta il viaggio è più rilassante dato che sono in compagnia.Dopo essere partiti verso le 20 arriviamo al locale comunque di buon ora.Dato che le porte non sono ancora aperte ci facciamo un giretto al bar per passare il tempo e fare due chiacchiere.
Finalmente l'ora dell'apertura arriva e con calma scendiamo le scale per arrivare all'area concerti.Tempo di dare un occhiata al banchetto merchandise che comincia la prima band che si esibirà purtroppo davanti a poche anime :

Attaccano quei quattro pazzoidi a nome Phobic Pleasure...un concentrato assoluto di follia, demenza, tecnica e genialità...ah dimenticavo l'ironia, presente praticamente in ogni momento dello show.Il genere suonato potremmo inquadrarlo come un incrocio tra il thrash, il black grezzo e una sorta di prog anni 70' nascosto sotto tonnellate di marciume sonoro, urla malate e bombardamenti auricolari.Caos insomma anche se non è esattamente così...c'è un filo conduttore, una sorta di chiave di lettura per interpretare le deliranti canzoni proposte dalla band.Ognuno dei musicisti usa la sua ottima tecnica (mi è piaciuto molto il lavoro di basso) per mettere in discussione la musica che sta suonando proprio in quel momento.Sembra quasi il gruppo stesso si diverta a prendere in giro sia il pubblico che se stesso devastando le cervella, creando disturbi neuronali e facendo perdere la concentrazione anche al più intrepido degli ascoltatori.Tutto sembra buttato a caso...forse lo è...forse no...forse non lo sanno nemmeno loro...noi ancora meno...ed è quello probabilmente il loro punto forte.Creare curiosità e interesse quando non ci dovrebbero essere ma i ragazzi ci riescono in pieno.Da rivedere per continuare a non capirci un emerita mazza, ma sicuramente da rivedere, riascoltare e perdersi assieme alla loro ottima musica.Bravissimi, bella scoperta!!!!

Dopo una pausetta per riprendersi sale sul palco un trio genovese (anche se su disco se non sbaglio si parla di one man band) chiamato Eremite.Qui si cambia stile ossia un genere meno ostico, almeno in parte.Anche qui prestazione tecnica di ottima fattura atta a ricreare un universo sonoro che esplora territori stoner, doom, black e uno stile chitarristico che mi ha ricordato i Black Label Society.A capo del progetto c'è Fabio Cuomo, stasera accompagnato da Giulia Piras al basso e da un chitarrista di cui non so il nome.Lo show è stato praticamente continuo senza pause...un flusso spaziale, distruttivo e senza via d'uscita.E' stato come perdersi in un oceano tra ondate furiose (il lavoro della sei corde era compresso, potente e in your face), colpi di vento ululante (rispecchiati nella voce anche se penalizzata da suoni poco udibili), tuoni e fulmini atti a colpire violentemente (batteria sempre presente e in continua evoluzione) e freddo glaciale (basso rugginoso e distorto).Detto così non sembrerebbe neanche male ma se da un lato invogliava a proseguire la visione/ascolto del concerto (e personalmente l'ho seguito dall'inizio alla fine) dall'altra ci ha messo in difficoltà perchè sembrava quasi di ascoltare la stessa canzone con qualche variazione quà e là.Forse sono stati un pochino troppo statici...magari su disco le cose cambiano, non saprei ma stasera non sono stato convinto del tutto dello show.Meritano di sicuro di essere rivisti per un opinione più completa.Tanti auguri comunque!!!!

E finalmente ecco il gran finale che ci ha messo direttamente al tappeto...Gli Oranssi Pazuzu (ve lo ricordate il demone del film L'Esorcista ? ) non si fanno pregare e scagliano sui presenti il loro particolare mix di Black Metal, Post-Rock e psichedelia acida degli anni 60'/70'.Benvenuti all'inferno direbbe qualcuno...diciamo che anche loro si divertono a farci perdere nei meandri infiniti dello spazio.Dimenticate poi face-painting, corazze, vergini nude legate a pali infuocati, croci rovesciate o altro...la band è vestita quasi a festa con giacchette e pantaloni a voler forse dimostrare che sono dei bravi ragazzi.Quando però suonano si trasformano e diventano delle bestie assetate di sangue pronte ad azzannarci al nostro minimo movimento.E il motivo è che la loro musica ti inchioda al pavimento e ti rende succube, in simbiosi con il loro schema sonoro.Di metal alla fine c'è solo la voce, un susseguirsi di urla in screaming black...tutto il resto è pura atmosfera, qualcosa di impalpabile, senza appigli e quando credi di aver trovato qualcosa a cui attaccarti diventi consapevole che era un illusione.Il loro continuo dilatare le canzoni come se fossero i Pink Floyd incrociati con i King Crimson costantemente sotto allucinogeni modificati rende il tutto più ostico ma allo stesso tempo affascinante.Ci si perde, si vuole perdersi, non si pensa più a nulla, si finisce dentro il loro percorso e solo loro decideranno quando buttarti fuori.Si vociferava che questi pazzi diventeranno qualcosa di più con il tempo e non posso nemmeno dargli torto.Finalmente una band che tira fuori qualcosa di diverso.Non importa che sia a livelli universali, ma che sia comunque un qualcosa che porta su nuove strade piano piano.Che fortuna aver letto per puro caso quell'intervista fattagli su una rivista o mi sarei perso qualcosa di davvero speciale!!!Fantastici!!!

E' tempo di tornare ma non prima di aver salutato come faccio sempre la band e aver fatto un po' di acquisti al loro banchetto compresa l'ultima copia di una musicassetta in edizione ultra limitata.
Grandissima serata!!!Peccato per gli assenti!!!

Alla prossima compari!!!

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