domenica 2 febbraio 2014


Reportage Nut + Invivo - 31/01/2014

Oggi serata decisamente alternativa dalle sonorità altrettanto "diverse" dal solito almeno per quel che riguarda gli show dal vivo che ho visto ultimamente.
Anche oggi piove a dirotto, fa abbastanza freddo e la resistenza fisica non è il massimo negli ultimi tempi ma l'occasione per vedere due bands decisamente interessanti era ghiotta quindi seppur fiacco sono andato comunque a supportare la nostra (e ripeto Nostra) scena musicale, quella italiana non è solo sinonimo di Pausini o Ligabue vediamo di mettercelo in testa.
Arrivo al locale con un pochino di anticipo per trovarmi un posto a sedere e mangiare qualcosa.Piano piano il locale si riempie e lo show finalmente inizia :

Cominciano gli Invivo, band da Udine nata nel 2007 e composta da tre musicisti.Sia loro che la band che si sarebbe esibita in seguito mi erano nuove quindi ho seguito lo show con attenzione per capire bene la loro musica.Dunque il genere proposto non è facile da inserire in un contesto specifico.I pezzi del loro repertorio spaziano molto.Provando a chiarire diciamo che vocalmente e su diversi passaggi di chitarra mi hanno ricordato i Linkin Park (lo stile vocale in particolare) in versione più elaborata.La sezione ritmica era decisa e potente ma forse mancava un pochino di fantasia.Una cosa che mi ha colpito in maniera positiva sono stati i ritornelli a due voci, molto epici e intriganti, e questi ultimi più di una volta mi hanno ricordato nuovamente i Linkin Park o qualcosa degli A Perfect Circle.Vocalmente aggiungerei anche che per certi versi anche i Muse ci mettono lo zampino nel sound della band.Tornando alla chitarra è giusto spenderci due parole...compressa, rocciosa e molto dura ma povera a livello di idee data la ripetitività di certe soluzioni che fossero arpeggi o semplici riff..Mi dispiace dirlo perchè le premesse non erano affatto male ma lo show mi ha convinto a metà.La tecnica e la tenuta palco c'erano e più di una volta alcuni passaggi strumentali erano davvero coinvolgenti.I cori esplodevano per la loro emozionalità ma prendendo le voci singole il castello di carte tendeva a cedere.Le canzoni tendevano ad assomigliarsi molto, bisognerebbe vedere su disco se le sensazioni sono diverse.Insomma luci ed ombre ma comunque lo show meritava lo stesso di essere visto.
Magari se ci saranno altre occasioni li rivedrò per farmi un opinione più completa.

Il sonno mi sta facendo cedere ma tengo duro.Ora salgono sul palco del Mattorosso i Nut, quintetto altrettanto particolare che lascia da parte la durezza per dare spazio all'atmosfera.Siamo in un area che comprende i maestri Tool per finire verso il post-rock.Vengono usate adirittura tre chitarre che però a mio parere non vengono valorizzate a dovere.Nonostante i suoni fossero più che buoni non si capiva perfettamente tutto quello che veniva proposto.Il sound del gruppo si rivela comunque soffice, etereo ed impalpabile ma gli manca quella scintilla o quella particolare melodia che te lo fa ricordare.Purtroppo il numero vastissimo di bands che propone questo genere non aiuta.Il gruppo pur avendo diverse qualità non riesce a sprigionare quella magia (o anche quell'oscurità tornando al discorso Tool) che ti fa rimanere avvinghiato al palco con l'orecchio fisso ad ascoltare.Si tende a perdersi dopo un po'.Qualche momento più duro emerge durante la setlist a sinceramente non lo vedo molto nelle loro corde.Ben più interessante è il lavoro di chitarra ma come detto prima stasera non è emerso nel suo massimo potenziale rimamendo soffocato durante la maggior parte della performance.Vocalmente non ho notato particolari picchi ma neppure difetti, stessa cosa per la sezione ritmica.Anche per loro luci ed ombre.
Diciamo per concludere che ognuna delle due band compensava i difetti o le mancanze dell'altra.
Mi riservo comunque un opinione migliore quando assisterò ad un futuro loro live.

Serata a cui comunque valeva la pena parteciparvi!!!!

Alla prossima compari!!!

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