mercoledì 7 maggio 2014


Reportage Antonio Allegro Project - 03/05/2014

E siamo all'ultimo capitolo della trilogia di concerti che mi ha letteralmente spaccato in due.Tante serate una dietro l'altra per quanto siano belle sono sempre pesanti ma danno molte soddisfazioni quando si redige il bilancio finale.Oggi viene un amico conosciuto su facebook, un musicista napoletano ma che abita a Roma con cui mi scrivevo da diverso tempo e dato che passava a suonare in zona non potevo non andarlo a trovare.Arrivo quindi praticamente un minuto prima di lui e dato che mancavano un paio d'ore prima dell'inizio del concerto ho assistito al soundcheck e ho cenato con la band e devo dire che sono stato benissimo.E' stato piacevolissimo discutere di musica con loro e confrontarsi sulle proprie idee.
Piano piano la serata continua e si arriva all'inizio del concerto :

Il bar è piccolo ma è molto caldo, intimo ed accogliente, perfetto quindi per un bel concerto rock/blues grazie alla presenza di Antonio Allegro alla chitarra, Ren Palaz alla voce, Mauro Tolot al basso e Carlo Bonazza alla batteria.I tre musicisti che accompagnano il protagonista non sono certo dei novellini, anzi andando poi a spulciare le informazioni su internet scopro che sono letteralmente dei pezzi grossi e che vantano collaborazioni con tanti di quegli artisti da scriverci un libro!
Non voglio soffermarmi quindi sulla notevole preparazione di questi musicisti perchè ognuno di loro ha messo il suo talento al servizio delle canzoni che si districavano tra cover (Hendrix, Cream, Led Zeppelin e altre) su cui non mi voglio soffermare particolarmente perchè come ben sapete non mi interessano dato che sono un maniaco della musica originale.Quindi concentriamoci sui pezzi (purtroppo non molti) provenienti dall'album di debutto di Antonio ossia Madness of Metropolis, Come Down, I'm Not Here e Violence is Cold che dal vivo rendono davvero molto di più rispetto alla già ottima resa su disco.E' un blues comunque contaminato dal rock'n'roll e anche dal southern.C'è una certa originalità, non è la solita sequenza di note tipiche del genere ma vi è una ricerca per qualcosa di personale magari ancora un pochino grezzo forse ma che già lascia intravedere un più che buono margine di miglioramento.Durante la serata c'è stata energia, passione, calore, ottima musica e tante risate che hanno reso il tutto più piacevole.
Io sono sempre dell'idea che vedere all'opera musicisti di questo genere è sempre interessante e stimolante.Odio focalizzarmi sempre sulle stesse bands o su un genere e basta.Come dicevano nel film L'Attimo Fuggente : "Cercate nuove strade".Oggi infine è stato un ulteriore esempio di come la magia della musica possa avvicinare le persone e che saper suonare veramente è un arte che appartiene a sempre meno persone.

A fine serata saluto tutti con la speranza di rivederli al più presto e mi concedo il meritato riposo.
Fine della trilogia almeno finchè non ce ne sarà un altra!!!

Alla prossima compari!!!

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