lunedì 26 maggio 2014


Reportage Ivy Garden + Rudhen - 17/05/2014

Buio, strade deserte, nessuna anima in giro.Mi stavo chiedendo dove fossi finito quella sera.Avevo sbagliato strada ?O era la cena oscena di qualche minuto prima che mi stava facendo effetti strani ?Sembrava di essere finiti in un set di Dario Argento dove un ipotetico serial killer era pronto ad infilarti un pugnale in gola.
Poi dopo aver quasi preso sotto un gatto trovo il locale che avrebbe ospitato la serata.
Incontro amici e conoscenti, il top per passare un sereno weekend in compagnia, quindi andiamo ad inziare :

Freschi freschi del primo agognato EP tornano nuovamente live i Rudhen, quartetto locale che dovevo rivedere in quanto (non so se ve ne ricordate) durante il loro ultimo show che vidi i suoni non valorizzarono al meglio il loro concerto.Oggi finalmente si sente decisamente meglio, in particolare le chitarre e il loro stoner/rock'n'roll marcio, crudo e alcolico.Stavolta lo show è stato più energico e coinvolgente seppure non molto lungo dati i pochi pezzi in cantiere al momento.Le due sei corde sono cupe e funeree, la sezione ritmica accompagna la tetra marcia sulla via del pessimismo e della psichedelia più sporca e zozza.La voce ha un tono grezzo e sudicio ed è perfetta per il sound della band.I brani dal vivo rendono sicuramente meglio che su disco in particolar modo il sicuro al 100% tormentone dell'estate 2014 a nome Hellraiser, canzone con un ritornello a presa rapida che ha contagiato tutti e sono sicuro entrerà in testa anche ad altri nuovi seguaci.
Ottimo lavoro e tanti auguri per una lunga militanza tra le bands nostrane!!!!

Eccoci all'ultima band ovvero gli Ivy Garden of the Desert trio che ho visto e rivisto molte volte e che mi mette nuovamente in difficoltà.E' un gruppo più difficile da assimilare rispetto agli sporchi rockers che hanno suonato pochi minuti prima seppure suonino anche loro stoner.E' una musica da cui traspaiono depressione, malessere, odio ma anche forza d'animo, coraggio e determinazione.Tutto ciò viene sciolto e messo in circolo in composizioni spesso lunghe dal sapore psichedelico oppure in canzoni d'impatto come l'iniziale Viscera (pezzo che ogni volta suona diversamente).Ma possiamo trovarci anche incastri complessi di note come se anche il prog si insinuasse silenziosamente nella loro musica.I rimandi al grunge dei tempi d'oro li noto molto sul timbro vocale del cantante/chitarrista Diego che sfrutta la sua voce in maniera totalmente differente dal 99% dei cantanti stoner seppure sia molto simile ad un noto cantante thrash metal americano ma la sua voce è quella quindi non ci si può fare molto.In ogni caso è una voce che punta all'emozionalità che non all'assalto.Un anima oscura a tinte dark anima anche essa i loro viaggi sonori lenti, intensi e affascinanti.Stasera ho notato un legame ancora più forte tra i tre ragazzi.Coesione, complicità e una forte intesa che hanno contribuito ad un ottima resa live.La sezione ritmica di Paolo e Alexander fa sempre di più passi da gigante.Il primo è l'anima folle il secondo è lo psicopatico in quanto parte piano e in maniera disinteressata e quando meno te l'aspetti diventa una belva pronta a scatenare l'inferno.Seppure devastato da una pesante giornata di lavoro ho voluto comunque essere presente e anche stavolta non sono rimasto deluso.Grandissimi!!!

Alla prossima compari!!!

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