martedì 6 maggio 2014


Reportage Negura Bunget + L'Alba di Morrigan + Delirium X Tremens - 01/05/2014

Da molto aspettavo questa data non tanto per la musica ma proprio perchè conoscevo molte persone che sarebbero state presenti alla serata e che l'avrebbero resa speciale.
Non conoscendo il posto sono partito parecchio in anticipo dato che la strada non era certo poca e non conoscevo per nulla le zone vicine al locale.Fortunatamente è una splendida giornata per guidare.Parto quindi con il sole che mi osserva dall'alto e mi dirigo verso Castelfranco Veneto poi da lì imbocco la strada per Padova passando vicino a Camposampiero, poi Campodarsego e piano piano raggiungo Vigodarzere.Finisco quindi in una zona di campagna in un paese di nome Terraglione.La strada è quella giusta a quanto pare.Comincio a girare ma sbaglio strada e manco la via giusta.Tornando indietro finisco in aperta campagna."Dove cavolo sono finito ?" mi domando finchè non raggiungo un casolare che sembra abbandonato ed invece scopro che il posto era quello data la presenza di un furgoncino targato Romania e del fonico degli Alba di Morrigan.Mi ritrovo quindi in mezzo ai campi in attesa che arrivino i gestori ad aprire i cancelli e che arrivi anche l'organizzatore.
Finalmente arrivano e possiamo entrare nel parcheggio interno.Sono presenti il cantante e il chitarrista dei Negura Bunget con cui chiacchiero un pochino finchè non arrivano i Delirium X Tremens e vi giuro che in loro compagnia mi sono piegato in due dalle risate.Tra una chiacchiera e l'altra arrivano gli amici L'alba di Morrigan così il quadro è completo.Il pomeriggio vola quindi velocissimo a ridere e scherzare e discutere di musica ovviamete.
Il sole tramonta e finalmente arriva l'ora dell'apertura porte e dell'inizio della prima band quindi possiamo iniziare :

Direttamente da Belluno calano sul piccolo palco del locale (che dopo questa serata chiuderà da quel che ho capito, un vero peccato) i Delirium X Tremens, la band più pesante della serata che già dopo dieci secondi martellerà incessante a suon di death metal contaminato da atmosfere antiche derivanti dall'ultimo loro disco.Violenza quindi ma non certo fine a se stessa, una violenza che deriva da fatti storici, da ciò che è diventata la società, dalla rabbia verso un mondo che sta andando al contrario.Sono come dei menestrelli delle nostre zone che anzichè cantare di leggende e basta puntano a dire la verità nuda e cruda narrando anche storie di fantasia ma che contengono sempre un fondo di verità.Canzoni come 33 days of Pontificate (dedicata a Papa Giovanni Paolo I) o Artiglieria Alpina (un epico omaggio al corpo degli alpini) sono chiari esempi del concept che la band vuole seguire.Ci sono parti estreme nel sound della band ovviamente ma ci sono anche tante melodie rendendo il tutto originale e soprattutto "nostro", che rispecchia la nostra cultura e la nostra terra una volta tanto.Come sempre il quartetto è una vera e propria macchina da guerra sia tecnicamente che in quanto a tenuta del palco.Non sono secondi a nessuno e possono polverizzare chiunque!!!Peccato per i suoni che hanno penalizzato in parte l'esibizione.Massimo rispetto per loro in barba a chi crede che l'Italia non abbia bands valide.Grandi!!!!

Andiamo avanti cambiando totalmente genere con gli L'Alba di Morrigan da Torino e il loro doom incrociato con il post-rock combinato a sua volta con melodie eteree che profumano di paesaggi di natura incontaminata, di ricordi pregni di malinconia, di un certo malessere sentimentale, di ricordi che lasciano il segno.La band grazie alla sua maestria strumentale riesce a portare emozioni e sensazioni nei cuori di chi li ascolta trasportandoli grazie alla dolcezza delle canzoni e allo stesso tempo dall'energia sprigionata dagli strumenti.E' musica molto intima e delicata, quasi timida in certi frangenti e spaventata in altri.La setlist privilegia al momento l'unico album pubblicato offrendo un ulteriore prova della loro bravura live.Nonostante il drastico cambio di sonorità il pubblico apprezza risultando provvisto di una buona apertura mentale.
Il concerto prosegue placido e tranquillo, impalpabile, cristallino e carezzevole ma senza dimenticare qualche robusta dose di violenza metallica che ogni tanto fa la sua comparsata per amplificare l'efficacia delle parti melodiche che comunque non risultano mai lagnose o zuccherose ma assolvono al loro scopo di sedurre i sensi degli spettatori.Insomma la serata procede in maniera eccellente e finora le nostre bands stanno facendo un lavoro eccezionale!!!Fantastici!!!

E con quasi un ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia (già so che farò tardissimo e che dopo poche ore al lavoro sarò ridotto uno straccio) dalla Transilvania ecco i Negura Bunget.Dall'ultimo album in studio targato 2010 di acqua sotto i ponti ne è passata molta e ad oggi la formazione è stata stravolta lasciando al timone il batterista storico Negru e cambiando tutti gli altri membri.Non sono un perfetto conoscitore della band avendo solo l'ultimo disco pubblicato quindi cercherò di dare un opinione in base a cosa i cinque rumeni mi hanno trasmesso.La loro musica è arcaica, mistica, pagana...è un metal che incorpora elementi provenienti dal black, dal folk, dalla psichedelia...è una sorta di arcobaleno perso nella nebbia.I colori vengono oscurati e resi cupi, malvagi e tetri.Le note quindi rispecchiano questa sorta di mood trasportandoci in un mondo sotterraneo dove la realtà non è così bella come ci viene fatta vedere.I musicisti tramite sia gli strumenti elettrici sia quelli acustici (in cui si sono sbizzarriti non poco) ci portano ad assaporare quella semplicità che deriva dalla natura, ad ascoltare la voce di un mondo oramai assordante, a dimenticarci delle cose inutili che ci circondano.Sanno unire sapientemente la violenza (in particolare a livello vocale in puro screaming black) a non pochi momenti eterei, magici e sognanti derivati dalla commistione del folk della loro terra.Il concerto sarà durato un oretta e nonostante la partenza non avesse dei suoni ottimali piano piano le cose sono migliorate ed abbiamo potuto godere di qualcosa di unico e particolare e considerando un prezzo del biglietto bassissimo ne valeva davvero la pena esserci anche se mi sarei aspettato molta più gente ma anche l'intimità ha giovato molto alla piena riuscita della serata.Favolosi!!!!

Tempo di fare i veloci convenevoli con la band e salutare gli amici che mi fiondo subito sulla strada del ritorno sbagliando pure strada e rientrando quasi alle tre del mattino quando alle sei dovevo alzarmi.

Alla prossima compari!!!

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