lunedì 26 maggio 2014


Reportage Toner Low + Manthra Dei - 21/05/2014

Altro giro altra corsa come si dice in questi casi.Convinto dal mio amico e cantante Diego degli Ivy Garden of The Desert ci dirigiamo in quel di Montecchio per assistere ad una serata che prometteva scintille a non finire.Tempo quindi di ritrovarci e si rifà un altra volta la lunga strada fino all'autostrada e poi via per l'E20, locale che ho scoperto da non molto ma che è entrato tra i miei preferiti per la gran qualità delle bands che chiama a suonarci.
Arriviamo di buon ora e appena entrati troviamo gli headliner con cui chiacchierare amabilmente come si fosse tra amici.Di pubblico per tutta la serata ne ho visto pochissimo.Posso capire che era durante la settimana però la cosa mi piace sempre meno.Poi ci lamentiamo che nessuno viene a suonare in Italia.
Andiamo quindi ad iniziare :

Comicia la prima sorpresa della serata ossia i Manthra Dei, quartetto di cui ignoravo il nome, da Brescia.
Beh hanno fatto un concerto sfizioso e decisamente gustoso che appena è finito ci sono rimasto un po' male perchè ero curioso di vedere cosa avrebbero avuto ancora in serbo.Il genere proposto è uno stoner bombato di psichedelia e di prog anni 70'.Niente di originale potrebbe dire qualcuno e potrei essere in parte d'accordo.Ma la loro musica era così ricca di elementi, sapori, gusti e profumi che stimolava l'ascolto.Ammetto che l'inizio non è stato amore a prima vista ma poco a poco la curiosità si è risvegliata e ho seguito tutto lo show che ha previsto l'esecuzione dei brani provenienti dal primo e al momento unico disco del gruppo.A sorpresa la band usa anche le tastiere (non molte stoner bands le usano) che danno quel tocco vintage al sound.La sezione ritmica e la chitarra sono spesso lenti tranne qualche accelerata.Molto spesso i Black Sabbath emergevano con il ghigno alle spalle di questi giovani ragazzi ma è comprensibile dato che hanno influenzato praticamente tutti.
Ripeto, le canzoni erano piene di tante cose mettendo tanta carne al fuoco quindi se avrò occasione andrò a vederli nuovamente con piacere.Bravi ragazzi!!!

Ed eccoci al gran finale ossia i Toner Low, trio attivo dal 1998 autore di un miscuglio di doom, stoner, drone e psichedelia.Anche da loro non è da aspettarsi chissà quali innovazioni ma vi assicuro che questi tre musicisti ci sanno fare meglio di tanti altri spavaldi che girano nella scena.
Chitarra, basso e batteria, non serve altro per fare andare su e giù le teste degli impavidi che si sono gustati il loro concerto.Brani lenti, pachidermici dai suoni pieni ed enormi gonfi di distorsioni e stacchi psichedelici.
E' una musica che non ha bisogno di voce (è stata prettamente strumentale tranne qualche incursione vocale) ma solo di essere vissuta con l'anima e il corpo chiudendo gli occhi e lasciarsi trascinare nello spazio profondo.Un muro di suono davvero impressionante che ha visto comunque un ulteriore sorpresa ossia l'ospitata sul palco proprio del mio amico Diego degli Ivy Garden che è stato chiamato a cantare assieme alla band facendosi valere e dimostrando il suo lavoro.
La band in finale non ha suonato moltissimo, all'incirca una cinquantina di minuti ma sono stati comunque minuti di completa ammirazione e soddisfazione.
Dei tre dischi pubblicati sono stati presi diversi estratti, forse i migliori e i più coinvolgenti suonati egregiamente e sempre con il sorriso e ringraziando a più volte i presenti.Fantastici!!!

A fine concerto abbiamo conversato un altro po' con la band che si è dimostrata ancora più umile di quel che immaginavo.Persone meravigiose a cui non si può non portare rispetto.

Alla prossima compari!!!

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