lunedì 5 maggio 2014


Reportage Maximum Festival - 21/04/2014

Nella vita capitano molti imprevisti, cose che ti fanno riflettere, cose che ti cambiano in meglio o anche in peggio.Non si sa mai cosa può capitare.Accadono magari eventi che ti stravolgono, ti confondono o ti portano a non capirci più nulla di quello che ti sta intorno.Cerchi allora dei punti di riferimento, magari delle persone o un qualcosa che ti indichi una giusta via da seguire.Ci sono certezze durante la nostra esistenza ?Molti diranno no, altri si, altri che una è sicura al 100%...io invece mi pongo nel mezzo e dico che alcune certezze ci sono e una di queste sono le nostre passioni che ci aiutano durante il nostro cammino.E come le nostre passioni anche il Maximu Festival e l'Altroquando sono delle certezze...certezze che troverai sempre ottima musica ed ottime persone e che ogni volta che ci andrai saranno sempre le stesse e sempre diverse.
La giornata è senza mezze misure uno schifo...gonfia di pioggia, freddo e vento ma non ci lasciamo spaventare dal tempo immondo perchè per quanto sia dura a noi piace e quindi ci dirigiamo alla volta di Zerobranco per assistere al festival di quest'anno ridotto ad una sola giornata.
Arrivato in loco il festival era già iniziato quindi partiamo con la prima band che ho potuto vedere :

Partiamo quindi con i Tundra, particolare trio veneziano composto da batteria e due bassi senza nessun uso di chitarre.E' musica distorta, rugginosa, contorta, che colpisce lo stomaco e tende ad annientare i sensi.E' stoner grezzo e psichedelico con melodie compresse e lasciate a morire in agonia tra note urlanti e beat martellanti.Esibizione molto buona e tecnicamente soddisfacente.La band on stage si presenta riservata e decisa a mettere davanti la musica conscia che ciò che fa è quello in cui crede.La setlist privilegia un certo mood oscuro, una sorta di malessere corale che primeggia nel lento scorrere del suono.Quando finiscono resta una sorta di eco bizzarro.Da rivedere assolutamente!!!Bravi!!!

Seguono i Black Dago da Verona nello stage interno (ricordiamo che quest'anno le bands si dividono tra il palco esterno e quello interno più piccolo).Il quartetto veneto propone garage/stoner che tende a ricercare una sorta di equilibrio tra parti rock'n'roll e le bordate più lente e pachidermiche/stordenti.Devo dire che la prima parte della setlist non mi ha convinto molto ma poi le cose si sono ribaltate con la parte finale dello show dove il gruppo ha sfoderato più grinta, groove e calore desertico.Anche per loro necessito una seconda visione per farmi un idea più piena.Per il momento show buono ma con riserva.

Andiamo avanti con i The Clamps da Brescia sul palco esterno.Quando si presentano sul palco guardo il chitarrista e mi viene subito un dejavù e penso "io quello lo conosco!!!" E difatti si trattava di Cristiano, ascia anche degli Humulus, qui sempre in veste di voce/chitarra.Ammetto di avere un debole per il suo modo di suonare.Il suo stile in qualche modo si riconosce ed oggi mette la sua sei corde al servizio di brani meno improntati sullo stoner/doom dell'altro suo gruppo ma su composizioni più veloci e rock'n'roll ma imbastardite con giri chitarristici colmi di potenza ed un energia pazzesche.Lo stoner è presente e seppur poco distorto rende la musica davvero coinvolgente grazie all'uso di cori stile Motorhead e ritornelli a efficaci ben fatti.Tecnicamente ineccepibili e grondanti passione e sangue il trio non ha risparmiato le energie neanche un attimo.Una delle migliori esibizioni del festival e sicuramente una bella sorpresa!!!A fine concerto mi sono preso anche il cd perchè ne valeva davvero la pena dopo uno show del genere!!!Grandissimi!!!

Proseguiamo con un altra vecchia conoscenza ossia i Douge da Montebelluna.Torniamo quindi allo stoner estrapolato dal loro unico per ora album all'attivo.Anche oggi l'esibizione è stata positiva come le altre a cui ho assitito.Ottimo bilanciamento tra le parti più aggressive e quelle più delicate e psichedeliche.I pezzi sono sia potenti che pregni delle giuste parti melodiche senza eccedere verso una o l'altra parte.Come già detto la voce è uno dei loro punti di forza, fiera e potente con la giusta personalità.La parte strumentale è potente quanto basta seppure forse necessità un'evoluzione o comunque non ha ancora trovato la via esatta da seguire.Fa insomma il suo lavoro ottimamente ma ancora non ha quella scintilla che faccia brillare i pezzi.Anche i ritornelli per quanto potenti non riescono del tutto a scintillare di luce propria.Ma per ora sicuramente possiamo godere di una più che valida realtà nostrana.Continuate così!!!

La fame comincia a crescere quindi mi procuro le cibarie e mi gusto il gruppo sucessivo ossia un altro ritorno all'Altroquando, gli austriaco/italiani Solrize.Il quartetto è deciso a dimostrare al pubblico mezzo infreddolito dalla pioggia (che comincia a martellare i tendoni) e dal vento, quello che valgono.Rispetto all'ultima volta sono risultati più convincenti, forse anche più maturi e coinvolgenti.La sezione strumentale mi ha convinto notevolmente di più.Il lavoro di chitarra era bello pieno veloce e potente con quella distorsione tipica dello stoner che la rendeva sfiziosa all'ascolto.Ciò che ancora mi lascia perplesso tralasciando l'ottima esecuzione strumentale sono le canzoni che secondo me non entrano in testa a causa di ritornelli debolucci e una voce che seppur interessante e debitrice di Danzig stenta a decollare.Migliorati insomma ma ancora non ci siamo.Se ci sarà occasione vedremo la prossima volta come si presenteranno.Godibili per ora ma nulla di più.

Dopo di loro sempre più stremato decido che è meglio rientrare anche perchè dovendo lavorare il giorno dopo necessitavo riposo non essendomi ancora ripreso del tutto dalle fatiche dei giorni precedenti.Prima di andarmene però cerco e trovo Vic Du Monte (primo bassista dei Kyuss) per salutarlo e per i convenevoli di rito e lascio il festival, almeno per quest'anno.
Ringrazio nuovamente gli organizzatori, la Godown Records, lo staff dell'Altroquando, tutti gli amici che ho rivisto e tutto il simpatico pubblico presente.Alla prossima edizione.

Alla prossima compari!!!


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