lunedì 26 maggio 2014


Reportage Atlantis + Hydromancer - 19/05/2014

Da tempo sapevo di questo concerto ma fino all'ultimo non ero sicuro di parteciparvi.Dati gli orari di lavoro favorevoli ho deciso quindi di andare pur sapendo che sarebbe stato un lungo viaggio.
Parto quindi di buon ora verso Castelfranco Veneto e da lì mi aspetta l'orrenda strada verso l'imbocco dell'autostrada Vicenza Nord/Valdastico.Una strada quasi infinita tutta dirtta piena di buche e camion.
Passato il casello prendo la A31 e proseguo fino alla svolta per la A4 verso Milano.Il traffico non è opprimente per fortuna e dopo non molto esco finalmente dall'autostrada per dirigermi a Creazzo.La strada è davvero incasinata ma tra cartina, fotocopie e navigatore in qualche maniera riesco ad arrivare a destinazione dopo circa un ora e quindici.Il luogo del concerto è una sala prove all'interno di una sorta di casolare/fattoria/stalla con annesso orto.La band headliner era fuori che chiacchierava mentre l'altra band stava finendo il soundcheck.Tempo quindi una mezzoretta ed entriamo nella minuscola stanza per assistere al primo show :

Suonano quindi gli Hydromancer, duo che vede tastiere più basso, quest'ultimo ad opera dell'organizzatore Giulio.Una musica minimale che ingloba note di piano classicheggianti, atmosfere ambient e un basso lento e penetrante.Un sound sicuramente non facile che in una ventina di minuti ha cercato di mostrare ai presenti un modo originale di proporre musica e sicuramente a mio parere ci sono pienamente riusciti.Suoni eterei e sognanti ma claustrofobici, parti di pentagramma perse nell'oscurità, lacrime che scivolano via su rocce senza vita...è impresa ardua capire e descrivere ciò che abbiamo ascoltato.Un incedere lento e oppressivo ma melodico e carezzevole.Due anime fuse assieme allo scopo di emozionare.Interessanti e da rivedere!!!

La sala si riempie, quasi tutte le luci vengono spente tranne qualcuna che verrà lasciata accesa in alcuni punti della stanzetta.Gli Atlantis sistemano velocemente i volumi, imbracciano gli strumenti e ci trascinano in un vortice sonoro a base di post-rock ed elettronica.Tralasciando una traccia in cui uno dei tre chitarristi utilizza la voce il resto della setlist è totalmente strumentale.I suoni sono davvero ottimi.Io riuscivo a sentire bene tutti gli strumenti e le sei corde si distinguevano senza fare troppa fatica.L'atmosfera era davvero unica come non mai.La musica così intensa (seppur non originale) suonata ad un centimetro dal proprio naso, dimensione spazio/tempo infranta dalla tonnellata di note che ci venivano lanciate addosso con potenza e decisione.Il buio quasi totale ci faceva addentrare ancora di più nella musica di questi cinque musicisti che hanno dato il massimo nonostante fossimo credo poco più di una ventina.La setlist ha attinto dai due album finora pubblicati privilegiando l'assalto frontale che non la parte più elettronica e sognante che però venivano valorizzate di più creando un equilibrio perfetto.Davvero stupefacenti!!!!

Il concerto è durato un 45-50 minuti se non ricordo male ma è stato uno dei più intensi e meravigliosi a cui io abbia mai assistito.Grazie davvero a Giulio, alle bands e a tutti i partecipanti!!!
Tempo di salutare tutti e fare qualche acquisto che torno verso casa perdendomi un paio di volte e rientrando alle 3 del mattino ma felice!!!

Alla prossima compari!!!

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