mercoledì 20 novembre 2013





Reportage Kaledon + Alabastrum - 12/11/2013

Stasera non si poteva mancare (come molte altre volte lo ammetto) e per fortuna il giorno dopo si dorme fino a tardi.Il concerto previsto riguarda una band che seguo da tanti anni, anni che magari non sarà cambiata più di tanto in stile, non sarà originale ma non importa assolutamente, qui conta la qualità che seppur infilata in un genere inflazionato e poco tendente al rinnovarsi come il power metal, esplode in tutto il suo potenziale.
Quindi di gran volata come sono solito fare mi dirigo alla mitica birreria Old Saloon per assistere all'evento che ribadisco ancora è stato gratuito come tutti gli altri concerti che si svolgono in questo locale e non solo.

Allora partiamo con la prima band :

Cominciano gli Alabastrum da Montebelluna, autori di un interessante mix di power, folk e prog (stile diciamo che si avvicina ai Rhapsody ma meno veloce) purtroppo un po' penalizzati da dei suoni poco chiari.Per farvi capire si sentivano più le tastiere che tutto il resto, la chitarra solo durante gli ultimi pezzi si sentiva chiaramente, la sezione ritmica nella norma e la voce poteva essere meglio.
Tecnicamente la band essendo giovane e ancora senza aver pubblicato dischi è un pochino inesperta ma comunque diverse buone qualità saltano fuori.Come dicevo i problemi uditivi hanno rovinato l'esecuzione per buona parte l'esecuzione inflazionata anche da qualche errore strumentale e vocale (ma capita a tutti, pure DC Cooper dei Royal Hunt ha avuto qualche problema).
Concentrandosi sui pezzi emerge un buon gusto melodico che però viene in parte soffocato da un songwriting che rende i ritornelli poco potenti, non incidono e si confondono con le strofe.La struttura è elaborata ma risulta confusionaria ed è un peccato perchè ci sono diversi spunti che andrebbero ad aumentare il valore di questa band.Bisognerebbe magari sentire i pezzi su disco per avere un opinione completa.
La band comunque nel complesso ha energia e grinta e deve magari limare qualche imperfezione ma per il resto come inizio ci siamo.Da rivedere ovviamente, supporto all'underground forever and ever!!!!!

E ora andiamo con gli headliner.Da Roma i Kaledon (credevo al primo colpo d'occhio di aver sbagliato concerto dato che il cantante senza baffi e barba sembrava Renato Zero!!!!) prendono possesso del palco e mitragliano i presenti con il loro power epico basato su un concept fantasy che parte fin dal primo disco.La band privilegia l'impatto, la potenza esecutiva e la violenza (ovviamente "melodica").Le tastiere sono si presenti ma sono diciamo timide, preferiscono stare nascoste e dare spazio alle chitarre, vere protagoniste del sound del gruppo.In confronto a molte band epic-power che privilegiano una certa atmosfera sinfonica/orchestrale i romani sono una delle poche bands italiane ad avere un atteggiamento più metallico, più basato sulla rocciosità che non sul classico binomio voce lirica/tastiere.Lo so, ho un debole per questa band ma davvero non riesco a trovare un vero e proprio difetto.Non saranno magari originali o innovatori ma il loro lavoro lo sanno fare meglio di altri.Tecnica di primo ordine; la sezione ritmica pompava che era una meraviglia, le chitarre erano una gioia per le orecchie, precise e deflagranti sia nei riff che negli assolo e la voce è in assoluto una delle migliori nel genere e vi dirò il perchè.Non è nè la classica dal tono operistico e neanche la solita acutissima, no qui c'è proprio qualcosa di personale.Un timbro che punta proprio ad emozionare giocando sui toni medio-bassi, efficace e potente sui pezzi veloci (supportato alla grande dai cori del chitarrista) ed esplosivo sui pezzi lenti ed atmosferici riuscendo a infondere loro anima senza cadere nella banalità delle ballate strappa lacrime.
Un pezzo più bello dell'altro e uno show di altissimo livello!!!!!

A fine concerto abbracci, foto ricordo e firme a tutti i presenti e chiacchierate come se si fosse tra amici!!!!
 
Alla prossima compari!!!!

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