domenica 10 novembre 2013


Reportage White Room - 26/10/2013

Dopo una più che buona cena al ristorante giapponese non si poteva non dedicare la propria serata ad un evento di tale caratura per di più a scopo benefico.
In più personalmente ho passato diversi anni nella location del concerto in quanto è la palestra della scuola superiore situata a pochi passi di distanza e considerando che la band non suona assieme da una vita non sono stato l'unico a fare un salto indietro nel tempo a contemplare il passato.
Di pubblico me ne aspettavo decisamente di meno.Certo, non ci saranno grandi folle ma fa piacere che esistano ancora appassionati di musica non "usa e getta".
E quindi partiamo con il concerto :

I rinati White Room salgono sul palco e non si fanno certo pregare per offrire uno show cui valga la pena ricordare.
Nonostante siano passati parecchi anni la band pare in forma come non mai anzi ha dato sicuramente corda ad una miriade di presunti musicisti odierni dimostrando che per suonare non serve solo tecnica ma anche molta anima e cuore.Non importa ci siano sbavature, errori o imprevisti (l'assolo di chitarra durante l'esecuzione di Whole Lotta Love dei Led Zeppelin ne è un esempio), quando durante un concerto si assiste a picchi esecutivi e di classe come Alpine Valley dal repertorio solista di Tolo Marton qui alla chitarra (e pure basso in alcune occasioni) oppure la suite di basso in tre parti dal titolo ironico ed esilarante (1.Il Lago Dorato, 2.La Carica dei 101, 3.La carica dei 101 che affonda nel lago dorato), già solo questo varrebbe il prezzo del biglietto (qui in realtà si tratta di offerta libera tanto per essere precisi).Ma c'è di più ossia una scaletta bella lunga con tanto di bis che ripercorre un po' gli anni 60' e 70' con cover di Led Zeppelin, Beatles, Cream, Jimy Hendrix e via dicendo.Ma non è tanto importante quali canzone sono state suonate ma il trasporto, le sensazioni, i suoni, la maestria che questi musicisti hanno messo in mostra (Tolo Marton l'ho trovato decisamente ispirato stasera, soprattutto a livello di assolo) condividendo energia ed emozioni con il pubblico sia che suonassero rock, blues o si lanciassero in esibizioni soliste.
Ben vengano eventi di questo tipo, ben vengano concerti organizzati in maniera così eccellente, ben venga la musica in ogni sua forma basta che non sia solo un mero strumento di business.
Un sincero complimento a tutti e 4 i musicisti : Alberto Martinuzzi alla batteria, Francesco Spinelli alla chitarra (peccato fosse poco valorizzata), Paolo Steffan al basso (e chitarra e anche voce) e Tolo Marton alla chitarra (e basso).Un grazie anche allo staff che ha organizzato la serata.Peccato davvero per i numerosi assenti perchè ne valeva davvero la pena.
Anzi vorrei aggiungere un quesito, anzi due.
A quando il prossimo concerto dei White Room ?
Mica vorrete fermarvi di nuovo ?

Alla prossima compari!!!!

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