venerdì 29 novembre 2013


Reportage Metaltrashfactory - 23/11/2013

Cari lettori (qualcuno che legge i miei post c'è, non sarete tanti ma vi ringrazio, ognuno di voi è speciale).
Molte volte mi sono state poste domande come : "Perchè lo fai ?", "Ma non ti stufi mai ?", "Ma non chiedi soldi per quello che fai ?", "Ti rendi conto che vai a sentire sconosciuti ?Magari bands che non avranno futuro e che non conosce nessuno o quasi ?", "Non sei stanco ad uscire dopo dieci ore di lavoro ?"...
La lista poi si allungherebbe e ingloberebbe "millemila" varianti e non finiremmo più di parlarne e come risultato la mia tastiera prenderebbe fuoco.
Una risposta esaustiva è..."Non me ne frega nulla di quello che pensano gli altri!".Io forse sono un povero fallito che crede ancora nell'arte, nella musica, nel suo essere veicolo di cultura e di aggregazione.
Io seguo una passione e dedico ad essa tutto il tempo ed energia che posso dare anche se magari non porterà a nulla...ma sono convinto che a qualcosa si arriva.Molte volte ammetto che è dura continuare, trovare la forza di uscire, fare ore tarde e l'indomani arrivare cotti al lavoro.Ma se nessuno seguirà più la musica resteremo schiavi di canzonette estive, musiche sempre più sintetizzate e melodie senza anima.

Stasera fa un freddo micidiale, l'inverno è arrivato come un ondata impetuosa scagliatasi contro una scogliera del nord ma ciò non mi impedisce di uscire e dirigermi alla vicina Birreia Old Saloon di Pederobba.
Stasera si esibirà una band che conosco da diverso tempo di cui i musicisti oramai li posso chiamare amici dato l'ottimo rapporto che si è creato e non solo con loro.Anche se di dimensioni esigue c'è una piccola scena che mette da parte la gelosia e cerca di aiutarsi e supportarsi per non farla morire.
E quindi dopo essere arrivato al locale e aver chiacchierato un' pochino di musica la band è pronta per scendere in campo :

I montebellunesi Metaltrashfactory salgono sul palco e cominciano la loro opera di distruzione mentale.
Averli visti tante volte però mi rende difficile ogni volta scrivere qualcosa di diverso quindi vedrò anche stavolta di provare a descrivere un loro show.
Diciamo che stavolta ho visto una maturazione che fino ad ora c'era sì, ma non in maniera così marcata.Ho notato più coesione, più affiatamento, una crescita come musicisti insomma che mi ha fatto molto piacere.
Constatare dei miglioramenti in una band che segui da molto dà sempre soddisfazioni.
Il loro particolare thrash metal quasi meccanico nel suo incedere stasera spazza via ogni dubbio su cosa la band possa offrire.Nell'insieme il suono è una sorta di "Arancia Meccanica" in versione musicale, un mostro cibernetico sonoro composto da ritmiche fredde, glaciali, forse anche industriali ma che non manca di ammaliare con delle melodie subdole che lasciano spazio quando meno te lo aspetti a sfuriate affilate come lame (Lost in the snow).Ma al gruppo piace molto sperimentare e destrutturare il sound che rese famosi i Metallica con Master of Puppets, combinandolo con il post-thrash dei Machine Head.Ne esce fuori quindi un ventaglio di pezzi che se su disco brillano di una luce particolare, dal vivo vengono potenziati e resi ancora più volenti e d'impatto.Durante la serata verranno proposte anche delle canzoni nuove cantate in dialetto veneto (sarà questo il nuovo corso che intraprenderà la band ?) che non andranno fortunatamente a rendere il sound accessibile a orde di maniaci della nuova moda musicale punk/rock a base di testi di dubbio gusto sempre espressi in dialetto.Come dicevo, stasera il gruppo era in forma a mio parere e finalmente sono riuscito ad intravedere una certa ricerca di personalità nel cantato.Qualcosa si sta muovendo, una timbrica personale piano piano sta spuntando fuori (ironico merito forse del nuovo look alla Scott Kelly ?), una via di mezzo tra l'aggressivo e un certo modo di intendere la melodia cospargendola di polvere.
La setlist oltre a qualche cover tra cui spicca una dei Sepultura, attinge anche oggi dall'unico (almeno per ora) full lenght, disco che vive viaggiando su diversi binari attingendo da qualsiasi cosa lo possa rendere più furbo.Furbizia che emerge sulle note di pezzi come NewLife PT.II (occhio agli assolo di chitarra) oppure Horizon of Event (parte quasi industrial per poi mutare come un camaleonte) che dal vivo davvero acquista una marcia in più con i suoi cambi di tempo.Anche Desert Warm possiede delle peculiarità che se sviluppate potrebbero riservare molte sorprese.
Concludendo, gran concerto, prestazione ottima di tutti (stavolta si sentiva anche meglio il lavoro di basso).Ora li attendiamo al varco per il secondo disco che speriamo non tardi ad arrivare.
Bravi fioi!!!!(perdonate l'incursione in dialetto veneto ma ci stava bene!!!).

Dopo di loro doveva esibirsi un altra band che però non ha più suonato.Si è esibita una cover band.Io tra stanchezza e scarso interesse per le cover ho preferito rientrare.

Alla prossima compari!!!!

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