martedì 22 maggio 2012

Reportage Saxon + Crimes of Passion + Vanderbuyst - 24/05/2011

La giornata comincia presto.Mi alzo di buon ora e nonostante il caldo disumano già alle 10 del mattino mi reco al New Age per incontrare di persona coloro che calcheranno il palco del piccolo locale trevigiano.Fortuna vuole che trovo un posticino all’ombra pure discretamente ventilato e mi metto in attesa.I minuti non passano mai e l’attesa (dato che ero l’unico matto che era lì a quell’ora) si faceva snervante.Ma ecco un tour bus che attraversa lo stradone di fronte al club.Digitale e booklet alla mano e mi piazzo nel retro ad aspettare.Scende per primo il chitarrista Paul Quinn, uno dei due membri storici.Pazzesco quanto sia umile, quasi timido nel suo modo di porsi.Scopro che gli altri sono in hotel e mi metto ad aspettare.E finalmente compare una macchina scendono il mitico Biff, il bassista e il chitarrista.Gentilissimi e cordiali.Delle persone che nonostante la fama enorme raggiunta negli anni mantengono quella genuinità che a molti purtroppo manca.
Il batterista era ubriaco dalla sera prima quindi lo beccherò durante la serata.
Salto temporale e andiamo alla serata.Di gente ce né ma non quanto mi aspettavo considerata la caratura degli headliner.Cominciamo :

Partono i
Vanderbuyst, trio di heavy metal classico che mescola Anvil, Raven e un pizzico di Motorhead.Assomigliano molto ai Cauldron.Un buon concerto energetico e divertente senza chissà quali pretese.Alcune canzoni avevano dei bei ritornelli che le rendevano più coinvolgenti, altre decisamente meno risultando anonime.Tecnicamente niente di eccezionale ma in ogni caso la tecnica era funzionale al genere proposto.

Seguono i
Crimes of Passion e qui il livello cala a livelli preoccupanti.Le canzoni purtroppo non decollano mai risultando spente e noiose.Per quanto il quintetto cerchi di coinvolgere i presenti cè ben poco da fare.Molto pubblico è nella zona esterna a chiacchierare e ciò non aiuta molto.Pure il sottoscritto dopo aver sentito diversi pezzi e una cover di Holy Diver segata in 2 ha preferito andare a prendere aria.

Ed ecco salire sul palco i leggendari
Saxon, una delle band che ha forgiato la N.W.O.B.H.M e che non ha mai riscosso il successo di bands come i Maiden o i Priest.Stasera presenteranno anche il nuovo disco Call to Arms che uscirà a breve.Li incontri per strada e sono miti e tranquilli ma sul palco scatenano un energia metallica enorme.
Resto sbalordito dalla potenza vocale di Biff che nonostante l’età avanzata possiede una vitalità e una tenuta di palco da spazzare via parecchi colleghi più giovani.Paul Quinn alla chitarra è una garanzia di tecnica e feeling con quel tocco blues che emerge nelle note che escono dal suo strumento.Suona molto concentrato dimostrando una classe enorme alternando riff metallici a splendidi assolo.L’altro chitarrista Doug svolge anche lui un ottimo lavoro e la sezione ritmica formata dal bassista Nibbs e dal batterista Nigel è un rullo compressore.Proprio quest’ultimo spara di quelle mitragliate da lasciare a bocca aperta.Un grande!!!

La setlist oltre a comprendere nuovi brani vede pezzi come Demon Sweeny Todd, Crusader, Motorcycle Man, Strong Arm of the Law e tanti altri per un concerto favoloso, energetico e divertente che non credo abbia deluso nessuno.A fine concerto ritrovo la band al completo disponibilissima a scambiare 4 chiacchiere con chiunque volesse.
Una serata a cui non si poteva mancare.Grazie Saxon!!!

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