La giornata comincia presto.Mi alzo di buon ora e nonostante
il caldo disumano già alle 10 del mattino mi reco al New Age per incontrare di
persona coloro che calcheranno il palco del piccolo locale trevigiano.Fortuna
vuole che trovo un posticino all’ombra pure discretamente ventilato e mi metto
in attesa.I minuti non passano mai e l’attesa (dato che ero l’unico matto che
era lì a quell’ora) si faceva snervante.Ma ecco un tour bus che attraversa lo
stradone di fronte al club.Digitale e booklet alla mano e mi piazzo nel retro
ad aspettare.Scende per primo il chitarrista Paul Quinn, uno dei due membri
storici.Pazzesco quanto sia umile, quasi timido nel suo modo di porsi.Scopro
che gli altri sono in hotel e mi metto ad aspettare.E finalmente compare una
macchina scendono il mitico Biff, il bassista e il chitarrista.Gentilissimi e
cordiali.Delle persone che nonostante la fama enorme raggiunta negli anni
mantengono quella genuinità che a molti purtroppo manca.
Il batterista era ubriaco dalla sera prima quindi lo beccherò durante la serata.
Salto temporale e andiamo alla serata.Di gente ce né ma non quanto mi aspettavo considerata la caratura degli headliner.Cominciamo :
Partono i Vanderbuyst, trio di heavy metal classico che mescola Anvil, Raven e un pizzico di Motorhead.Assomigliano molto ai Cauldron.Un buon concerto energetico e divertente senza chissà quali pretese.Alcune canzoni avevano dei bei ritornelli che le rendevano più coinvolgenti, altre decisamente meno risultando anonime.Tecnicamente niente di eccezionale ma in ogni caso la tecnica era funzionale al genere proposto.
Seguono i Crimes of Passion e qui il livello cala a livelli preoccupanti.Le canzoni purtroppo non decollano mai risultando spente e noiose.Per quanto il quintetto cerchi di coinvolgere i presenti cè ben poco da fare.Molto pubblico è nella zona esterna a chiacchierare e ciò non aiuta molto.Pure il sottoscritto dopo aver sentito diversi pezzi e una cover di Holy Diver segata in 2 ha preferito andare a prendere aria.
Ed ecco salire sul palco i leggendari Saxon, una delle band che ha forgiato la N.W.O.B.H.M e che non ha mai riscosso il successo di bands come i Maiden o i Priest.Stasera presenteranno anche il nuovo disco Call to Arms che uscirà a breve.Li incontri per strada e sono miti e tranquilli ma sul palco scatenano un energia metallica enorme.
Il batterista era ubriaco dalla sera prima quindi lo beccherò durante la serata.
Salto temporale e andiamo alla serata.Di gente ce né ma non quanto mi aspettavo considerata la caratura degli headliner.Cominciamo :
Partono i Vanderbuyst, trio di heavy metal classico che mescola Anvil, Raven e un pizzico di Motorhead.Assomigliano molto ai Cauldron.Un buon concerto energetico e divertente senza chissà quali pretese.Alcune canzoni avevano dei bei ritornelli che le rendevano più coinvolgenti, altre decisamente meno risultando anonime.Tecnicamente niente di eccezionale ma in ogni caso la tecnica era funzionale al genere proposto.
Seguono i Crimes of Passion e qui il livello cala a livelli preoccupanti.Le canzoni purtroppo non decollano mai risultando spente e noiose.Per quanto il quintetto cerchi di coinvolgere i presenti cè ben poco da fare.Molto pubblico è nella zona esterna a chiacchierare e ciò non aiuta molto.Pure il sottoscritto dopo aver sentito diversi pezzi e una cover di Holy Diver segata in 2 ha preferito andare a prendere aria.
Ed ecco salire sul palco i leggendari Saxon, una delle band che ha forgiato la N.W.O.B.H.M e che non ha mai riscosso il successo di bands come i Maiden o i Priest.Stasera presenteranno anche il nuovo disco Call to Arms che uscirà a breve.Li incontri per strada e sono miti e tranquilli ma sul palco scatenano un energia metallica enorme.
Resto sbalordito dalla potenza vocale di Biff che nonostante
l’età avanzata possiede una vitalità e una tenuta di palco da spazzare via
parecchi colleghi più giovani.Paul Quinn alla chitarra è una garanzia di
tecnica e feeling con quel tocco blues che emerge nelle note che escono dal suo
strumento.Suona molto concentrato dimostrando una classe enorme alternando riff
metallici a splendidi assolo.L’altro chitarrista Doug svolge anche lui un
ottimo lavoro e la sezione ritmica formata dal bassista Nibbs e dal batterista
Nigel è un rullo compressore.Proprio quest’ultimo spara di quelle mitragliate
da lasciare a bocca aperta.Un grande!!!
La setlist oltre a comprendere nuovi brani vede pezzi come
Demon Sweeny Todd, Crusader, Motorcycle Man, Strong Arm of the Law e tanti
altri per un concerto favoloso, energetico e divertente che non credo abbia
deluso nessuno.A fine concerto ritrovo la band al completo disponibilissima a
scambiare 4 chiacchiere con chiunque volesse.
Una serata a cui non si poteva mancare.Grazie Saxon!!!
Una serata a cui non si poteva mancare.Grazie Saxon!!!
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