martedì 22 maggio 2012


Reportage Ulver + Stian Westerhus - 12/11/2011

Era da una vita che non tornavo a teatro e mai avrei creduto di tornarci ma la vita è sempre piena di sorprese (o menzionando Mr.Gump "Non sai mai quello che ti capita").E così io e la mia dolce metà partiamo di buon ora in direzione Parma per assistere al ghiotto show in programma.

Dopo un giro pomeridiano in centro (anticipato da un lauto e succulento pranzo) l'ora si avvicina sempre di più quindi ci dirigiamo all'entrata dello splendido teatro Regio.Osservando tra il pubblico noto che è molto eterogeneo : black-metallers, appassionati di musica in generale, semplici curiosi e chi più ne ha più ne metta.

Vergongnoso il banchetto merchandise che aveva poco o nulla se non qualche t-shirt, un paio di vinili e un album di qualche side-project.Non è la prima volta che mi capitano certi spettacoli, mah, in ogni caso una maglietta ricordo la prendo in ogni caso.

Bene sta per cominciare la prima parte del concerto.
Si presenta sul palco Mr. Stian Westerhus che conoscevo pochissimo, avevo visto qualche video in giro per youtube e avevo un idea grossolana di cosa avrebbe suonato.Chitarrista a dir poco folle direi...credo abbia stremato anche il più ferreo degli appassionati di jazz, fusion, psych...nessuno schema, nessuna parte memorizzabile ma un continuo flusso che ci fa letteralmente a pezzi le cervella tra rumori assortiti ed effetti a badilate.Sperimentazione al 100% per una mezzoretta (per fortuna) che ha necessitato un enorme fatica per digerire la proposta.Un inizio comunque interessante.
Piccola pausa per andare a bere qualcosa ed entrano gli headliner.

Ed ecco che le luci si spengono e parte la magia.Lontanissimi oramai dal black metal degli inizi gli Ulver portano in teatro un atmosfera eterea ed atmosferica puntando molto sugli ultimi album dove lo stile punta su soluzioni rilassanti ed ipnotiche.Alle spalle della band cè un mega schermo che proietta immagini e filmati in modo da unire le musiche a un qualcosa di visivo.Beh, un esperienza sensoriale che valeva la pena di essere vissuta.
Non serve èarlare di tecnica, di elencare i pezzi (uno più bello dell'altro) perchè certe emozioni non si possono descrivere a parole.Un viaggio mentale che vorresti non finisse mai.La band ha cambiato pelle nella sua carriera.A molti forse non è andato giù il mutamento ma secondo il parere personale la svolta stilistica merita attenzione e stasera ho assistito a qualcosa che non dimenticherò mai.

Una sola nota di demerito va alla poca educazione del gruppo nei confronti di quei pochi fan che li aspettavano all'uscita a fine show (dato che la stessa band aveva assicurato che si sarebbe resa disponibile).Dopo quasi due ore si sono degnati di uscire 3/5 degli Ulver mentre gli altri se ne sono andati di nascosto.I pochi temerari che aspettavano all'uscita si sono gelati le ossa.

In ogni caso serata imperdibile.

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