martedì 22 maggio 2012



Reportage Bloodstock Open Air - 11,12,13,14/08/2011

11/08/2011

Ore 4:30 del mattino.Buio pesto.Il cielo pullula di stelle il che lascia presagire che sarà una bella giornata.Mi attendono un po’ di ore di viaggio e quindi alle 5 passate mi dirigo in stazione a Treviso per prendere il treno fino a Mestre.

Arrivato in stazione dopo una breve attesa prendo il pullman diretto all’aeroporto.Durante il tragitto come al solito capita l’imprevisto.Il cambio dà alcuni problemi, ma per fortuna miracolosamente torna a posto causando un po’ di ritardo ma per fortuna avevo deciso di partire in anticipo quindi posso fare tutto con calma.
Manca ancora un po’ alla partenza quindi dopo il check-in e i soliti noiosi controlli al metal-detector mi fiondo al bar a riempire lo stomaco dato che oramai in volo non ti danno manco una caramella.
Dopo essermi rimpinzato per bene è ora dell’imbarco.
E si parte.Prima tappa : Venezia-Bruxelles.
E chi si aspettava che l aeroporto fosse così grande ?Lo scalo non mi dava molto tempo per girare difatti dopo una lunga camminata arrivo al gate previsto per l’imbarco giusto in tempo per salire a bordo.Destinazione : Birmingham.
In volo per fortuna viene servito qualcosina da mettere sotto i denti.
Prima di partire guardando i telegiornali sembrava fosse scoppiata chissà quale catastrofe a causa di vari attentati e problemi di ordine pubblico.Ma come succede di solito la realtà è ben diversa.Arrivato a destinazione non ho notato tracce di tensione, i controlli erano quelli classici di routine.Anzi a dirla tutta la gente era tranquilla e serena.
Bene, tempo di un veloce rifornimento viveri al supermercato e vado a prendere il treno.
Prima tappa Birmingham New Street e poi via per la tranquilla cittadina di Lichfield.Sull’ultimo tragitto comincio a intravedere diversi metal-heads.
Altri 10 minuti a piedi per raggiungere l’hotel a lasciare la valigia e riposare un pò.
La prima giornata del festival prevede 4 bands che suoneranno a pomeriggio inoltrato perciò mi dirigo a prendere il pullman per raggiungere la location del concerto.
Le temperature sono parecchio ostiche e quindi mi sono vestito pesante.I concerti si svolgono tutti nel Sophie Lancaster Stage ovvero il tendone.Gli altri palchi al momento non sono funzionanti.

Bene cominciamo :


Attaccano gli
Achren che propongono un death/black che ho trovato parecchio insipido.Non mi hanno detto granchè.Nota particolare al bassista che suonava usando le dita e non il plettro.Per il resto niente di chè.Passiamo oltre.
Seguono a mio avviso i vincitori della giornata ovvero gli Xerath che suonano un mix di industrial e post-metal.L’inizio non è stato proprio dei migliori ma piano piano si sono scaldati polverizzando i presenti a suon di ritmiche intricate e malate.La sezione ritmica era dinamite e insieme alla chitarra creava un muro di suono pauroso.La voce non era sempre convincente soprattutto in alcune parti in pulito ma alla fine non andava a intaccare l’esibizione.Grandi!
Tocca poi ai giovani Revoker salire sul palco a suon di bordate in stile Pantera/Black Label Society.Non male, le canzoni si lasciavano ascoltare seppur non particolarmente originali.Mi è piaciuto molto il batterista che aveva un attitudine punk che pestava come un dannato.Bravi.
Gli ultimi a calcare il palco sono i Beholder, band che suona un misto di heavy e thrash con qualche spunto sludge.Li ho seguiti pochino dato che la stanchezza cominciava a farsi sentire.Non mi sono piaciuti molto.Vedremo la prossima volta.Tempo di mettere qualcosa sotto ai denti e me ne torno in albergo per prepararmi alla prima vera giornata del Bloodstock Open Air.

12/08/2011


Dopo la colazione mi dirigo subito al festival.

L’area non è molto grande a dire il vero.Ci sono 4 palchi.Il Ronnie James Dio Stage dove si esibiscono le band più grosse.Il Sophie Lancaster Stage ossia il tendone.Il New Blood Stage ossia un piccolo palco situato dentro una specie di mega gazebo stile festa della birra.E infine cè il Jägermeister Stage, un piccolissimo palco situato vicino al main stage per ospitare band in versione acustica oppure gruppi praticamente sconosciuti.
Per mangiare ce né per tutti i gusti : cinese, messicano, hamburger,italiano ,fish and chips, panini assortiti (tra cui vi consiglio lo Steak Sandwich se vi piace il gusto della selvaggina), caffetteria, tè, gelati e chi più ne ha più ne metta.Poi cè qualche bancarella di vestiario, stand di cd (pochissimi, una cosa vergognosa) e per non farsi mancare nulla pure le giostre con tanto di autoscontri e sala-giochi.Menzione per la pulizia dei servizi.Non li ho mai trovati in condizioni estreme come mi è capitato in Germania o Austria.Un plauso all’organizzazione generale.Gli orari delle esibizioni erano sempre rispettati e anche la tenda autografi ha consentito a tutti di poter avere le firme di quasi tutte le bands partecipanti all’evento.Molti gruppi comunque specie quelli meno conosciuti giravano per il festival quindi potevi fare piacevoli incontri (tra cui gli Hell che tra l’altro si ricordavano pure di me).

Bene si comincia :


I primi a calcare il palco sono i
The Defiled band metalcore che non mi interessava minimamente.Difatti vado subito al New Blood Stage perché cominciano gli Shreddertron.Non fatevi ingannare dal nome in quanto la band non centra nulla con virtuosismi masturbatori stile Malmsteen.Il giovane quartetto suona in versione strumentale e propone un post-rock/metal davvero interessante.Dateci un ascolto, ve li consiglio.A fine concerto vado a salutarli per le classiche foto e firme.Seguono poi i Wolf sul palco grande.Concerto orribile ma non per colpa loro ma per problemi vari ai suoni tra cui un basso che copriva tutto, voci basse e continui casini alla chitarra.Loro ce l’hanno messa tutta uscendone comunque in maniera dignitosa.Durante la pausa ne approfitto per andare a salutare gli Arthemis, credo si siano ingrassati di non so quanto a sentir parlare italiano.Emozionante senza dubbio!!!
Seguono poi i thrasher Forbidden che sparano il loro thrash spacca ossa.Gran bel concerto devo dirlo seppur con problemi ai suoni che hanno un po’ rovinato le canzoni ma loro se ne fragavano e hanno continuato a massacrarci tutti a bastonate sonore.Tempo di andare al meet and greet con i Wolf ed attaccano i Poisonblack che si rivelano nuovamente noiosi come al solito.
Difatti me ne vado al Jägermeister Stage dove stanno per iniziare gli Spires in versione acustica.Semplicemente meravigliosi.Il cantante ha una voce splendida.Il set purtroppo dura poco e in più ogni tanto si sentivano le urla provenienti dal main stage in concomitanza del sound-check dei Triptykon.Difatti proprio loro attaccano.Faccio a tempo di andare a incontrare i Forbidden e vado a seguire la band del leader dei Celtic Frost che anche stavolta propone un sound malato e oscuro che ti fa a pezzi l’anima.Suonare a quell’ora del giorno non gioca a loro favore ma il gruppo suona senza farsi problemi tramutando le note in oscurità sonora.Grandi!Piccola pausa pranzo nel frattempo.
Ma attenzione sta per salire sul palco una piccola leggenda.Una band dimenticata per troppo tempo e sottovalutata o meglio ignorata da molti perché all’epoca era forse troppo all’avanguardia.Sto parlando degli immensi Coroner.Letteralmente un trio delle meraviglie.Ogni pezzo viene eseguito con grande tecnica.Le canzoni sono piene di sfaccettature e mescolano thrash e prog con qualche bordata più estrema in maniera eccellente.I migliori della giornata senza dubbio.Spero riescano a ottenere ciò che in passato non hanno ottenuto.Sarebbe un delitto sparissero di nuovo.
Subito dopo vado al meet and greet con loro e si dimostrano persone cordialissime e gentili.Stanno lavorando alla ristampa dei loro dischi quindi speriamo di non dover aspettare molto.Fantastici!!!
Ed ora un altro concerto da lacrime agli occhi.Salgono sul palco i micidiali Kreator e non ce né per nessuno.Hordes of Chaos non fa prigionieri ma ci disintegra tutti e il resto del concerto non lascia scampo.Una band che sia su disco che dal vivo ha saputo mantenere il suo status.I suoni sono ottimali e permettono di godere di una dose di letale violenza su pezzi come Enemy of God e Pleasure to Kill.Concerto grandioso senza dubbio!!!
Torno al New Blood stage perché suonano i Brezno dalla Slovenia.Il genere è folk metal e devo dire che questi giovani lo suonano davvero bene.Molto brava la violinista e molto belli i cori a 3 voci della cantante, della tastierista e quelli più aggressivi del chitarrista.Se vi piace il genere teneteli d’occhio.Non fanno musica banale in stile Koorpiklaani ma lavorano sugli arrangiamenti non risultando troppo scontati.A fine concerto vado a chiacchierare con loro per i soliti convenevoli e mi svelano anche il significato del nome che significa abisso o anche profondità dei boschi.
Tempo di andare a mangiare e sale sul palco quel pazzoide di Devin Townsend che tra un pezzo e l’altro si mette a discutere con un pupazzo virtuale visibile sul mega-schermo.Difficile valutare il suo concerto in quanto se da un lato viene da elogiare il suo estro creativo, il suo essere geniale seppur a modo suo o il suo andare contro corrente dall’altro non si capisce bene dove voglia andare a parare.Provo a spiegarmi.I brani proposti sono di una varietà impressionante.Ma a volte osare troppo può incasinare il risultato.Io ho fatto fatica a seguirlo.Lui è un frontman eccezionale senza dubbio.Sa come intrattenere il pubblico ma le canzoni dicono tutto e nulla.Show strano.Da rivedere magari in un posto più piccolo seguendolo con più attenzione.
Ed ecco gli headliner della prima giornata.I W.A.S.P..Più o meno la scaletta e l’intro sono sempre quelle.attaccano con On your knees continuando con i soliti pezzi tipo Babylon’s burning, LOVE machine, Wanna be somebody, Wild Child eccetera…viene fatto pure salire un fan sul palco per incitare il pubblico.Ho notato però che qualche discorso di Blackie non è piaciuto difatti è partito qualche fischio e qualche buuuuu…la band comunque era in forma ed ha dato vita ad un ottimo concerto.Mr. Lawless però conciato così fa solo morire dal ridere.A che serve vestirsi in quel modo ?Boh…Come prima giornata il festival è partito molto bene.

13/08/2011


Per fortuna anche oggi il tempo è clemente rimanendo sempre nuvoloso seppur freddo ma almeno non piove.La prima band che mi interessa comincia tardi quindi ne approfitto per fare un giro per la graziosa cittadina di Lichfield che vi consiglio caldamente di visitare.Di fronte alla chiesa cè il mercato, poi cè la cattedrale e la zona del centro è piena di negozi e zeppa di pubs e ristoranti.

Tempo di fare un breve shopping e mi dirigo al festival.

Sul palco principale attaccano gli Skeletonwitch che propongono un noiosetto thrash metal seguiti dagli inossidabili Grave Digger dalla Germania.Compare lo scavafosse armato di cornamusa per dar vita all’intro e la band può scaraventare sui presenti il suo power metal senza compromessi.Per
quante volte io li riveda cantare assieme a loro pezzi come Excalibur, In the dark of the sun, le leggendarie Rebellion (The Clans Are Marching) e Heavy metal breakdown è sempre un piacere.Anche canzoni nuove come Hammer of the Scots rendono molto bene.La band era in forma e il buon Chris con il suo vocione roco non delude mai.Si sente la mancanza di una seconda chitarra a dire il vero ma la sensazione passa comunque in secondo piano.Ottimi!
Dopo aver fatto il meet and greet con loro attaccano i Tarot band nota più che altro per avere tra le sue fila il bassista-cantante dei più quotati Nightwish.Lo show di per sé non è stato male ma le canzoni mi hanno fatto sbadigliare più di una volta.Qualche parte interessante c’era ma il risultato finale ne ha risentito.Marco ha sempre una voce potente ma da solo non basta a tenere su la baracca.Deludenti a mio parere.Il loro metal melodico non mi ha preso molto.
Nel mentre che vado a incontrare Marco al meet and greet ascolto un po’ i Finntroll e sinceramente mi danno ogni volta la stessa impressione.Coinvolgono molto di più quando fanno canzoni tipicamente folk che non quando suonano feroci e pesanti.Poi vederli senza Trollhorn ma con un sostituto dato che lui segue la band solo in studio non è il massimo.Peccato.
Faccio anche a tempo a gustarmi i blues/rockers Blake nel tendone che offrono un concerto davvero potentissimo e assolutamente coinvolgente.Il loro stile mescola rock’n’roll, tanto blues e una spruzzatina di metal.Fantastiche le chitarre che alternavano dei riff dinamitardi ad assoli dal sapore blues.Ottimo anche il cantante con una voce roca al punto giusto.Band bravissima!!!
Pausa pranzo e sale sul palco mr. Inshan ossia il leader dei black metallers Emperor che si presenta con una formazione a 3 chitarre e 2 tastiere più basso e batteria.Non lo vedo adatto ad un festival data l’interessante e molto personale proposta musicale che mescola industrial, elettronica, black metal, psichedelia Pinkloydiana e molto altro.Il suo genere è troppo intimo per essere apprezzato dalla massa.Gli ottimi suoni hanno reso il concerto davvero interessante.La band che lo accompagnava era molto giovane ma ha dato un eccellente supporto.Gran bello show.Da rivedere assolutamente!
Tempo di meet and greet con la band e cominciano i Wintersun che sono ancora fermi al disco di debutto se non sbaglio da diverso tempo.Il concerto che propongono è il migliore a cui io abbia assistito.Ottimo coinvolgimento, ottimi suoni e tanta energia per la band dell’ex chitarrista degli Ensiferum.Il loro mix di folk, epic e black suona davvero bene.Band davvero molto seguita anche in Inghilterra.Sarebbe ora registrassero un nuovo disco a mio parere.Bravi comunque!!!
La giornata oggi offre numerosi show di qualità e difatti tocca ai sinfonici Therion calcare il palco.Altro concerto davvero intensissimo che vede una nuova cantante in formazione.Ascoltare i cori a 4 voci (2 maschili e 2 femminili) è assolutamente meraviglioso.Poche band possono dire di suonare metal sinfonico.Loro sono tra i migliori intarsendo intrecci vocali da brividi mescolandoli con ritmiche doom metal.Assolutamente fantastici!!!
Al meet and greet riesco a farmi baciare dalle due cantanti ma lasciamo perdere il gossip che è meglio ehe eh eh eh eh.Da notare che stranamente dopo che hanno baciato me diverse persone hanno fatto altrettanto.Mica stupidi gli inglesi eh ?
Tempo di fare un giro per mangiare e fare una foto con il cantante dei Wintersun che incontro in giro che stava facendo un intervista ed attaccano i nostri Rhapsody of Fire.Beh non credevo fossero tanto seguiti in terra inglese.Cè davvero tanto pubblico lì per loro.La band suona che è una meraviglia.Prestazione eccellente.L’innesto del nuovo chitarrista potenzia in maniera efficace il sound del gruppo.Il buon Fabio è sempre una garanzia, Luca alla chitarra assieme ad Alex non sbagliano un colpo e tutto il resto della band pompa alla grande compreso il mostruoso batterista Alex Holzwarth.Vengono proposti pezzi un po’ da tutti gli album…Triumph and Agony, Unholy Warcry, Dawn of Victory, Villane of Dwarves dove anche i più truci metallari si mettevano a danzare sulle note folleggianti del pezzo, Lamento Eroico che ha commosso molti…
Insomma anche noi italiani sappiamo farci valere, peccato che solo all’estero, in patria meglio lasciar perdere.Grandi!!!
Il meet and greet con loro è stato epico.La fila era molto lunga e parlare con loro in lingua madre è stato fantastico ma la sorpresa è venuta dopo.Dato che c’era molta gente non era permesso far foto.Io ho avuto la folle idea di chiedere a Luca Trilli se finita la session uscivano un attimo a fare una foto.Luca mi disse di rimanere nei paraggi.Cose da non credere.A un certo punto sbuca uno della security e mi fa segno di entrare per incontrare la band in privato per scattare una foto di gruppo.E chi se lo aspettava ?Grazie ragazzi!!!
Ed ora salgono sul palco una delle band alfiere del black metal.Finalmente mi trovo davanti agli immortali per eccellenza : Immortal!!!
Mi metto abbastanza davanti per poterli vedere bene per qualche pezzo.Ed eccoli che salgono sullo stage.Un trio micidiale capitanato dal leggendario Abbath che mostra un po’ i segni dell’età ma mantiene sempre addosso quell’aurea magica e maligna che lo rende degno di rispetto e di riverenza.Attaccano con All shall Fall e devo dire che la pecca maggiore sono stati i volumi troppo bassi segando un po’ così la potenza delle canzoni.Non capisco perché.Si sentiva bene ma poco…ma in fondo non importava più di tanto.Vedere un gruppo che ha fatto la storia della musica estrema è un onore e ascoltare brani come Call of the Wintermoon, Sons of Northern Darkness o One by One scalda gli animi dei presenti a dovere.
Il tipico metallaro in questo momento dovrebbe essere in prima fila a pogare e bere birra…beh il sottoscritto dato che faceva davvero freddo è andato in un posto tranquillo a banchettare con cioccolata calda e biscotti godendomi lo show e sinceramente me ne sbatto se vengo considerato male a riguardo.In ogni caso Hail Immortal.(I balletti di Abbath non me li scorderò più)

14/08/2011


Ed eccoci all’ultimo giorno che ha visto qualche attimo di sole nel pomeriggio.Un clima generale ideale per chi soffre particolarmente il caldo.Arrivo in tempo per godermi gli
Hell che suonano un concerto ancora migliore del Metal Fest in Austria.I suoni sono ben bilanciati e il gruppo ci da dentro di brutto dando vita a un ottimo show energetico e potente condito dalle solite trovate del cantante come il vestirsi da monaco con tanto di campana, mettersi a torso nudo e frustandosi oppure predicare su un altare e inneggiare alla Church of Hell!!!Favolosi!!!
Non perdeteveli se vi capitano a tiro ed se amate il metal classico.
Seguono poi i 1349 che sinceramente non mi dicono nulla.Suonano il solito black metal sentito e risentito.Nel frattempo pausa spuntino e vado al New Blood Stage a rivedere gli Spires questa volta in versione elettrica.Si sentono le influenze degli Opeth in qualche parte ma la band ci mette del suo sfoderando un ottima interpretazione.Il cantante oltre alla splendida voce pulita aggredisce il pubblico con parti più estreme al limite del growl oltre che suonare la chitarra.Molto bravo.Teneteli d’occhio se vi piace il genere.
Mi dirigo poi al Jägermeister Stage dove stanno per comiciare gli svedesi Amaranthe con delle versioni acustiche dei brani dell’album di debutto uscito non da molto.Gli occhi sono puntati sulla cantante Elize che sfodera una prestazione davvero intensa dimostrando ottime qualità per la sua giovane età.La band è presente sul palco a metà ma si rifarà più tardi sul tendone offrendo una prestazione potente con l’alternarsi di due voci pulite e una aggressiva tendente al metalcore.Verranno in Italia assieme agli Hammerfall se vi interessa.Bravi davvero.
Dopo lo show vado a salutarli per i consueti convenevoli (bacini compresi con Elize ma questo immagino lo sapevate già eh ehe he he).
Proseguiamo con i grandissimi Primordial…ma…qualcosa non va…ed è presto spiegato il motivo…sono tutti presenti sul palco ma vedo il cantante comunicare qualcosa agli altri e vedo che sorseggia qualcosa e credo fosse o tè o qualcosa di caldo e difatti si svela presto l’arcano…il buon Alan è senza voce…esce solo qualche suono incomprensibile dal microfono.Ma lui non molla e dal palco non si muoverà provando e riprovando a recuperare la voce sputando l’anima pur di riuscirci.Purtroppo i suoi sforzi saranno vani e il concerto sarà solo strumentale.Ma lui ne uscirà comunque a testa alta.Non ha mollato incitando il pubblico a cantare.Questo significa dignità e passione!!!!Massimo rispetto per loro.
Seguono i deflagranti Napalm Death che offrono il solito show di violenza distruttiva senza compromessi.Dato che li ho visti diverse volte me ne vado a fare un giro e seguo una parte dello show dei Nemhain che li vede suonare un grezzo misto di punk e rock’n’roll.La cantante si dannava parecchio ma mi pare urlasse più che cantare.
Ma ecco una band che volevo assolutamente vedere : i mitici Hammerfall.Cominciano con brano dal nuovo disco Infected e sinceramente questo cambio di sonorità non mi piace per nulla.Difatti quando attaccano con pezzi come Any Means Necessari, Last Man Standing e Bloodbound i cuori si infiammano.Anche hammerfall fa la sua figura assieme a Let the Hammer fall.Divertente il siparietto in cui il cantante ha chiesto quante persone vedevano la band per la prima volta.Alzarono le mani quasi tutti.E lui disse”Ma dove c***o siete stati negli ultimi anni ?”Ma la parte del leone l’ha fatta la micidiale Hearts on Fire e lì non ce né per nessuno.Basta il riff di chitarra iniziale a far esplodere la folla e quando arriva il coro siamo tutti lì a cantare il ritornello.Una marea di persone che intonava le parole.Da pelle d’oca!!!
Il meet and greet mostra una fila da paura ma non me lo perdo e ricevo pure i complimenti da Joacim per la mia felpa degli Hell.Piccola pausa per fare un giro e trovo il bassista degli Exodus in giro che stava facendo un intervista e mi faccio la foto.(curiosa una frase che ha detto riguardo alla differenza tra loro e i Metallica…gli Exodus volevano diventare la band più potente del mondo…I Metallica volevano diventare la band più grande al mondo…chi ha orecchie per intendere).
Seguono poi gli stessi Exodus ma sinceramente non riesco più a digerirli.Sono diventati troppo pesanti perdendo quelle sonorità punkeggianti dei primi album.Il cantante seppur bravo non mi piace proprio.La loro svolta stilistica non la apprezzo molto.Sentire poi un pezzo leggendario come Bonded by Blood quasi irriconoscibile in versione più estrema mi ha fatto star male.Peccato.
Vado lo stesso a salutarli al meet and greet e poi mi concedo un bel gelato e due chiacchiere con il cantante degli Hell.
Siamo quasi alla fine e tocca ai mostruosi At the gates aprire le danze del trio di band finali.Bastano 2 millisecondi e scatenano il putiferio portando la distruzione al Bloodstock.Pazzesco quanta energia possiedano e la scaricano addosso al pubblico con gran violenza.
Bellissima la frase del leader Tomas in cui ha consigliato a tutti di seguire altre band del festival e che si sentono onorati di suonare assieme agli Exodus e ai Morbid Angel dato che loro sono prima di tutto degli appassionati di musica e poi musicisti.Il loro death metal non lascia scampo e si rivela uno dei concerti migliori della giornata.La formazione che ha dato vita a Slaughter of the Soul ha centrato in pieno il bersaglio!!!Grandissimi!!!
Ricevo pure da loro i complimenti per la felpa degli Hell.Che onore!!!
Ora mi preparo perché sta per arrivare un altro pugno in faccia.Ladies and Gentleman : Morbid Angel.La deflagrazione prosegue senza sosta con violenza irrefrenabile saccheggiando un po’ tutta la discografia.Una band che pesta di brutto ma con tecnica sopra le righe.Anche il nuovo batterista si rivela un ottimo momentaneo acquisto.Il growl di David Vincent è cambiato parecchio ma graffia ancora senza problemi.A fine concerto scovo di fronte al palco Oscar degli Hammerfall e come al solito foto ricordo.Tempo del meet and greet con gli angeli morbosi e salgono sul palco i leggendari Motörhead.Ci voleva del sano rock’n’roll per digerire le mazzate precedenti.”Good Evening…We Are Motörhead…and we play rock’n’roll”…la garanzia della frase di presentazione è sempre assicurata.Purtroppo però non tutto va come previsto.Lemmy è un immortale senza dubbio ma più il tempo passa più si vede che la fatica si fa sentire.E’ fiacco e le canzoni ne escono più mosce e rallentate.Il carisma sarà sempre parte di lui ma durante lo show i segni del tempo hanno sfondato la sua porta.Sia Phil che Mikkey si lanciano nei rispettivi assoli per far riprendere fiato a Lemmy ma serve a poco così come le numerose e lunghe pause tra un pezzo e l’altro.Dovevano suonare un ora e mezza ma alla fine avranno suonato 50 minuti concludendo con la mitica Ace of Spades.Diamo lode a una band come loro che non molla mai e vive per stare sul palco!!!Speriamo sia stata solo una serata storta. \m/

E siamo quindi arrivati alla fine.Gran bel festival che vi consiglio di partecipare almeno una volta.

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