martedì 22 maggio 2012



Reportage Rock at Tarz - 11/06/2011

Tanto per cambiare fine turno di lavoro alle 20.Cambio veloce e mi dirigo a Tarzo per la seconda giornata ossia quella metallica.Ci vuole un ora di strada e guardando il tempo c'era da presumere che peggiorasse di brutto.Per fortuna così non è stato.Come pubblico ce ne era di più dell'anno scorso data la gran pubblicità che da quel che mi hanno riferito è stata fatta ma senza far gridare al miracolo.
Non tutto è andato per il verso giusto ma in ogni caso è lodevole l'organizzazione che dà modo ai gruppi emergenti di poter suonare la loro musica senza censure assurde.

Arrivo in tempo per gli ultimi 4 gruppi che suonano sul palco esterno dato che grazie al cielo aveva smesso di piovere (i gruppi precedenti avevano suonato nel tendone).Tempo di andare a mangiare e si comincia :


Attaccano i
Red Roses From Hell e come tutti i gruppi che seguiranno avranno qualche problema ai suoni.Difficile inquadrarli in un genere dato che mescolano metal classico, thrash prendendo spunto anche a mio parere degli ultimi In Flames.Non male come concerto, buone le canzoni e tenuta sul palco.Non li ho seguiti benissimo ma mi riservo di rivederli per farmi un opinione migliore.Un plauso al cantante davvero ottimo con una gran versatilità e potenza vocale.Bravi!

Seguono le
Cellulite Star band composta da quattro gran belle ragazze che comunque puntano sulla musica e questo fa loro onore.

Hanno all'attivo un album e stanno lavorando al secondo.La formazione è cambiata per 3/4.Solo la chitarrista faceva parte della lineup precedente.Appena attaccano è come se fosse scoppiata una bomba dall'energia che sprigionano.Suonano un mix di punk e rock'n'roll rifacendosi alla scena svedese con qualche richiamo ai Motorhead.Grandissimo show a mio parere.

Vengono sparati i pezzi uno dopo l'altro tratti dall'album di debutto assieme a qualche pezzo nuovo e alla cover di "Rockin' in the free world" di Neil Young qui resa più bastarda ma assolutamente coinvolgente.

Le ragazze non lesinano energie trascinando il pubblico al meglio macinando la loro musica ad alto voltaggio.Grandissime!

Seguono gli
Hell In The Club sorta di super-gruppo con alla voce Damnagoras degli Elvenking e agli strumenti membri dei Secret Sphere.Premetto che il genere proposto cioè una sorta di miscuglio tra Motley Crue e Hardcore Superstars non mi fa proprio impazzire ma devo dare atto alla band che è stata autrice di un ottimo show energetico e potente che ha coinvolto molto il pubblico.Molto belle le canzoni pregne di diversi ritornelli a presa rapida che facevano cantare i presenti.Damnagoras si è scatenato parecchio incitando sempre gli spettatori dimostrandosi ottimo frontman appoggiato dagli ottimi compagni nella band che hanno fornito un eccellente supporto specie nelle parti di chitarra.
Viene suonato quasi tutto l'album di debutto e devo dire che fa davvero una gran bella figura.
Era bello anche vedere tra il pubblico metallari, bambini, anziani e famigliole spensierate tutti assieme a godersi il concerto.ROCK ON!!!

Ed eccoci agli headliner della giornata ossia i trevigiani
Burning Black con il loro power-heavy metal di stampo americano.Il loro show è stato quello peggiore non per colpa loro ma per via di una marea di problemi come sound-check di una manciata di minuti e casini vari.
Cè stato un ulteriore cambio di formazione con l'entrata di un nuovo e giovanissimo batterista.La band comunque ci ha dato dentro il più possibile offrendo uno show energico e divertente ironizzando su ogni possibile argomento.Non si capiva bene se si divertissero più loro sul palco o il pubblico.

Vengono eseguiti sia pezzi dal debutto che dal secondo disco come Hell is Now , Fight to Dream , Secrets to Hide , Heavy Metal e la micidiale Mechanichell.Fino alla fine del concerto è stato purtroppo un continuo alternarsi di problemi tecnici ma la band ha fatto di tutto per colmare questi problemi e devo dire che ha svolto il compito alla grande.Ammetto che li ho visti in occasioni migliori ma una giornata storta capita a tutti.

Piccola opinione personale sui pantaloni del bassista Alessandro che proprio non si potevano guardare!
Per il resto "Ci vediamo il prossimo anno!".

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