martedì 22 maggio 2012


Reportage Peter Vicar - 22/02/2012

Tornato da Bologna dopo il Full of Hate tour la sera successiva dopo tanta violenza sonora ci voleva qualcosa per calmare gli animi.
La mitica Osteria da Tocchetto a Montebelluna ogni tanto riesce a piazzare delle belle serate di ottima musica con ospiti italiani e stranieri di qualità.
Per di più l'ingresso è gratuito quindi valeva la pena farci un salto (peccato che a pochissimi sia venuta questa idea).

Arrivo al locale una mezzoretta prima dell'inizio e dato che il protagonista della serata ovvero
Kimi Karki (noto ai più come Peter Vicar) era lì tranquillo e beato (a interagire con chiunque avesse piacere) che attendeva di iniziare ne ho approfittato per scambiare quattro chiacchiere (alla fine però sono decuplicate in quanto il mister era un fiume in piena) discutendo di cinema (Sergio Leone passando per un interessante film consigliatomi intitolato "A Venezia... un dicembre rosso shocking"), ambigui propietari di alberghi, Morricone, progetti musicali in cantiere e altre cose.Il tempo in effetti vola senza che io me ne accorga.Prima che inizi lo show foto e firmetta (se amate il prog procuratevi il cd degli Orne in cui Peter suona in veste di chitarrista) come di consuetudine e vado ad accomodarmi.

Lo show prevede dei pezzi particolari che a parte una cover di Johnny cash non ho riconosciuto.Visto che ho ricevuto in regalo la scaletta indico i titoli delle canzoni eseguite durante la serata :


The Ritual

Story of Isack
My name is free
Young good man brown
13
The lord who never sleeps
Chelsea Hotel #2
Red Rooster
Beloved Dead
The famous blue raincoat
Endless november
Cortez the killer
A woman out of snow
... ?
Hurt
Myacinth house

Lo show eseguito davanti a pochi presenti ha puntato molto sull'emozionalità, emotività e un pizzico di tristezza mista a malinconia.Peter accoglie il pubblico con una sorta di folk acustico pregno di poesia lasciando da parte sia il doom che il prog cullandolo con semplici e poche note di chitarra.Non gli servono virtuosismi ma solo una voce calda e sofferta.Ogni canzone proposta viene anticipata da una breve spiegazione sul suo significato.

Canzone dopo canzone il concerto piano piano si spegne come una candela.
Lo stato di rilassamento che avevo svanisce quando lo show volge al termine.Ma in ogni caso è raro trovare ancora dei musicisti che siano persone semplici, persone come noi, lontane dagli stati di superstar.Grazie Peter per la meravigliosa serata.Peccato per gli assenti.

Prima di andarmene lo saluto calorosamente e imbocco la via verso casa.

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